convegno CIELO STELLATO E CREDENZE POPOLARI

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  1. Montearcosu
     
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    CITAZIONE
    ASSEMINI VENERDI 8 GENNAIO BIBLIOTECA COMUNALE ORE 17:00

    CIELO STELLATO E CREDENZE POPOLARI
    di Tonino Bussu
    Venerdi 08 Gennaio, ad Assemini, alle ore 17,00, nella Sala della biblioteca comunale
    , Tonino Bussu terrà una conferenza su “Cielo stellato e credenze popolari”, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Assemini, in collaborazione con la Biblioteca . La conferenza sarà certamente seguita con interesse e curiosità considerato che verranno toccate tematiche singolari dell’astronomia sia con i riferimenti mitologici greci, ma non solo, sia con la visione che i sardi avevano del cielo stellato.
    Mentre è abbastanza nota la mitologia greca legata alle stelle, pianeti e satelliti, grande importanza avrà la visione del cielo immaginata dai sardi lungo tutta la loro storia dal periodo pre-nuragico e nuragico per arrivare ai periodi successivi: antico, medievale e moderno.
    -I sardi avevano un rispetto reverenziale, quasi religioso delle stelle e infatti quando i ragazzi volevano contarle venivano ripresi dai grandi che li distoglievano dicendo: Non si contano le stelle, altrimenti ti nasceranno i porri, le verruche!
    Ed ecco i rapporti dei sardi con la Luna, che ritenevano influisse sulle semine, sulle coltivazioni degli ortaggi, sul taglio della legna e sul destino degli uomini: est naschiu in luna bona, si diceva per un uomo fortunato.
    Vi era anche un calendario lunare, chiamato s’epete, molto conosciuto dai pastori.
    Ma il cielo dei sardi era popolato di frades, fratelli (sos sette frades, l’Orsa Maggiore), di gurdones,grappoli,(le Pleiadi per i sardi sono Su Gurdone), di bacheddos, bastoni, come era chiamata la costellazione di Orione, di trubadores, di rughes, croci, come la costellazione del Cigno, chiamata Sa rughe de Santu Gantine in ricordo dell’imperatore Costantino al quale, la notte prima della battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio, pare sia apparsa nel cielo una grande croce con scritto: ‘In hoc signo vinces’. In questo segno vincerai.
    Ma vi saranno i riferimenti all’archeoastronomia, alle pregadorias antiche che trattavano di stelle, alla astronomia nella letteratura come in Omero, San Francesco d’Assisi, Dante Alighieri, Foscolo, Leopardi, Unamuno, Pascoli e tanti altri poeti e scrittori.
    Vi sarà anche un accenno alla storia dell’astronomia, ad Aristotele (384-322 a.C.), uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi, che, osservando l’ombra della Terra in un’eclissi di Luna, si convinse che il nostro pianeta era rotondo e non piatto, ad Ipparco (150 a.C.) che intuisce la precessione degli equinozi, ad Eratostene di Cirene (276-194 a.C.), direttore della famosa biblioteca di Alessandria d’Egitto, che con un sistema oltremodo ingegnoso riuscì a misurare la lunghezza della circonferenza della Terra con notevole precisione.
    Prima della relazione di Tonino Bussu, ci saranno il saluto del Sindaco di Assemini Paolo Mereu e dell’Assessore alla cultura sport spettacolo e pubblica istruzione Pasquale Deidda.

    siete tutti invitati
    salludi
     
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13 replies since 23/12/2009, 18:03   761 views
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