UT-u-ze

NA-nos

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  1. Angelo Di Mario
     
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    Da "TESTIMONIA LINGUAE ETRUSCAE", di M. Pallottino, ritorno sulla TLE, 847:

    o Odusseús parà Tursenoîs NÁNOS kaleîtai, deloûntos toû anómatos PLANÉTEN

    CI DICE che "Ulisse dai Tirseni NANO era chiamato, il cui nome significa PIANETA"
    Quindi Pianeta = Nano; ma se pianeta, come tutti sanno, significa l'ERRANTE, NANO PURE deve interndersi l'ERRANTE.
    Ci conferma che le radici di questa gente toccava gli Hurriti, gli urartei (anche per altre indicazioni)
    Già ho scritto più volte, ricordando l'urarteo NU-na-li 'vennero', NU-na-wi 'venne'; poi il greco Né-o-mai, NÓ-s-ton; testimoni veritieri, indiscutibili.
    Se Ulisse era un PIANETA, che se la girava per il cielo, non poteva rappresentare un eroe; se non come indicazione poetica, nome divino dato ad un mortale.
    Ma Ulisse, partiva da *SUTU (SATurno, SETHre, SETHlans "Fuoco/ Vulcano"....); ossia va ripristinata la radice, con la perdita dell'iniziale, (-)UT-u, il dio sumero, imprestato dalla civiltà europea, a quei barbari; dunque, allora, il vero, il più vero nome è quello ETRUSCO di UT-u-ze; e siccome, l'uomo UTuze/ ODisseo/ ULisse, se ne tornò nella sua dimora, indicata come IT-a-ca, radice spiegata, e rispiegata, desumibile da SAT/ SET / SIT/ SUT..... AT/ ET/ IT/ UT, anche per questa via, qui si tratta del "dio LUCE", ma questa volta siamo in *ET-u-ru-s-sia, in IT-a-ca, in IT-a-lia, Dunque UTuze era un IT-a-ci-co, un ITalici, un Etrusco; io, in tempi così remoti, tanti anni fa, sull'EUROPEO riscostruii tutto il percorso, il girovagare di questo eroe; risultava chiarissomo che se la girava per le sponde itaciche/ italiche/etrusche; poi il padre, ossia LA(e)rte (non vi fate ingannare dallo sfoggio dei Vocabolari, per le analisi fasulle...); quel LA-r-th(e) che viveva nel paese degli IT. DA NOI.
    Tante sono le famiglie che usavano questo nome, qui in ITALIA, quella etrusca-tirrena-velsinia: si capisce.
    Ma arrivo a dire, come al solito, contro le CONVINZIONI SECOLARI, che UTuze/ ODisseo/ ULisse raggiunse la sua ITaca, la sua patria ITalica/ Etrusca. Altro che l'Ellade!
    I Fenici chiamavano gli abitanti di CRETA, li dicevano KRESI, i *KURESI > KURETI..; i quali, venuti anche tra noi, nel mondo etrusco, divennero pronuciati *KREKI; ossia GRECI; i Greci, da loro, dal loro luogo odierno, si chiamavano e si chiamano EL(-l)-e-(n-)ni, da * > VEL-e-s-si > VEL-e-n-ni > ELleni 'quelli del dio LUNA (da SÉLas "dio Splendore"... FEL > VEL > EL > 'EL-e-na'; anche oggi, si distinguono con quel loro nome che ci ricorda la LORO dea EL-e-na = LUNA...
    Dunque UTuze abitava il Italia, insieme con il padre Larthe.
    L' Odissea è nostra.

    Basterebbe controllare i tanti nomi riconoscibili nell'ILiade e nell'ODissea; tantissimi; ma ne scopriamo altri, troppo antichi, tanto lontani, come l'ittita Muwatallis 'Metele/ Metello', Camnas 'Kamana', re di Karkemish...
    Ecco un cenno sulla complessa civiltà etrusca, tra i Tirseni (Turuuisa, Tarne < *Tarhunne, Tarhuntassa...Dattassa...TAR-ch-na > TAR-ch-na-l-thi; i VEL-si-ni (FIL-i-()os, ... VEL-z-na..), e gli ITalici, appena indicati, che abitavano le terre denominate anche GRECHE, terre dei * > KURESI > KURETI > KREKI....

    Giacome Devoto, nelle sue opere ("Studi Minori"), ne elenca un buon numero; ecco, ad esempio CASTRA, per KASATARA > "CASSANDRA"; la sorella di KÁS-tor, la *KAS-to-ra, sempre più corretto di *KASANTORA > Cassandra'...

    L'analisi dei nomi è necessaria, sia per capirne il senso, sia per scoprirne le varianze.

    Per scoprire il signifcato che i popoli di attribuiscono, occorre possedere una vasta conoscenza delle lingue antiche; inoltre, bisogna sapere che sia i REGNANTI, che i POPOLI, beh! non potevano che discendere da qualche "LUCE DIVINA"! Come visto per ET/ IT.

    Prediamo, allora, la radice SAK/ SEK/ SIK..; a che potrebbe servirci, ma per capire i SIC-u-li, i SIC-a-ni; però noi dobbiamo riconsocervi un SIGNIFICATO LUMONOSO, altrimenti che piccola gente sarebbe; infatti questa radice la ritroviamo, raggrinzita nel nostro S()C-e-na '(il luogo del) SAK/ per "vedere", corrisponde al TE-a-t-ro '(il luogo del) THE / LUCE = vedere'. Noi, però, abbiamo radici ben più lontane: l'eteo SAK-u-wa 'luce = occhio", SAK-u-wa-s-sa "il dio della LUCE = OCCHIO", il tedesco SEH-e-n < *SEH-e-ne 'vedere'; da questa radice sono stati generati i SIC-u-li ed i SIC-a-ni "(popoli) della LUCE"; ma esiste anche priva dell'iniziale, con la F > U intermedia, (S)aFk > aUk, etrusco AUK-é-los 'la luce del mattino = l'Aurora'; persino il nostro (S)OC-u-lus "quello della luce = Occhio". ted. AUG-e-n, ci insegnano una serie comprensibile di varianze

    Quindi la AT/ ET /IT /UT, andavavano bene.

    Tormando agli dei luminosi, quale dio per i SAR-di, che gente potrebbe essere, mai di poco conto; allora da quale dio discenderanno? Sempre dalla Luce, l'abbiamo detto; occorre, pure qui, interrogare l'Oriente Antico, si capisce; ma di quale divinità, da quale terra; ed eccoci con il dio SAR-ma, SAR(r)-u-ma 'il SOLE': con la caduta dell'iniziale, così frequente, vi scopriam la dea (S)AR-ma, "il SOLE NOTTURNO = la LUNA", tanto prolifica per la sua identificazione con la dea della maternità, dei mesi, della giustizia; si muterà in tante divinità, dialettizzate: lidio arTmu, etrusco ariTimi, ellenico arTHemi(de) "la dea della LUNA".....
    I Sardi, POI, dovrebbero attingere alle "STORIE", di Erodoto, il quale, nonostante che ne dicano altri, gli altri, ci racconta che i TIRSENI furono sottomessi dal LIDI, ma noi lo sapevamo, lo sappiamo che la capitale dei Tirseni si chiamava TARNE, come dire * > TATHUSSE > Tarhunne "(la città) del dio TARHUI/ della "Tempesta del cielo" > TARne; deriva, detto tante volte, dal dio hurrico TESHUB, eteo TARHUI, tirrseno *TURHUI, per la sua dea TURAN < *TUR(H)AN(NE), da cui il popolo dei TURSENOÍ; inoltre sappiamo che i LIDI, ne cambiarono il nome, da vincitori, e se la chiamarono proprio SAR-di "(la città) del dio SAR = SOLE"... SAR-gon...
    Durante il tempo della FAME, lo racconta sempre Erodoto, giocavano e mangiavano a giorni alterni; finché il re maturò la decisione che i VINTI se ne andassero, come al solito; così, con un falso tiro a sorte, toccò, si capisce ai vinti, ai TIRSENI partire, con a capo, manco a dirlo, Tirreno; ma, dopo tutto quel tempo in comune, si saranno formate famiglie miste; reputo che partirono i due gruppi, tirseni puri e famiglie miste; arrivati nei pressi dell'ITalia "il paese del Fuoco", chi sbarcò in *SARdinnja, chi nella *TI-r(H)u=se-nnja, già occupata dagli *ET-u-ru-ssi "(figli) di SAT/ SET/... ET/ UT"; e dai *VEL-i-si-nni (VEL-si-(n)-ni/ (F)EL-(e)-(s/n)ni/ ELleni "figli di SEL/ FEL/ EL") "(figli) di SAL/ SEL (SÉL-a-s) > VAL/ VEL (VELia, VELussa...VEL-z-nA > Bol-s()-na)/ VIL (Uiluisa/ VILusa.../ (F)ILios) > AL/ EL (ÁLios/ ÉLios "Sole") > aFl, aPlu (aP(o)l(l)o) aUl (aUle/ Aulo), aVl (anni), FaFl, aBl, BaBel.."...

    Così io LA ritengo, questa lunga storia ANATOLICA: ITALICA/ ETRUSCA/ TIRSENA/ VELSINIA..

    Mi sembra di essere stato chiaro.
    Angelo Di Mario

    Edited by Angelo Di Mario - 22/1/2009, 15:29
     
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    Molte grazie per questo prezioso contributo , ovviamente aspetto il seguito prima di commentare.......!

    L ' ipotei proposta è davvero affacinante.... a proposito di questo passo:

    QUOTE=Angelo Di Mario,21/1/2009, 11:30]
    , tanti anni fa, sull'EUROPEO riscostruii tutto il percorso, il girovagare di questo eroe; risultava chiarissomo che se la girava per le sponde itaciche/ italiche/etrusche; poi il padre, ossia LA(e)rte (non vi fate ingannare dallo sfoggio dei Vocabolari, per le analisi fasulle...); quel LA-r-th(e) che viveva nel paese degli IT. DA NOI.
    [/QUOTE]

    Avresti la possibilità di farci leggere la ricostruzione di quel percoso?

    Grazie ancora

    :salute:
     
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  3. dedalonur9
     
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    CITAZIONE
    L' Odissea è nostra

    si aspettati un bacio in bocca da Leo :D , il quale da tempo va dicendo che l'Iliade e l'Odissea siano opere di tradizione PdM.

    Attendo anche io il seguito e conferme...

    :salute:
     
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  4. Angelo Di Mario
     
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    Magari, potessi: venendo a Poggio Mirteto, una parte dei miei libri e riviste, legate da maggiore interesse sentimentale (anche i libri...delle mie Elementari!) la collocai in uno sottoscala; dopo una tempesta, fu invaso dall'acqua; io me ne accorsi troppo tardi, quando me ne accorsi tutto il cartaceo era del tutto rovinato; così persi quella parte dei libri; ivi compreso quel numero dell'"EUROPEO"; mi è rimasta la mia copia.
    Avevo conservato anche una copia della rivista, dove un signore, prima di me, aveva tracciato un itinerario fasullo; con il mio intervento rettificavo, con tanto di notizie, quel percorso, non conforme alla verità.
    Non molto tempo fa, quando avrei voluto servirmene di nuovo, non trovandolo da nessuna parte, tra i libri e riviste, avevo cercato di riaverlo, cliccandone la richiesta su Internet; mi dicevo: possiblie che nessuno abbia conservato quel numero? Invece: silenzio.
    Forse la Casa editrice potrebbe averne una copia; ma non sono riuscito a contattarla.
    Grazie dell'interessante domanda; e cordiali saluti.
    Angelo Di Mario
     
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  5. Angelo Di Mario
     
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    Riguardo al viaggio di UTUze, riportato su "L'Europeo", quel giornale mi è sparito, come giè scritto, inghittito dalla muffa; ma nella montagna dei miei libri non è poi tanto facile ritrovare qualcosa, compreso quell'articolo.
    Mi ci metterò, perché il mio testo lo ritrovai, per caso; quindi, quindi, appena posso affrontare questa fatica, lo cercherò, fino a riscoprirlo; che potrò passare a codesto sito.
    Promessa. Spero mantenuta.
    Angelo Di Mario
     
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    CITAZIONE (Angelo Di Mario @ 23/1/2009, 08:20)
    Riguardo al viaggio di UTUze, riportato su "L'Europeo", quel giornale mi è sparito, come giè scritto, inghittito dalla muffa; ma nella montagna dei miei libri non è poi tanto facile ritrovare qualcosa, compreso quell'articolo.
    Mi ci metterò, perché il mio testo lo ritrovai, per caso; quindi, quindi, appena posso affrontare questa fatica, lo cercherò, fino a riscoprirlo; che potrò passare a codesto sito.
    Promessa. Spero mantenuta.
    Angelo Di Mario

    Grazie Angelo, il tuo contributo è prezioso ed il tuo impegno lodevole.
    Se trovi il tempo , apprezeremmo molto la lettura di quel testo ....

    Grazie per la disponibilità

    :salute:

     
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  7. Angelo Di Mario
     
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    Gentile Gammata, la ringrazio per la ripetuta attenzione; appena riuscirò a trovare il dattiloscritto (di nuovo chissà dove, in questa foresta di libri, fogli, buste,...), lo proporrò tutto; si capirà ugualmente, anche senza il tracciato sulla carta geografica che lo accompagnava.
    Intanto vada sul mio sito: http://www.etruschi-tirseni-velsini.it, che certamente già avrà visitato; ma lo ripeto, a volte può servire; lì, oltre a diversi indirizzi, anch'essi pieni dei miei articoli, ci trova l'offerta dei miei recenti due libri, tutti impacchettati, per essere scarcati gratis, in PDF.
    Potrebbe indicarli anche in questo sito.
    I guastafeste come me non trovano tante porte aperte; i Sommi, appena busso alle loro porte, corrono subito a chiudere tutte le porte, specie se si sentono in torto; i miei scritti, ammesso che li leggano, lo faranno di notte, a lume spento; quindi, la cosa migliore, è quella di seminare tutto intorno a loro, in modo che l'ortica li sommerga.
    Grazie ancora e cordiali saluti a tutti, anche a quel LEO.
    Angelo Di Mario
     
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    CITAZIONE (Angelo Di Mario @ 23/1/2009, 16:19)
    I guastafeste come me non trovano tante porte aperte; i Sommi, appena busso alle loro porte, corrono subito a chiudere tutte le porte, specie se si sentono in torto; i miei scritti, ammesso che li leggano, lo faranno di notte, a lume spento; quindi, la cosa migliore, è quella di seminare tutto intorno a loro, in modo che l'ortica li sommerga.
    Grazie ancora e cordiali saluti a tutti, anche a quel LEO.
    Angelo Di Mario

    Secondo me li leggono.... ma sono troppo presuntuosi e pieni di se per ammetterlo!

    Ogni tanto,comunque, visito con interesse il suo sito, e ho scaricato i suoi libri che consulterò volentieri appena mi sarà possibile
    Grazie e buona serata
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    CITAZIONE (dedalonur9 @ 22/1/2009, 10:43)
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    L' Odissea è nostra

    si aspettati un bacio in bocca da Leo :D , il quale da tempo va dicendo che l'Iliade e l'Odissea siano opere di tradizione PdM.

    Attendo anche io il seguito e conferme...

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    sbaglio o ancher tu dubiti della reale esistenza di una città chiamata TROJA? ... che in effetti nominano solo i greci... QUELLA CITTA distrutta dai PdM si chiamava ILIO o al massimo WILUSHA... gli ittti erano alleati primi di questa città (wilusha)... come mai OMERO non li nomina?... nell=iliade non vi è presenza di SQUADRONI DI CARRI DA GUERRA... come usavano gli ittiti... eppure nella loro stoira gli Ittiti nominano spesso wilusha come alleata in guerre contro lgi AKEY/AKWASHA... ma questo è un argomento da trattare altrove... :rolleyes:
     
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  10. Dennis seui
     
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    Questa teoria dell'Odissea ambientata in Italia mi piace assai,molto interessante, finchè rimaniamo nel Mediterraneo mi va bene!!!
     
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9 replies since 21/1/2009, 11:30   330 views
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