convegno CIELO STELLATO E CREDENZE POPOLARI

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  1. Maimoni
     
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    Mi sento chiamato in causa :P
    Sarò breve, anche perchè-a onor del vero-l'evento si è consumato tutto in una relazione di Tonino Bussu senza che si svilupasse un dibattito.
    La relazione è cominciata con la spiegazione del superamento della visione tolemaica dell'universo ad opera di quella copernicana; da questo punto di visto il prof. Bussu si è intrattenuto a spiegare l'opera svolta da Galileo Galilei.
    Dopo avere spiegato il significato dato-a livello di credenze popolari-ad alcune costellazioni e agli astri (numerosi naturalmente i riferimenti alla mitologia greca), Bussu ha incominciato a collegare il discorso sui pianeti e le costellazioni alla nostra terra, alle interpretazioni e ai significati attribuiti ad essi all'interno dell'ancestrale mondo agrario e pastorale sardo.
    I rifermimenti di Bussu (che è di Ollolai) sono fondamentalmente al mondo agrario e pastorale della Barbagia, ciò è emerso anche dai termini tradizionali usati, tuttavia è stato abbastanza facile associare i significati e i simbolismi attribuiti agli astri e ai pianeti a qualsiasi altra parte della Sardegna.
    Nel complesso però, almeno questa è stata la mia impressione, le cose sono state più accennate che non approfondite.
    Mi è sembrato fondamentale l'accenno a un arcaico e tradizionale calendario lunare, l'epete, usato dai pastori così come ai poteri attribuiti alla luna.
    Si è parlato, a proposito dei poteri attribuiti alla luna, de Sa Luna Bona, quella di gennaio, sotto la cui influenza veniva fatta la raccolta della legna, ciò perchè si riteneva che questa si conservasse meglio e avesse meno possibilità di marcire.
    Riguardo all'epete Tonino Bussu si è limitato a dire che questo è un calendario molto complesso ma non lo ha descritto, nenache in minima parte.
    Dopo avere parlato di come gli astri e pianeti sono stati visti nella nostra terra, Bussu è poi passato a parlare di nuovo dei significati attribuiti alle costellazioni nell'antica Grecia e a come questi abbiano avuto grande spazio in opere poetiche e letterarie.
    Da questo punto di vista ho avuto l'impressione che non ci sia stata molta omogeneità nell'esposizione...io personalmente avrei accorpato all'inizio dell'esposizione tutto ciò che non aveva a che fare con la Sardegna e avrei concluso con tutto ciò che riguarda le nostre tradizini e la nostra terra, mia modesta opinione.
    Da tenere in considerazione è l'affermazione di Tonino Bussu, per la quale non è da escludersi un libro sui temi trattati!
     
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13 replies since 23/12/2009, 18:03   761 views
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