Riti Antichi del Passato

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  1. SaCraba
     
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    riporto qualcosa che racconta di vecchi riti che si svolgevano a Samugheo...

    Da "racconti e luoghi tenebrosi" di Gigi Deidda

    La Settimana Santa nei riti del passato

    La Settimana Santa era il tempo più fecondo di avvenimenti e il più sacro per i misteri che la chiesa celebrava nell'anno.Durante questo periodo a Samugheo venivano rivissuti i riti della passione di Cristo con una serie di cerimonie molto suggestive,dove i segni di lutto non erano dissimili da quelli praticati dal popolo durante un decesso.In quelle occasioni si compivano rituali d'obbligo: eliminare dalla casa ogni segno di allegria o di vita,spegnere il fuoco che ardeva perenne nel camino,coprire gli specchi e rimuovere le immagini sacre.......Ogni suono veniva bandito ed i familiari,parenti e vicini obbligati ad indossare gli indumenti del lutto previsto per il periodo prestabilito dalla tradizione.

    Durante la settimana santa la chiesa veniva spogliata dai tappeti,da tutte le tovaglie che coprivano gli altari e così i vasi con fiori venivano portati all'esterno.....

    Le priorissas e le massaias (donne che si occupano della manutenzione ordinaria della chiesa) ,costantemente presenti in quei giorni,il giovedì ed il venerdì santo vestivano gli abiti del lutto...... anche le altre donne indossavano i colori del lutto.....Gli uomini indossavano su capottinu ,una mantella d'orbace nera con il cappuccio calato sulla fronte ed evitavano di radersi,come capitava per la morte di un parente stretto.

    Le campane venivano "legate",i batacchi avvolti con stracci,per evitare che un suono,per errore, potesse infrangere quel periodo di grande mestizia.Dal momento dell'elevazione della messa del giovedì venivano sostituite dal rumore sordo di sa matraca .... per avvisare dell'imminente avvio delle funzioni,perchè sa matraca fosse udibile da tutti,il sagrestano la suonava dal campanile oppure veniva suonata per le strade dai ragazzi.Ogni altra campana veniva messa in condizione di non suonare,anche nelle case ed in campagna,dove i pastori usavano mettere dentro i sonagli delle pecore dell'erba fresca per immobilizzare il batacchio.....

    Su mamudinu

    Al pomeriggio del mercoledì,giovedì e venerdì si celebrava "l'ufficio delle tenebre" che prevedeva la lettura di tredici salmi.
    De-a-coru ,dalla cappella dietro l'altare,i celebranti davano luogo alla lettura dei salmi,mentre il sagrestano stava in piedi davanti ai fedeli,accanto ad un candelabro di forma triangolare con tredici ceri accesi,gli unici presenti in quel momento.Il sacrista,al termine di ogni salmo,procedeva allo spegnimento di un cero.Al dodicesimo cero,entro la chiesa,silenzio e compostezza erano totali,ma a questo punto venivano interrotti da un improvviso brussio da parte dei tanti giovani e ragazzi convenuti in gran numero,tutti con un bastone,arranas e tacculas.
    Quando il sagrestano procedeva allo spegnimento dell'ultimo cero rimasto,il tredicesimo,era il segnale di inizio di su mamudinu e per alcuni minuti un forte strepito,provocato dai fedeli presenti con colpi energici su pedane e porte,e dalle centinaia di arranas e tacculas portate dai ragazzini,rintronava tra le stesse mura.Gli stessi sacerdoti battevano con i libri sul leggio.Questo strepito,inusulale per quei giorni dedicati al silenzio e alla meditazione,veniva fatto po che'ogare su peccau ,per scacciare le anime malvagie.Interrotto a fatica dal sacrista,con su mamudinu
    terminava anche la cerimonia.Per tre giorni questo particolare rito interrompeva il silenzio e la mestizia dei giorni della passione.


    Giovedì santo

    Di particolare interesse sono gli altri rituali del giovedì santo, ritenuto dal popolo il giorno più importante non solo della settimana santa, ma di tutto l'anno.La messa,alla quale pochi mancavano di assistere,era ritenuta da tutti " una missa potente" ,che " si ddue disigianta fintzes is animas",persino le anime dei defunti presenziavano a questa importante cerimonia.Chi non presenziava correva il rischio di imbattersi in qualche anima mala .L'importanza che veniva data a questa funzione non era dovuta solo alla misteriosa presenza delle anime, ma anche perchè si credeva che " sa missa de giobia santa balet po tott'is baranta" ,ovvero aveva la stessa valenza di altre quaranta messe alle quali non si era presenziato.

    Durante questa cerimonia,che durava dalle tre alle quattro ore,si facevano alcuni particolari riti.I Pastori,costretti in campagna a lunghi periodi di isolamento,per quell'occasione erano sempre presenti anche perchè usavano portare a termine un amuleto ritenuto "potente" per la cura di alcune malattie,di una particolare,su filu 'e tita, la mastite delle donne e degli animali. Armati del coltello sardo,sa lipedda ,essi dovevano portare a termine la lavorazione di sa'rughitta de corr'e muvrone ...... doveva essere terminata prima della conclusione della lettura del passio,mentre nel momento dell'elevazione si doveva dire quale male era destinato a guarire.Veniva abrebau anche su pedrinostu'e latte ,un amuleto usato come il precedente per la guarigione della mastite......

    Nei giorni precedenti il giovedì santo,sa priorissa e is massaias de sa Madonna realizzavano is rughitas de sa Madonna ,delle piccole croci a strisce bicolore sovrapposte,di stoffa bianca e nera,mentre le priorissas de su coro 'e Gesusu ne realizzavano altre,sempre di colore rosso...... Tutte le rughittas venivano collocate in sa barandillia ,nella balaustra che racchiude l'altare,dove il celebrante dopo che le priorissas se le erano scambiate vicendevolmente.Il sabato santo le stesse massaias le distribuivano in tutte le case.... Le donne le cucivano nel corpetto,nel rosario o nel rovescio de sa chinta ,la gonna del costume.Ai bambini veniva cucita alla cuffia,a sa corotta ,o sulla camicetta, mentre gli uomini la mettevano in sa berritta e in sa burcicreta.


    Su sepolcru

    Un'altra cerimonia prevedeva il trasferimento del Sacramento dal tabernacolo posto nell'altare maggiore ad uno appositamente arredato: su sepolcru,così chiamato perchè doveva rappresentare il sepolcro del Cristo......

    Tutto il pomeriggio e durante la notte su sepolcru era meta di continue visite da parte di fedeli che si fermavano a lungo a pregare,mentre erano diverse le persone che portavano su congeddu ,un piccolo vaso di terra cotta smaltata e lo mettevano vicino ad altri vasi. I fiori ,benedetti dalla vicinanza de su Sacramentu ,verrano ripresi e utilizzati per fare is affumentos ,le fumigazioni contro il mal di testa.

    Terminato il rituale di trasferimento,..... il sacrestano provvedeva a spegnere tutti i lumi,restavano accesi solo quelli de su sepolcru ,si levavano poi tutte le tovaglie dagli altari..... Da quel momento sa cresia beniat ispoggiada,la chiesa veniva spogliata di ogni oggetto fino al sabato.


    Is paghes

    Concludeva i cerimoniali del mattino un rituale riservato esclusivamente alle priorissas e massaias .

    La priorissa maggiore,assieme alle altre sei prioresse,si portava al centro della navata,vicino alla statua de s' Addolorada ,dalla quale lungo la gonna scendeva un nastro multicolore,sa fitt'e sa paraula .Tutte lo sfioravano ... e si scambiavano vicendevolmente is paghes,baciandosi su entrambe le guance e pronunciando la frase seguente: " Gesusu,Ave Maria" e rispondendo " Gratzia prena"...

    Il rituale de is paghes era previsto durante tutte le feste più importanti,così come per la morte di una donna....


    Su lavabu

    Alle tre del pomeriggio,dodici frades de capa si sistemavano nella navata per ricevere la lavanda dei piedi,po su lavabu.Il celebrante si inginocchiava di fronte ad ognuno di loro,immergeva un mazzolino di viole in un catino ,aspargeva il piede destro,lo asciugava e dava un lieve bacio.Il mazzolino di viole veniva dato ai confratelli ed usato all'occorrenza per qualche "medicina"...

    Terminato su lavabu alcuni frades de capa sistemavano la statua del Cristo nella lettiga dopo averla levata dalla croce......la posizionavano vicino alla statua de s'Addolorada,mentre la croce spoglia veniva sistemata sull'altare.

    Seguiva un nuovo "officio delle tenebre" che dava vita al secondo mamudinu ed al canto de is crubas (le colpe??) (composizione poetica articolata in una serie di sestine) previste per la giornata.

    Su bangu

    L'importanza di tale giornata veniva confermata anche da un altro rituale,ricordato solo dalle persone più anziane,una cerimonia che viene da molto lontano nel tempo,ormai completamente abbandonata.

    Verso le diciannove, i frades de capa si apprestavano al rito de su bangu . Una lunga tavolata veniva imbandita nella navata principale ed insieme consumavano pietanze a base di pesce....

    Il rito de Su bangu venne abbandonato intorno agli anni '30-'35 del secolo scorso,quando le confraternite subirono un lento ed inesorabile declino,fino alla loro scomparsa totale, avvenuta a Samugheo nel 1963.

    Le testimonianze su questo rituale appaiono controverse,cosa abbastanza normale per una cerimonia molto antica e da tempo abbandonata.

    Alcuni sostengono che su bangu fosse riservato esclusivamente ai dodici frades de capa ,precedentemente sorteggiati,che avevano ricevuto su lavabu.... Altri sostengono che su bangu fosse riservato anche ad altri frades de capa ed alla priorissa maggiore con le sue massaias,a tottu sa gent'e cresia ,a tutte le persone che si trovavano impegnate in chiesa in quella giornata.

    La presenza delle donne alla mensa,cosa alquanto insolita.è da ritenersi veritiera in seguito al ritrovamento nell'archivio parrocchiale di Samugheo di una relazione datata i primi dell'Ottocento,in occasione della visita pastorale del Vescovo Giovanni Maria Bua,della Sede Arcivescovile di Oristano,dove ,tra numerosi divieti ,nel capitolo decimoquinto recita:

    "...e sarà una sola,abolita per l'avvenire,come l'aboliamo,la indecente usanza qui praticata finora di farsi la lavanda dei piedi anche tra donne.Del che incarichiamo il Parroco,o chi per esso"

    Da questo è facilmente deducibile che in tale cerimonia anche le donne godevano degli stessi privilegi dei maschi.

    Edited by SaCraba - 9/1/2010, 08:06
     
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32 replies since 5/1/2010, 16:30   5611 views
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