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vivamishapt.
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Se la motivazione era di tipo spirituale, la cosa doveva essere sistematica per tutti i villaggi e.... quante volte veniva bruciato il villaggio? Qui mi entra in gioco un calendario (astrale, solare, lunare o altro)?
A meno che (riprendendo la ipotesi 5), a causa di epidemie, il villaggio non diventasse un lazzeretto e tutto venisse "purificato" bruciandolo fino alla completa distruzione.
L'ultima ipotesi però sembra la più convincente.... -
iperboreo50.
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CITAZIONE (vivamishapt @ 7/1/2010, 23:35)Se la motivazione era di tipo spirituale, la cosa doveva essere sistematica per tutti i villaggi e.... quante volte veniva bruciato il villaggio? Qui mi entra in gioco un calendario (astrale, solare, lunare o altro)?
A meno che (riprendendo la ipotesi 5), a causa di epidemie, il villaggio non diventasse un lazzeretto e tutto venisse "purificato" bruciandolo fino alla completa distruzione.
L'ultima ipotesi però sembra la più convincente...
infatti sono stati trovati qualcosa come 80 insediamenti bruciati, quindi difficilmente poteva essere casuale.
giocherebbe a favore della 5 ipotesi il fatto che in diversi insediamenti bruciati si sono trovati dei cadaveri delle persone e degli animali. Come se tutto fosse stato contaminato. Una specie di collera dell'epoca.
In ogni caso, bruciare una citta di 10.000 persone e oltre non era uno scherzo e le ragioni dovevano essere valide.
Prova immaginare una cittadina tipo Decimomannu 7000 abitanti, Pula 6000, Monastir 4000. Tutti quanti residenti di una di quelle città si mettono insieme, accumulano il combustibile attorno alle loro case con dentro tutto quello che posseggono e poi danno fuoco a tutto. Finito di bruciare il tutto, si spostano di qualche chilometro e ricostruiscono la città.
Ripartono da zero...........
Immagina................. -
vivamishapt.
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Villaputzu, nell'anno 1100 e rotti, fu spostata di circa un Km dietro una collina per evitare le incursioni dei pirati che la vedevano dal mare.... distrussero il paese (ma lasciando la chiesa di santa maria) che altri non era che Sarcapos, insediamento "fenicio" (ma ormai diciamo shardana, via) di almeno il 600aC.. Però eran molti meno che ora.... mi pare un migliaio... non ricordo ma certamente non i 10mila di questi villaggi trylliani!!
Insomma... se ne valeva della pace della comunità, si arrivava pure a questi punti!!!
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IPER, mi togli una curiosità: perchè i tuoi post occupano sempre più spazio del normale, anche in assenza di immagini? Sono sempre più larcgi del dovuto... c'è qualcosa che mi sfugge?
ADMINCITAZIONE (iperboreo50 @ 7/1/2010, 23:48)[
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TROVATO: DEVI RIDURRE LA TUA FIRMA... GRAZIE.
ADMIN. -
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erano sicuramente organizzatissimi....
Iper ad onor del vero, la teoria è una mia rielaborazione. L'ho letta su un vecchio libro, legato agli equinozi, e l'ho sviluppata.. -
iperboreo50.
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a questo punto la differenza tra due modelli costruttivi, quello di Catal Huyuk e di Cucuteni Trypillya è evidente:
Gli scavi archeologici provarono l'eccellente grado raggiunto dalla popolazione nell'agricoltura, confermarono come non solo vi erano solo villaggi comuni, ma anche centri abitati di dimensioni davvero impressionanti con superfici che variavano dai 150 fino ai 450 ettari. Non si trattava, chiaramente, di singole abitazioni anche se molto grandi, ma di vere e proprie "città preistoriche". In particolare l'insediamento del bacino del Bugo Meridionale mostrava strutture urbane con abitazioni poste in cerchi concentrici oppure disposte in linee parallele o gruppi, tese a formare piazze e luoghi destinati ad attività pubbliche o comunitarie. Alcune abitazioni erano molto grandi, da 300 a 600 metri di lunghezza, composte da molte stanze. I muri ed il soffitto erano decorati con disegni neri e rossi. I letti e altri arredamenti d'interni erano decorati con disegni complicati realizzati con colori brillanti. Le occupazioni di base della popolazione di Cucuteni-Trypillya erano l'agricoltura e l'allevamento di suini, ovini e bovini; verosimilmente addomesticavano i cavalli. Gli specialisti di paleo-botanica hanno dimostrato l'esistenza di certi tipi di grano, orzo, cereali, legumi, viti, ciliegi e prugni. La loro agricoltura era avanzata per quei tempi, usavano, infatti, aratri a trazione animale.
foto da: http://www.arattagar.co.uk/Aratta/Trypillia/Trypillia.html
queste sono: disposizione della città, modello di una casa bassa ed una a due piani, porte interne delle case dipinte, interni delle case
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questi sono modellini originali in cotto dei templi di uno di questi insediamenti [IMG][/IMG] [IMG][/IMG]
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La popolazione di Cucuteni-Trypillya usava dei forni per cuocere la ceramica. Nel villaggio di Vesely Kut furono trovati resti di sofisticati forni. Ad Ariusd nel sud-est della Transilvania sono stati ritrovati forni evoluti, composti da due camere separate che permettevano di ottenere alte temperature per la cottura in profondità degli oggetti di ceramica. I vasi erano di diversi tipi e stili, decorati in almeno 20 diversi modi. Nell'insediamento di Nebelivka, vicino a Maydanetsky in Ucraina, gli archeologi portarono alla luce quello che potrebbe essere considerato il più antico set di ceramiche dell'Est Europa, con piatti, ciotole e coppe riportanti lo stesso decoro. La ceramica di qualità era opera di alcuni maestri specializzati e costituiva uno dei beni di prestigio utilizzato negli scambi commerciali intercomunitari.
foto da:http://www.imagoromae.com/public/ftp/fotoDiServizio/files/Zoomify&Gallery/Cucuteni/index.html
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I metallurgici della civiltà Cucuteni-Trypillya conoscevano diversi metodi di lavorazione del rame, e perfino i metodi per ottenere le leghe metalliche, compresi rame e argento. In proporzione inferiore lavoravano anche l'oro con cui realizzavano gioielli di prestigio. Gli oggetti di metallo erano accumulati quali tesori (come quelli scoperti a Ariusd, Habasesti, Brad, Carbuna, Horodnica). Il tesoro di Ariusd (Romania) conteneva ben 1.992 oggetti di rame, il tesoro di Carbuna (Repubblica di Moldavia) 444 oggetti di metallo, mentre i tesori di Ariusd e Brad (Romania) contenevano anche oggetti in oro.
[IMG][/IMG] [IMG][/IMG] attrezzi in osso [IMG][/IMG]
Gli insediamenti di Cucuteni-Trypillya (oggi denominati "piccole fortezze" per via della posizione dominante) mostrano sistemi di fortificazione che consistono in fossati, terrapieni e palizzate.
Nell'ultima fase di sviluppo della civiltà Trypilliana, le città di tipo proto-urbano dell'area est (Trypillia) estendevano le fortificazioni fino a tutto il perimetro dell'abitato, innalzando, talvolta, anche muri di pietra. Queste fortificazioni avevano lo scopo di difendere gli insediamenti e le ricchezze dagli attacchi delle comunità vicine e dalle tribù nomadi infiltrate nell'area attraverso le regioni delle steppe.
La più grande di queste città, Tallyanki, del 3700-3500 a.C. occupava un area di 450 ettari e aveva la lunghezza di 3,5 km. [IMG][/IMG]
alcune delle armi in mostra: [IMG][/IMG] [IMG][/IMG] coppia dei dipinti delle navi [IMG][/IMG]
per ulteriori consultazioni: http://en.wikipedia.org/wiki/Cucuteni_culture
http://www.arattagar.co.uk/Aratta/Trypillia/Trypillia.html
http://www.imagoromae.com/cucuteni_IT.ashx
Prossimamente: religione, donna, usanze
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A dir la verità avevo scritto RIDURRE, non ELIMINARE...
MEDA GRATIAS comunque...
adminCITAZIONE (shardanaleo @ 8/1/2010, 08:32)IPER, mi togli una curiosità: perchè i tuoi post occupano sempre più spazio del normale, anche in assenza di immagini? Sono sempre più larcgi del dovuto... c'è qualcosa che mi sfugge?
ADMINCITAZIONE (iperboreo50 @ 7/1/2010, 23:48)[
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TROVATO: DEVI RIDURRE LA TUA FIRMA... GRAZIE.
ADMIN
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bagassedda.
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Interessantissimo Iper...grazie :-) . -
pietrusco.
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belle foto iper, stavo guardando in particolare il vaso a 5 bocche,la più grande centrale, e le altre 4 attorno, uguale allo schema del nuraghe a 5 torri, (es. barumini), anche dal punto di vista numerico si rifà al sacro, il 4+1 ,la forza, come la mano dei bronzetti che saluta, 4 dita unite e il pollice staccato, 4+1, coincidenze?. -
iperboreo50.
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CITAZIONE (pietrusco @ 9/1/2010, 12:04)belle foto iper, stavo guardando in particolare il vaso a 5 bocche,la più grande centrale, e le altre 4 attorno, uguale allo schema del nuraghe a 5 torri, (es. barumini), anche dal punto di vista numerico si rifà al sacro, il 4+1 ,la forza, come la mano dei bronzetti che saluta, 4 dita unite e il pollice staccato, 4+1, coincidenze?
quel vaso di cui parli [IMG][/IMG] assomiglia a Kernos della civiltà cretese-cicladica del 2500 - 1500 a.C. [IMG][/IMG] [IMG][/IMG]
Il kernos è un contenitore costituito da più recipienti uguali di varia forma, uniti tra loro e sostenuti da un unico piede. Diffuso già in epoca preistorica aveva in genere funzioni di culto, per la presentazione di offerte.
guarda adesso questo: [IMG][/IMG] non ti ricorda la famosa navicella?
o questo disegno di un kernos romano [IMG][/IMG] visto dall'alto non assomiglia ad un n..... trilobato?
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Eracle.
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Quindi i nuraghi sono seriamente qualcosa di antidiluviano, e se si trovassero altre prove? . -
SaCraba.
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ecco un altra parte di:
Una metropoli dell'età della Pietra. Catal Huyuk
(.....) è stato possibile determinare che si faceva largo consumo di piselli,olio di semi di mostarda,capperi,melo selvatico,uva, noce,pistacchio,uova,pesci e selvaggina di penna ecc ..Dunque,l'alimentazione era molto varia.
il primo frammento di tessuto è stato ritrovato a Cayonu,a circa 400 km a est di Catal Huyuk.Dalle pitture murali capiamo che, già agli albori della sua occupazione,la tessitura di abiti era un'abitudine ben radicata anche a Catal Huyuk.
...le donne portavano abiti vistosamente colorati e decorati,chiaramente prodotti con stoffe.In una statueta di argilla,la donna, alquanto formosa,è avvolta in una gonnellina molto corta decorata con una frangia,sulla quale indossa una sorta di camicia di pelle di leopardo chiusa sulle spalle con delle stringhe,una moda che non sarebbe sembrata strana negli anni '60.
i ritrovamenti di Mellaart hanno incluso anche stoviglie in legno di squisita fattura.... gli artigiani della città,utilizzavano solo strumenti in pietra,lavoravano il legno di abete per ricavare scodelle ovali e piatti completi di manici,dalla forma tanto precisa ,che il loro design risulta attuale ancora oggi...... la lavorazione del giunco era utilizzata per produrre contenitori adatti a tutti gli usi.... a quanto pare gli abitanti di Catal Huyuk preferivano di gran lunga la lavorazione di giunco e legno a quella della ceramica.Infatti,pur se la ceramica è stata ritrovata nei livelli architettonici più antichi cui si è riusciti ad accedere,è chiaro che il suo utilizzo non era molto diffuso.... la ceramica di Catal Huyuk non presenta le decorazioni colorate che ritroviamo, invece, su altre superfici;.... non esisteva una forma tipica della ceramica.Anche così la ceramica di Catal Huyuk si può considerare comunque la più antica del mondo occidentale e, qualora venisse ritrovata anche nei livelli più antichi,potrebbe rivelarsi addirittura la più antica del mondo.
Ovunque Mellaart abbia scavato ha trovato tracce di una specializzazione tecnologica che lo ha sconcertato."Come facevano",si è chiesto, " a pulire uno specchio di ossidiana senza graffiarla,e come facevano a praticare dei forellini in perline di pietra (anch'essa di ossidiana) , tanto piccoli che nessun moderno ago di acciaio - per quanto sottile - riesce a penetrarvi?"
Gli abitanti di Catal Huyuk erano molto bravi anche nella metallurgia.In uno dei livelli più antichi (che probabilmente risale ll'inizio del VII millennio a.C.) ,Mellaart ha trovato rame e piombo utilizzati per produrre perline,ciondoli e altri gioielli..... in uno dei livelli superiori ,Mellaart ha scoperto delle scorie che indicano l'estrazione del rame dal minerale attraverso la fusione,e quindi possiamo parlare di vera e propria metallurgia.
Dove e quando questa civiltà può avere imparato a fondere i metalli? ...senza dubbio ha calpestato il suolo turco molto prima degli stessi Turchi,dei Mongoli, degli Arabi, dei Romani ,dei Greci e degli Ittiti.Cosa sappiamo della sua razza e della sua lingua?
Come ha determinato Mellaart,gli abitanti di Catal Huyuk (e quelli di Asikli) avevano l'abitudine di seppellire i morti sotto il pavimento delle case,in particolare donne e bambini.E' stato dunque pèossibile studiarne le ossa.Sfortunatamente ,negli anni '60 ,quando Mellaart condusse gli scavi,non esisteva ancora l'applicazione archeologica dell'analisi del DNA e ci si affidava prevalentemente allo studio della forma dei teschi.Come riferì Denise Ferembach,consulente antropologa di Mellaart...... ,circa il 59% della popolazione di Catal Huyuk aveva il cranio allungato tipico degli Euroafricani,il 17% era di origine mediterranea,con costituzione più esile - anch'essa con teschio allungato - e il 24 % proveniva da regioni alpine,con teschi piccoli. Anche se questo sistema di classificazione oggi è caduto in disuso ,appare comunque chiaro che la popolazione di Catal Huyuk era mista e aveva origini diverse.....
certo che anche Gerico come città antidiluviana non scherza mica..
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pora reitia.
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Qualcosa si trova anche kive:
(nell'assemblaggio ho adoperato anche i vostri preziosi contributi)
http://www.raixevenete.com/forum_raixe/top...0&TOPIC_ID=8134
Aggiungo questa curiosità:
Cerameghe e teracote da Kukuteni
CUCUTENI
https://www.youtube.com/watch?v=xDEVDCCj74M
https://www.youtube.com/watch?v=i3J9pMo4-5c&feature=related
http://www.trypillia.com/museum/index.shtml. -
iperboreo50.
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grazie pora reitia.
ottima pagina con bellissime foto.
Poi quelle di Catal Huiuk sono spettacolari.
La domanda che viene è perche hanno preferito il sistema urbano tipo pueblo piuttosto che aperto, con strade,piazze,giardini.
Forse perché era più difendibile?
Ma quanti nemici potevano avere ai quei tempi per faticare tanto?
eterne domande senza risposta.........
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