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Nucleare, verso il plebiscito:
vota 'Sì' oltre il 98% dei sardi
Si profila una vittoria schiacciante degli elettori contrari al nucleare: su 451 sezioni scrutinate, pari al 25% delle 1.820 sezioni dell'Isola, i risultati parziali mostrano una netta prevalenza di Sì, 98,14%, che manifesta la contrarietà all'installazione di centrali nucleari e allo stoccaggio di scorie radioattive nell’Isola.
SUPERATO IL QUORUM - È bastata una sola giornata per raggiungere il quorum: serviva il 33 per cento, a tarda notte il dato sull’affluenza sfiorava il 40 (39,83), mentre questa mattina alle 11 aveva votato quasi il 50 per cento. La vittoria del “Sì”, dopo un quarto delle sezioni scrutinate, sembra ormai schiacciante. Intanto è già forte l'esultanza bipartisan dei politici. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, esprime soddisfazione. "Con questo pronunciamento - ha commentato il governatore - il Popolo Sardo dice che intende scegliere, che la nostra Isola non accetta scelte calate dall'alto e che intende invece proporsi come modello da seguire a livello nazionale e internazionale. Andiamo avanti, auspichiamo che i numeri crescano ancora nelle prossime ore e che questa volontà sia “scolpita sul granito per oggi e per il futuro”
PLAUSO BIPARTISAN – In attesa di conoscere l’esito finale del referendum, che dovrebbe celebrare la vittoria del “sì”, anche il Pd plaude al superamento del quorum. “Il superamento non solo del quorum, ma anche della metà degli aventi diritto al voto nel referendum consultivo sul nucleare in Sardegna, è la conferma indiretta ma evidente che il tentativo del governo Berlusconi di cancellare pro-tempore le norme sul programma nucleare è una truffa a danno dei cittadini per scongiurare il referendum nazionale di giugno”, hanno detto i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
L’AFFLUENZA NEI COMUNI SARDI PER IL NUCLEARE - E' Barrali (Cagliari) con l'81,79% dei votanti il comune in Sardegna dove si è registrato, alle 11, il maggiore afflusso per il referendum. Il comune invece dove si è votato di meno è stato Sindia (Nuoro) col 27,16%. Variazioni significative anche nelle città capoluogo di provincia: Villacidro con il 67,43% guida le classifica, in coda vi è Tempio col 33,45%. Gli altri centri hanno fatto registrare: Iglesias il 64,53%, Olbia 62,60%, Carbonia 59,79%, Cagliari 57,36%, Oristano 49,09%, Nuoro 47,45%, Sanluri 45,32%, Sassari 42,28%, Lanusei 49,10% e Tortolì 40,89%. Questi i dati scorporati sul maggiore e minore afflusso alle urne nei comuni delle otto province: nel cagliaritano Barrali (81,79%) a Uta (35,54%); in provincia di Nuoro Ovodda (79,93%) e di Sindia (27,16%); in orovincia di Oristano Villaurbana (80,01%) e Flussio (34,71%); in provincia di Sassari Ardara (78%) e Chiaramonti (31,52%); nel Medio Campidano Las Plassas (74,90%) e Villanovafranca (41,20%); in provincia Carbonia-Iglesias Musei (78,60%) e Carloforte (35,95%); in Ogliastra Cardedu (74,95%) e Osini (28,27%); in Gallura Alà dei Sardi (80,81%) e La Maddalena (31,87%).
Lunedì 16 maggio 2011 17.22
www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/223185
al mio paese è appena finito lo spoglio .il 93,57 ha votato SI, il 3,57 NO, il resto schede nulle. -
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l'ELENCO dei componenti il COMITATO PROMOTORE (c'è anche Leonardo...)
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Aderenti al Comitato NoNucle
Scritto da Administrator
Martedì 17 Maggio 2011 09:34
ELENCO ADESIONI AL COMITATO.SI.NONUCLE
(PER CATEGORIE)
Comuni
BITTI
DOLIANOVA
LACONI
LODINE
LULA
MILIS
MONTRESTA
OLZAI
PORTOTORRES
SAGAMA
SANTA GIUSTA
SAN VITO
SENNARIOLO
SEULO
TISSI
THIESI
VILLASIMIUS
Rappresentanti eletti nelle istituzioni
EFISIO ARBAU (Consigliere provinciale NU)
ANGHELU CREMONE (Consigliere provinciale CI)
SEBASTIAN MADAU (Consigliere provinciale OR)
BRUNO MURGIA (Deputato)
PEPPINO PAFFI (Consigliere provinciale NU)
CATERINA PES (Deputata)
RENATO SORU (Consigliere regionale)
GAVINO SALE (Consigliere provinciale SS)
TORE URAS (Consigliere regionale)
WALTER VASSALLO ( EX Cons. Reg.)
CLAUDIA ZUNCHEDDU (Consigliera regionale)
FEDERICO PALOMBA ( Deputato)
Partiti politici
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – Sardegna
FORTZA PARIS
IDV – Italia dei Valori
IRS – Indipendentzia Repubrica de Sardigna
ITALIA DEI VALORI
LA BASE di E. Arbau
PARTITO SARDO D’AZIONE
PDCI - Partito dei Comunisti Italiani – Sardegna
PROGRES – COSTITUENTE INDIPENDENTISTA ex IRS
RIFONDAZIONE COMUNISTA - Sardegna
ROSSO MORI
SARDIGNA NATZIONE INDIPENDENTZIA
SEL - Sinistra Ecologia e Libertà
SINISTRA CRITICA
VERDI Sardegna
Componenti politiche e movimenti
AUTONOMIA E PROGRESSO (Prov. Nuoro)
COLLETTIVO ANTICAPITALISTA SARDO
COLLETTIVO COMUNISTA (M-L) - Nuoro
MOVIMENTO NON VIOLENTO – Nuoro
SARDEGNA DEMOCRATICA
SPERANTZIA DE LIBERTADI (Giovani SNI)
UNIDADI DE SA GIOVENTUDI INDIPENDENTISTA SARDA
Sezioni partitiche territoriali
CIRCOLO PD - Monastir
CIRCOLO PD - S. Giusta
CIRCOLO PD – Senorbi’
PDCI - Nuoro
RIFONDAZIONE COMUNISTA - Meilogu
RIFONDAZIONE COMUNISTA – Olbia
SEZIONE PSD’AZ – Oliena
SEZIONE PSD’AZ - TEULADA
Rappresentanti di altri Partiti (a titolo personale)
RAFFAELE MUSCAU (MPA- Movimento per le Autonomie)
ANTONI PUTZU (MPA- Movimento per le Autonomie)
Sindacati
SINDICADU DE SA NATZIONE SARDA
CSS - CONFEDERAZIONE SINDICALE SARDA
USB – UNITA’ SINDACALE DI BASE
MOVIMENTO PASTORI SARDI
Sezioni sindacali locali
UGL - Unione Generale del Lavoro - Oristano
CISL - Oristano
Comitati e organizzazioni antinucleari
COMITATO – SI SES DE ACORDU .. MOVIDI – NO AL NUCLEARE
COMITATO ANTINUCLEARE Solarussa IN MOVIMENTO
COMITATO ANTINUCLERARE Sulcis
COMITATO DELLA PLANARGIA CONTRO IL NUCLEARE
COMITATO DI LIBERAZIONE NUCLEARE
COMITATO NO AL NUCLEARE, SI ALLE RINNOVABILI - Sassari
COMITATO NO AL NUCLERARE - Cagliari
COMITATO NO NUCLEARE DI Sili’
COMITATO NO-NUKE
COMITATO PRO SI – Sulcis Iglesiente
LOTTA NUCLEARE
Altri Comitati
COMITATO ATERA ENERGIA PRO SARDIGNA – Terralba
COMITATO GETTIAMO LE BASI
COMITATO ACQUA BENE COMUNE – Planargia E Montiferro
COMITATO DELLA PLANARGIA DI BOSA
COMITATO SARDO EQUITASSE
FIGLI DI SARDEGNA
Scrittori
PAOLA ALCIONI
BACHISIO BANDINU
FRANCESCO CASULA
LISA CORIMBI
SALVATORE CUBEDDU
LEONARDO MELIS
ALESSANDRO MONGILI (Dip. Sociologia Univ. Padova)
ANTONI MARIA PALA
GIANFRANCO PINTORE
NATALINO PIRAS
MARIO PUDDU
GIOVANNINO SANNA
F. BRUNO VACCA
Associazioni
ASSOCIAZIONE URN SARDINYA
CAGLIARI SOCIAL FORUM
CICLISTI PER UNA MOBILITA’ SOSTENIBILE - CAGLIARI
COOP. SOCIALE GIARDINO APERTO
LEGA AMBIENTE SARDEGNA
GLOBAL ANTIGOLF MOVEMENT
IDEA COMUNE , GRUPPO COMUNALE NUORO
INDIPENDENTE……MENTE
MEETUP 31 Cagliari
PRO SARDIGNA
PROVE DI UN MONDO DIVERSO
ZEROGAS Sardegna
CRITICAL MASS - ORISTANO
Associazioni culturali
ARKA (h.c.e.) aSSOCIAZIONE cULTURALE INTERMEDIALE – cagliari
ASSOCIAZIONE CULTURALE “AI BILOZZIU” PATTADA
ASSOCIACIONE CULTURALE ZIRICHILTAGGIA - SASSARI
ASSOCIAZIONE 2000 RESISTENZA MONASTIR – CULTURALE
ASSOCIAZIONE “PENSO LIBERO”
ASSOCIAZIONE ONLUS “AMICI DI SARDEGNA”
SHARDANA Centro Culturale Sardo di Aachen (Aquisgrana) Germania
Associazioni per la lingua sarda
ACADEMIA DE SU SARDU ONLUS
COMITADU PRO SA LIMBA SARDA
Associazioni emigrati sardi
ARBESCHIDA SARDA - Disterrados Contra a su Colonialismu.
CIRCULU SARDU AMSICORA - BIRRI – SVIZZERA
Associazioni consumatori
ACU-SARDEGNA Ass. Consumatori Utenti
ACS- Assotziu Consumadoris Sardigna
ASSOCIAZIONE CONSUMATORI E UTENTI ONLUS
ASSOTZIU CONSUMATORI SARDI
Imprenditori
SERGIO ZUNCHEDDU – UNIONE SARDA E VIDEOLINA
Fondazioni
FONDAZIONE SARDINA
Organi di stampa - Librerie
“IL GRANMA" - foglio di controinformazione di Selargius, Settimo,Ninnai.
LA PERGAMENA - Oristano
RIVISTA CAMINERAS
Artisti
GIANLUCA MEDAS
GIGI SANNA
PIERO MARRAS
ROSANNA ROSSI
Gruppi musicali
CHE’RI SULLA LUNA
ISTENTALES
STRANOS ELEMENTOS
BENTESOI
ZOKU. -
SaCraba.
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Un grazie da parte mia a tutti i VERI promotori del referendum contro il nucleare,uno speciale va all'indipendentista Bustiano Cumpostu e tutta Sardigna Natzione
I risultati definitivi del referendum antinucleare
Si sono concluse le operazioni di verifica per il referendum consultivo regionale sul nucleare in Sardegna che, con i SI al 97,13%, attestano la netta contrarietà dei sardi all’installazione di centrali atomiche nell’isola. All’appello mancava ancora qualche sezione dell’Ogliastra che, stamane, ha comunicato i risultati al Servizio elettorale della Direzione generale della Presidenza della Regione.
In attesa che il dato venga formalizzato dagli uffici territorialmente competenti, i voti contrari al nucleare sono 848.691 a fronte delle 25.026 preferenze a favore, pari al 2,86% degli elettori, e da una percentuale minima dello 0,01% rappresentata dal totale delle schede bianche e nulle.
Nel Cagliaritano i SI hanno raggiunto il 96,66% (287.952 voti), mentre la percentuale dei NO si è fermata al 3,33% (9.925 voti). Nella provincia di Carbonia-Iglesias i SI sono il 95,89% (75.364) contro il 4,10% dei NO (3.228). Nel Medio Campidano i SI raggiungono il 97,77% (55.304) a fronte del 2,22 % dei NO (1.261). In provincia di Nuoro i SI sono il 97,70% (83.110 voti), mentre i NO si fermano al 2,29% (1.948). Nell’Ogliastra i SI sono il 97,53% (30.141) e i NO il 2,46% (763). In Gallura i SI sono pari al 96,39% (72.936 voti) contro il 3,60% dei NO (2.729).
Nell’Oristanese – provincia dove si è registrata la più alta percentuale di voti contrari alla presenza di centrali - i SI salgono al 98,17% (86.307) e i NO si fermano all’1,82% (1.608), mentre in provincia di Sassari i SI si attestano sul 97,78% (157.577 voti) a fronte del 2,21% dei NO espressi da 3.564 votanti.
http://gianfrancopintore.blogspot.com/2011...referendum.html. -
pietrusco.
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applausi per la sardegna anche dal blog di beppe grillo
www.beppegrillo.it/2011/05/il_referendum_c.html. -
Eracle.
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C'è stato un qualche politico che ha detto che il referendum non vale un cavolo...
Io gli farei fare un bel trip nelle solfatare africane
Edited by SaCraba - 20/5/2011, 17:56. -
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ECCO chi è il POLITICO... inviata da Italia dei Valori al Comitato Nonukle.
<<di PIETRO, PALOMBA, DONADI, BORGHESI, EVANGELISTI, PIFFARI e CIMADORO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il 15 e 16 maggio 2011, 877.982 cittadini sardi si sono pronunciati sul referendum consultivo regionale sul nucleare. I cittadini dell'isola dovevano esprimere la loro volontà in merito al quesito: «sei contrario all'installazione in Sardegna di centrali nucleari e siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate e preesistenti?»;
il risultato del referendum consultivo è stato nettissimo: il «no al nucleare» ha stravinto con una percentuale del 97,14 per cento. Un vero e proprio plebiscito che spazza via la stagione nucleare e manda un segnale chiaro al Governo;
(17 maggio 2011)
PRESIDENTE. L'onorevole Di Pietro ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01653, concernente intendimenti del Governo in merito alla produzione di energia nucleare in Italia (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata).
- ANTONIO DI PIETRO. Signor Presidente, signor Ministro, un milione di cittadini hanno proposto un referendum per abrogare la legge che prevede la costruzione di centrali nucleari in Italia. Noi riteniamo che non sia necessario fare le centrali nucleari, ma trovare una soluzione diversa.
La Costituzione prevede che il referendum possa e debba essere tenuto quando i cittadini, rispettando la legge, lo chiedono. Invece, il Presidente del Consiglio, il suo Presidente del Consiglio il 26 aprile 2011 ha detto che vuole formalmente abrogare questa legge, che pure noi vogliamo abrogare, ma non perché non vuole fare le centrali nucleari, ma perché è assolutamente convinto che l'energia nucleare sia il futuro per l'Italia e per il mondo e che, se fossimo andati al referendum, la strada del nucleare non sarebbe stata praticabile per molti anni.
La domanda è: Conoscete la Costituzione italiana? Conoscete la democrazia diretta e il diritto dei cittadini di poter dire la propria parola in ordine al futuro nucleare nel nostro Paese? E allora per quale ragione vi accingete ad approvare una legge che blocca - e vorrebbe bloccare - il referendum del 12 e del 13 giugno, con l'unico scopo di mantenere in piedi quella legge che i cittadini non vogliono? Mi risponda a questa domanda e non ci giri intorno!
- PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha facoltà di rispondere.
- ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, rispondo all'onorevole Di Pietro dando lettura della risposta che alla sua interrogazione a risposta immediata è stata fornita dal Ministero dello sviluppo economico, al quale è stata rivolta.
L'esito del referendum consultivo tenutosi in Sardegna è significativo dell'atteggiamento della popolazione sarda e non della volontà dell'intera nazione. Il tema del consenso informato dei cittadini su questioni come le grandi scelte energetiche del Paese è serio. Per il Ministero dello sviluppo economico tuttavia non risulta che vi sia stata una campagna informativa adeguata in Sardegna sui rischi e le prospettive derivanti dall'ospitare un impianto o un deposito nel proprio territorio, né sugli effetti di un ulteriore ritardo nel dotare il Paese di un deposito nazionale per i rifiuti radioattivi derivanti sia dalla precedente stagione nucleare sia dalle attività industriali, sanitarie e di ricerca ancora oggi stoccate in depositi temporanei. Il dato della Sardegna conferma l'esigenza di dare adeguate garanzie e certezze sul tema della sicurezza delle istallazioni energetiche e, ancora di più, del nucleare.
Dopo l'incidente di Fukushima tutti i Paesi vogliono rafforzare le misure esistenti: sia quelli che hanno centrali nucleari, sia quelli che non ne hanno come l'Italia. Il Governo ha deciso di interrompere la realizzazione del programma di rilancio del nucleare e di aderire all'iniziativa europea di realizzazione di stress test sulle centrali nucleari europee per una valutazione oggettiva dei rischi e della sicurezza. Da parte sua, la Commissione europea, su indicazione del Consiglio europeo, sta provvedendo a che l'organismo cui afferiscono tutte le attività di sicurezza nucleare dei Paesi membri ed i rappresentanti della Commissione europea definiscano la portata e le modalità di tali prove coinvolgendo gli Stati membri.
L'Italia partecipa attivamente alle riunioni in sede europea contribuendo alla scelta dei parametri e degli eventi da prendere in considerazione e per verificare lo svolgimento dei test e dei risultati con riferimento soprattutto agli impianti europei più vicini al nostro territorio. Pag. 52
Il Governo ha giudicato opportuno attendere l'esito degli stress test per poter valutare obiettivamente la possibilità di poter accedere in piena sicurezza ad una fonte energetica ampiamente utilizzata dagli altri Paesi europei, per questo ha deciso di proporre l'abrogazione formale delle norme che dal 2009 ad oggi sono state emanate per la ripresa della produzione nucleare in Italia, abrogazione che non ha riguardato né le norme sulle misure per rendere operativa l'Agenzia per la sicurezza nucleare né le procedure assolutamente trasparenti per la ricerca del sito su cui realizzare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi nel rispetto delle più rigorose norme di sicurezza per il territorio e per i cittadini, norme che del resto non rientrano nel quesito referendario presentato da Italia dei Valori.
PRESIDENTE. L'onorevole Di Pietro ha facoltà di replicare.
- ANTONIO DI PIETRO. Signor Presidente, signor Ministro, un milione di cittadini ha chiesto l'abrogazione sostanziale della legge che prevede la costruzione delle centrali nucleari. Lei oggi ci ha risposto che volete approvare un provvedimento per un'abrogazione formale di questa legge, ma non per un'abrogazione sostanziale, e avete detto anche oggi stesso che questa norma dovrebbe interrompere la costruzione di centrali nucleari solo provvisoriamente, in attesa dello stress test che dovrebbe fare l'organismo competente. L'unico stress test che state facendo voi è all'elettorato italiano, a cui state raccontando una serie di balle (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori) per poter far credere l'esatto contrario di quello che state facendo.
Le ricordo che il 26 aprile 2011 il Presidente del Consiglio, con quella faccia di bronzo che si ritrova, ha dichiarato davanti a un testimone, Sarkozy, che è assolutamente convinto che l'energia nucleare è il futuro del Paese, che il nucleare è un destino ineluttabile. Ebbene, in Sardegna hanno votato domenica scorso e il 98 per cento dei sardi ha detto che non vuole il nucleare. I cittadini italiani hanno promosso un referendum, 11 regioni hanno presentato un ricorso alla Corte Costituzionale che nei giorni scorsi ha dichiarato incostituzionale il provvedimento legislativo da voi emanato nella parte in cui prevede che si possano realizzare centrali nucleari senza il concerto delle regioni. Insomma e in soldoni, caro Ministro, chiediamo che una volta tanto possiate rispettare la Costituzione, in base alla quale qualora c'è una legge che non è voluta dagli italiani con un referendum può essere abrogata. Non potete e non dovete violare la Costituzione, soprattutto in relazione a un problema che non è né di destra, né di centro, né di sinistra, è un problema per il Paese.
Il Paese il 12 e 13 giugno è chiamato a dare un voto su acqua, aria e legalità, sono tre temi che attengono allo stato di diritto e non a questo o a quel partito, ma a tutti gli elettori, a tutti i cittadini che ci ascoltano. Il 12 e 13 giugno andiamo a votare e liberiamoci di questa zavorra del nucleare, questa zavorra dell'acqua e questa zavorra della illegalità di questo Governo (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
Inviato da Palomba di italia dei Valori al Comitato Nonukle e inviato a me e agli altri membri da BUSTIANU KUMPOSTU
Leonardo Melis
ADMIN. -
pietrusco.
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CITAZIONEL'esito del referendum consultivo tenutosi in Sardegna è significativo dell'atteggiamento della popolazione sarda e non della volontà dell'intera nazione.
questo è vero, ma i sardi non credo siano disposti a rinunciare al loro paradiso se l'italia decide diversamente da noi, c'è gente disposta a tutto per impedire che la nostra isola diventi la pattumiera di ogni schifezza, a giugno ne vedremo delle belle
intanto possiamo gioire per un'altra vittoria, cioè quella della confisca da parte della magistratura, del poligono di Quirra. -
.C'è stato un qualche politico che ha detto che il referendum non vale un cavolo...
Io gli farei fare un bel trip nelle solfatare africane
si è creata una discussione su facebuku: www.facebook.com/leonardo.melis/pos...75?notif_t=like
è apparso il tuo AVATAR...
Edited by SaCraba - 20/5/2011, 18:22. -
SaCraba.
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