ILI IUR IN NURAC SESSAR

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  1. Dennis seui
     
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    Salve Entuestu io non ho usato toni accesi con lei e non ho neanche il paraocchi e potrei fare la stessa accusa a lei, cioè che è lei che ha i paraocchi perchè fà derivare il termine balente dal latino solo per una somiglianza, a prescindere anche che sia vero. Io ho semplicemente detto vh non bisogna mai dare niente per scontato.
    comunque da noi verde si dice "irdi" mentre vetro si dice "birdi".
    Dato che le piaciono le parole che non derivano dal latino, ne elenco un paio che derivano dal Sanscritto

    Sardo Sanscritto Italiano
    Abbettiare Abitti Rispondere
    senza paura
    hii Hi Certamente
    Yugende Yoga Unire
    Abba Apa Acqua
    Abbjstu Abijna Sveglio
    Maya Maya Magia
    Nudda Nunam Niente
    Anika Gostanika Uva
    Trudda Druva Mestolo
    Marigosa Marigosha Amara
    Ebba Vadabba Cavalla
    Stula Sthula Spiga di grano
    Tandu Tada Allora
    Cungiau Cunja Campo chiuso
    Acca Gha Mucca
    Niada Niara Nevica
    gana Gana desiderio intenso
    Pibere Piban Bere
    Nel dialetto di Sorso(ss) acqua si dice aba-apa quindi si avvicina ancora di più al sansicrito,campo chiuso in campidanese si dice cunjau-cunja quarda la somiglianza,i cagliaritani addiritura trasformano la d in r,quindi per nevica loro direbbero niara cioè praticamente uguale al sanscrito
    Comuncas abarreus sanus :salute: :salute: :salute:
    Salude e a no si intendere
     
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  2. Eracle
     
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    molto interessante
    anche marigosa è uguale, l'antica pronuncia sarda (vedi sassaresi e altri) la pronunciano appunto marigosha.
     
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  3. entuestu
     
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    i cagliaritani addiritura trasformano la d in r

    Si tratta di un'eredità catalana. Est'andara, esti illuminara, una mussiara etc . Prova a vedere come parlano gli algheresi. Il linguaggio di Cagliari é fortemente catalanizzato.

    comunque da noi verde si dice "irdi" mentre vetro si dice "birdi".

    al mio paese, che non é molto lontano dal tuo, si dice birde o irde per dire verde, e cirdu per dire vetro. Si tratta chiaramente di adattamenti locali dal latino virdis-e e vitrus, che non infirmano il concetto espresso in precedenza. Prova ne sia che in logudorese vetro si dice BIDRU, regolarmente derivato da VITRUS e che nulla ha a che vedere con il colore verde.

    Ti contesto la parola PIBERE che in sardo vuol dire PEPE. In sardo per dire BERE si dice BIBERE (dal latino BIBERE, da cui bibite e biberon))

    La parola ABBETTIARE che da noi vuol dire CONTROBATTERE per il puro gusto di rispondere, mi ha fatto ricordare la parola BETTIA, che vuol dire DISPETTO. effettivamente questa parola andrebbe studiata meglio.

    Salude e trigu
     
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  4. Dennis seui
     
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    [QUOTE=entuestu,7/4/2009, 12:46

    Ti contesto la parola PIBERE che in sardo vuol dire PEPE. In sardo per dire BERE si dice BIBERE (dal latino BIBERE, da cui bibite e biberon)

    [/QUOTE]

    MI dispiace, ma non è cosi in tutti dialetti locali,perchè appunto in altre zone si dice pibere,addiritura so che in siciliano si dice:vivere-bivere
    Adesso che mi ricordo in una tua discussione dicevi che il Pittau guardava il sardo con lenti lidie, altri con lenti sumeriche, altri ancora in altri modi; allora io adesso ti potrei dire la stessa cosa perchè tu fai derivare sempre tutto dal latino!!!!
     
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  5. bagassedda
     
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    [QUOTE=Dennis seui,7/4/2009, 12:58]
    CITAZIONE (entuestu,7/4/2009 @ 12:46

    Ti contesto la parola PIBERE che in sardo vuol dire PEPE. In sardo per dire BERE si dice BIBERE (dal latino BIBERE, da cui bibite e biberon)

    [/QUOTE)
    MI dispiace, ma non è cosi in tutti dialetti locali,perchè appunto in altre zone si dice pibere,addiritura so che in siciliano si dice:vivere-bivere
    Adesso che mi ricordo in una tua discussione dicevi che il Pittau guardava il sardo con lenti lidie, altri con lenti sumeriche, altri ancora in altri modi; allora io adesso ti potrei dire la stessa cosa perchè tu fai derivare sempre tutto dal latino!!!!

    dennis dai leggi meglio "Anche qui mi attribuisci cose che io non ho mai detto. Io dico che il sardo moderno é prevalentemente neolatino. Questo non vuol dire che tutte le parole del sardo sono di origine latina. Ci mancherebbe.
    ...non si sta dicendo che il sardo attuale sia completamente derivato dal latino...sopravvivono parole chiaramente non latine...quì il problema è proprio il contrario: per chi non ammette che buona parte del lessico sardo attuale deriva dal latino...
     
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  6.  
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    SRDN

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    in sardegna il nome pibera associato alle nostre specie (in particolare le Natrix) secondo me è dovuto al fatto che assomiglino alle vipere...almeno nella forma della testa.
     
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  7. entuestu
     
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    in sardegna il nome pibera associato alle nostre specie (in particolare le Natrix) secondo me è dovuto al fatto che assomiglino alle vipere...almeno nella forma della testa.

    Sono d'accordo sull'origine del nome, però tieni presente che il nome sardo é PIBERA. Qui, invece, si parla di PIBERE (dalle tue parti PIBIRI) che vuol dire PEPE (dal latino Piper-is). BERE si dice BIBERE, esattamente come in latino, in tutto il nuorese e accetto scommesse. Mi pare che anche in sassarese si usi un termine simile (sempre con la B). Quanto alla storia del latino ormai non rispondo più perché non c'é più sordo di chi non vuol sentire. Ringrazio Bagassedda perchè interpreta sempre le cose alla perfezione.

    salude e trigu

     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    forse si può agevolare la discussione se si tiene presente che in Sardo come in mesopotamico, alcune consonanti sono ITERCAMBIABILI:
    F=V
    T=D
    R=N
    C=K (nuoro)
    P=B
    C=G (campidano)
    M=N
    T=S
    T(Z)=Z

    così si possono spiegare alcune diverse pronunce... l'ammorbidimento della consonante (Pibara, sa bibara - Frore su vrore...) è spesso usato dopo l'articolo SU, SA... così la PRIVAZIONE della consonante iniziale (BINU, SU INU - DIDU, SU IDU...)
    shar :vandal:
     
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  9. stramaioni
     
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    Ma dico la parola Baal Antes e' cosi' difficile da affiancare a balentes ? Guardate che ultimamente leggere i manoscritti di qualche linguista fa cadere le palpebre sul suolo...
    Entuestu a 10 km dal tuo paese si dice inu non binu. e parlo di gadoni cosi' come kasu e tanto altro ma mi domando e' l accadico-sumerico che ha posto le basi per la lingua sarda o e' il latino ? dopo di che ognuno e' libero di latinizzare come meglio crede.

     
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  10. entuestu
     
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    Il titolo è, come sapete, la iscrizione del nuraghe Aidu Entos di Bortigali, di cui ancora si discute per la sua corretta interpretazione e datazione.
    Ed è anche il titolo dato da Dedalonur ad una discussione da lui aperta in altro forum, e la cui lettura mi ha fatto sorgere una curiosità sul termine ‘Sessar’ . Su suo invito ve la espongo.
    Sapevo che il termine 'Sessare' esiste in nuorese con significato di cessare o sinonimo, dopo una breve ricerca in rete ho scoperto che la parola ‘Sessar’ è presente sia in spagnolo che in provenzale con lo stesso significato di cessare o sinonimo.
    Leggendo sul blog di Pintore ho notato che la discussione sulla interpretazione della iscrizione è accesa, ma non si fa cenno al termine nuorese: Sessare.
    Sessar=Toponimo o come dice Sanna , Sessar=Rosso
    Non vorrei essere frainteso, non sono un esperto, né ho potuto approfondire la ricerca, non ho la competenza per fare ipotesi sull’origine di questa parola, la mia è solo una curiosità da lettore, che si chiede se sia stata presa in considerazione la interpretazione Sessar=Cessare o sinonimi. O perché non sia stata presa in considerazione.
    Sapete qualcosa in merito e/o cosa ne pensate?


    Una volta mi pare di aver letto una interpretazione tutta latina della scritta, forse di Attilio Mastino o su un suo libro, che più o meno suonava così: I diritti degli Ilienses sul nuraghe di Sessar. Se fosse corretta la traduzione, in pratica un'affermazione di proprietà lungo la LACANA, Sessar sarebbe un toponimo. La cosa mi lascia perplesso. I toponimi, infatti, sono gli unici termini che resistono ai millenni, e non mi pare che questo toponimo esista in zona. D'altra parte, se realmente fosse un'iscrizione romana non capisco perché su un nuraghe. Quei frafomani avrebbero messo un cippo apposito, come hanno fatto in altre occasioni. Confesso che é un mistero. Ma forse no. Anche la stele di Nora possiede tante traduzioni quanti sono quelli che si sono cimentati a tradurla. Sono convinto che appena tradotta con certezza un'iscrizione ne vedremmo delle belle. Probabilmente si tratta di parole sarde antiche scritte da un sardo.

    Salude e trigu
     
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  11. Eracle
     
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    da me vetro si dice imbidriu, e non vedo somiglianza con vitrus...
    bere di dice buffai
     
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  12. Dennis seui
     
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    CITAZIONE (entuestu @ 7/4/2009, 15:30)
    in sardegna il nome pibera associato alle nostre specie (in particolare le Natrix) secondo me è dovuto al fatto che assomiglino alle vipere...almeno nella forma della testa.

    Sono d'accordo sull'origine del nome, però tieni presente che il nome sardo é PIBERA. Qui, invece, si parla di PIBERE (dalle tue parti PIBIRI) che vuol dire PEPE (dal latino Piper-is). BERE si dice BIBERE, esattamente come in latino, in tutto il nuorese e accetto scommesse. Mi pare che anche in sassarese si usi un termine simile (sempre con la B). Quanto alla storia del latino ormai non rispondo più perché non c'é più sordo di chi non vuol sentire. Ringrazio Bagassedda perchè interpreta sempre le cose alla perfezione.

    salude e trigu

    Il Nuorese non comprende tutta la Sardegna, però non controbatto perchè non mi ricordo il paese in cui si dice in queso modo (bistu candu non soe seguru non abbettiu).
    Mi sembra che ti ha dato un pò fstidio, visto la frase che hai usato, il fatto delle lenti che ho scrito, fino a prova contraria è lei che l'ha detto per la prima volta per il Pittau che aveva le lenti lidie; allora la lingua appartiene ad un determinato popolo a seconda della nostra interpretazione???
    Io rimango dell'idea che il sardo si è formato da una vastità di lingue di diversi popoli, attualmente come struttura grammaticale è latina ma in tutte le parlate locali si possono trovare termini non solo sumeri, lidi, francesismi, ma di un sacco di popoli, ma la forma attuale è quella e questa deriva dal fatto che i sardi la adattarono alla loro lingua vista la somiglianza. Tuttavia io dico questo non fermiamoci a fermare che il sardo derivi solo dal latino, ma sforziamoci a trovare anche nei termini che sono simili al latino la vera origine.
     
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    date un'occhiata qui: http://shardanapopolidelmare.forumcommunit...11217636&st=150

    Da: "Shardana i Calcolatori del Tempo"

    --------------------------------------------------------------------
    SARDO SUMERO AKKADIKO ITALIANO-------------------------------------------------------------------------------
    Abbai (babai) A.ba(+i) padre
    Aburgadorzu A.bur.ga nascondiglio
    Agasone Ag.Anshu domatore di cavalli
    Aggius agiu (corso d’acqua) Paese, ricco di fonti
    Aglientu (della città sacerdotessa) A.li.entu paese
    Agughedha agu.kesh.da disco lunare
    Aitzu a.izu a stento
    Ajaku ajakku ajaccio, ginepro
    Ajacciu vedi ajaku città corsa
    Akenza a.ke.en.sa forza
    Akkodi Akkad ziggurat presso sassari
    Aku, Baku aku (apertura nell’argine) valle con torrente
    Akorru A.Kur (pienezza) recinto bestiame
    Alà a.la (grido di guerra) Alà dei sardi (paese)
    Alabe alap+e (toro, dio sole) porto Alabe
    Ammai (mamai) ama madre
    Anneu anehu (essere stanco) noia
    Araku araku essere alto
    Aramu Aram cognome
    Ardu wardu servo
    Armidha (pianta) arme.idu timo selvatico
    Arrogu ru.gu (fare a pezzi) pezzo
    Arroppu ru.pu (colpo basso) botta
    Arzedu-i ar.shedu (appariz. del diavolo) cognome sardo
    Atitu Ti.Ti (petto, battersi il…) lamento funebre
    Atzara, Azara, Asara A.sar.a (Marduk) cognome
    Asara OSiRiDe (Dio egizio) cognome
    Atzikidu, azikiru zikiru (Ingiunzione) spavento
    Babaloti ba.ba.lu.ti (uomo della vita) insetto, confratello
    Babalukku Balukku ferula
    Bara bara (santuario) (toponimo connesso) Barraka barag (abitazione) Barakku capanna di frasche
    Berkidha er.gidda (lamento lungo) gridare
    Batili Bet.El (casa di Dio) ridotto a dispregiat. cencio
    Biazzu (B)iazzu (medico) sano
    Burtu burtu pozzo, sorgente
    Burchi bur.ke, bur.ki (servo.del luogo) paese
    Cidraxu kira.dushu (giardino) legnaia
    Ciccara dikkaru tazzina
    Cirina Cirina Re di Cipro citato da Iliade cognome
    Danu Dannu forte, potente, capo
    Dillu Tillu (ornamento) ballo sardo in costume
    Dotzo duzu (luglio) cognome
    Ea E.a (dio dell’acqua) acqua in sassarese
    Eka E.ka (del tempio la porta) atrio
    Eni En (ginepro) tasso (albero)
    Fiskida pish.ki.du (la figlia del buon luogo) la delicata
    Fulghesu (bruciatore) bul.gesh (combustione dell’albero) cognome
    Ghianu-i (morello) Gi.An (molto scuro) colore del cavallo
    Giara (Jara) (stagno laghetto) Jarhu, Jarha altipiano con paludi
    Gonario Gunnare Gu.nar (la voce del cantore) nome
    Harbia, karva Kar.bi (ramo lungo) ramo, pertica
    Idanu Ida.nu (canale) acquitrino
    Idas(mes’e idas) Itu (idu) dicembre
    Iskiglia Ishkila (ciottolo di fiume) sonaglio, pietre sonore
    Istentales Ish.ten.zal (stella splendente) Orione
    Istrekare Ish.tir.ku (ramo battere) pestare, battere
    Esterzili Ish.tir.sil (del bosco sacro la protezione) paese
    Ghirìsi Girish (farfalla) pettirosso
    Ithokor (Itzokor) Izu.kur (Il fuoco si eleva) Judike sardo
    Kadhozzu Semitico: Qadesh, Qadesh (santuario) sporco, lurido
    Karraxu (carrasciu) (catastrofe) Karashu chiasso, confusione
    Kadossène Qadesh.enu antico nome d. Sardinia
    Kaitza Ka.izi (carne arrosto) macello
    Kalagolu (tutto guscio) Kalà.gullu lumaca
    Kalledhu Kaleb cagnolino
    Kancedha Kan.kesh.da (Porta composta di più parti) cancello
    Kannaka (oggetto di pietre) Kanaku collana
    Kappai Kappa palmo della mano
    Kargèghe Kar.ge.e.ege (muraglia) paese
    Karramatzina Kara.mash (la camera della divinazione) cose di poco valore
    Karraxu (karrasciu) Karashu (catastrofe) confusione, chiasso
    Karroppu (gorroppu) Gur.pu (la breccia della sorgente) gola scavata dall’acqua
    Kavanu-a Kak.ban (dardo) roncola
    Kea,Cea, Xea, Zhea Ge.A (che trattiene l’acqua) Terreno,coltivab. (umido)
    Kedha, xedha, cedha Kesh.da (legare insieme) moltitudine
    Kessa Gesh (pianta, legna) lentischio
    Kia Ki.a (riva) paese sul mare
    Kianu (ghiano) Ki.a.na (nero, notte) morello
    Kidhori (gadoni) Ki.dur (sede, dimora) paese
    Kinu Ginù (bambino) piccolo, poveretto
    Kirra Kirru ciocca
    Koga (Kuga) Ku.ga (puro, essere puro, santo) strega
    Kokkoi (kokòne, kogòni) Ku.Ku (focaccia cotta al forno) pane della festa
    Kongia, Kungia.re Kun.ga (ramo d’albero) chiudere
    Koronju Gurun (oggetto rotondo) masso tondeggiante
    Kungia Kunga (ramo d’albero) chiusura (con rami)
    Korratzu (Insenatura, taglio di mare) Karatè angolo, insenatura
    Koskovèri Kus.ku.eri (Tasca di pelle, soldi.servo) avaro
    Kràstulu Kar.ash.tul (senza famiglia.unico.figlio) discolo
    Kugurra Gur-Gur (dalle corna massicce) forfecchia (insetto)
    Kumbessa (kumbessìa) Accadico: Kumm.i.eshsh.i (cella d. tempio) celle di novenari camper
    Kulurjones Accad: kurullu.june (festa raccolto) ravioli di pasta di grano
    Kunnu Kunnu (tubo di luce) utero
    Kukkuru Kur.Kur (monte) cima, Monte
    Kuskusone Kush.kush (pelle, buccia, scorza) involucro del grano
    Lapòla La.pu.la (Pieno.sorgente.pura) quartiere basso di Cagliari
    Lakana Lu.Ka.Na (L’uomo della porta) confine, porta d’accesso
    Lippu Lipu (grasso) strato melmoso dell’acqua
    Litala (de.litala) Li.tala (Ginepro vasto) cognome (sost. Ginepro)
    Loi Lu.i (mago) cognome
    Lollòi Lu.lu (Turbato, anormale) sempliciotto
    Madau Ma.Da-hu (Terra, regione) appezzamento di terra
    Mara Ammar (palude) zona paludosa
    Maragaddai Mara.Gada (il servo bagnato) mostro dei pozzi (sacri)
    Masèdu Mash.Du (giovane animale mansueto) mansueto
    Martzu Martsu (malato, andato a male) formaggio con i vermi
    Maskula Mashku (tasca di pelle di toro) tasca interna del costume
    Mattukku Mu.Tukku (avere un nome) Cresciuto,farsi un nome
    Mazzigare Maziu (spremere pressare) masticare
    Mere(il Dio Eshmun, il greco Asclepio) Padrone, Signore signore, padrone
    Mereu idem cognome sardo
    Momoti Mu.Mu.Ti (Esorcista della vita) l’uomo nero, spauracchio
    Mullanu (nero stell., grigio) Mul.An (Stella, splendido) Il manto del bovino
    Murdegu Mur.Te.Ku (erba per ingrassare il bestiam) macchia mediterranea
    Murku, Murgu Mur.Gu (erba da ingrasso bestiame) sterpo, frasca
    Murru Mur (dio del grigio invernale) grigio chiaro
    Mustajone Mushda (glorioso, il Dio Enki) spaventapasseri
    Mùvara Mu.Bar.Ra (corna aperte, distese) muflone
    Matùku Mu.Tuku (avere un nome) fanciullo cresciuto
    Nabùi Nabu (Dio) città shardana (Neapolis)
    Nauzzu ( paese di Assolo) Na.Uzu (Uomo aruspice delle offerte ) offerta di grano a bambini
    Nènniri (offerta al Santo) Nanna-Nannar(dio Sin) germoglio di grano offert.
    Nonnoi, Nannai Nun.Na (principe, signore, capo) Nonno, antenato
    Nùgoro Nu.Gur (l’immagine della Tholos) Nuoro
    Nuradha (lo splend. di Adad) Nur.Adad Nurallao
    Nurajodda (La luce degli Odda) Nur.Odda Nurallao antica
    Nure Nur.E (sum. e acc. La luce del tempio) Minorca
    Nurkara Nur.Karun (La luce del Porto) zona del Sassarese
    Nusku Nusku (uccello mangia serpenti) odio, avversione
    Oggiano Ugu.Anu (padre.Anu) cognome
    Olbia Hal.Bi (una.sorgente) Olbia
    Orgìa Ur.Gi.A (La serva che gestisce l’acqua) Dea dell’acqua
    Orgiana Ur.Gi.Anu (la serva che… figlia di Anu) maga, fattucchiera
    Orrolake Uru.Hul.Ake (Canto di lutto della civetta) canti funebri
    Orzoko-rre (Othokor) Ur.Su.Kur (servo di Zu-Sin splendente) nome di Judex sardi
    Osana Us.Anu (fondamenta di Anu-Cielo) cognome
    Pana, panana (spiriti) Panu (antico) donne morte di parto
    Pilikke Pilaku (fuso) libellula
    Pisedhu Pish.Ed (Il figlio cresce) bambino
    Pittiku (fatto a pezzi, ridotto) Pit.Ku piccolo
    Piccioku Pish.Uku (il figlio del popolo) giovanotto
    Samatzai Shem.atzai (il capo degli Angeli Caduti) paese
    Scema Semitico: Shemà (ascolta! Invocazione) cognome
    Sebàda She.Pad (grano,orzo) focaccia
    Sebèru, seberare (rompere spezzare) Shebe.Ru scegliere staccare
    Sibiola Sibi.Ul (Le sette splendenti=Pleiadi) paese
    Simaxis Samash (Utu, il Dio Sole) paese
    Senis, Sini, Siniskola Sin (il Dio Luna) paesi
    Sindia, Ninnai, Sinora “ “
    Serbarìu Sher-Bar (Splendenti-Tempio) “
    Serka Serku, serka (Offerta da versare) sputo
    Sidhenore Sid.En.Uru (il Dio Sid) Signore
    Siddi Sid (il Signore) paese
    Simbirizzi Zimbir (la città di Sippar) fiume
    Sinnara Sin.a.ar (il Dio Sin Giovane) ovile a Laconi
    Sirai (essere alto, grande) Siru monte fortificato
    Siris Siris (Dio inventore della birra) paese
    Siriana Sher.Ka.Na (La porta del signore, re) cognome
    Skanu Ish.Kan.U (pianta afrodisiaca) cognome
    Stara Ishtar (Dea) “
    Sterili (Esterzili) Ishtar.Til (Bosco, tempio di Ishtar) paese
    Istrumpa Ishtar.Pu (colpo di Ishtar… colpo basso) lotta sarda
    Stunnu Ish.Tun (albero basso) (O Stone=pietra?) luogo dei Menir di Laconi
    Suspu Susbu (prete delle divinazioni) parlare a parabole
    Sussa Shu.Us.A (colpire) gragnola di colpi
    Tallu Tall (essere vasto, numeroso) gregge
    Telepinu Telepinu (Ititta corrisp. a Dumuzi) personaggio delle favole
    Turgalu Sur.Gal (canale d’acqua) acquazzone
    Tiana Ti.An (abitazione alta, di Anu dio d. Cielo) paese
    Tianu Accadico: Te’Anu (macinare, farina) recip. in terrac. impastare
    Tolu Tu.Lu (parte opposta la lama del coltello) spalla del coltello
    Tonnara, Tonnori Tun.An (Sorgente alta, in Alto) paesi, luoghi
    Torpè Tur.Be (Sede, casa, abit. del Signore) paese
    Traballa Tar.Dalla (Decisione grande) luogo di Laconi, Lanusei
    Tramali Tar.Mah.Li (Decisione grande e gloriosa) buono a niente
    Truvedda Tsur.Bu.Ed (Il mormorio della canna sale) flauto di canna
    Tula Tul (granaio) semenzaio, terra seminata
    Tune, Tuni Tun.E (la sorgente sgorga) sorgente
    Urannu Ur.An (la volta di An, del cielo) villaggio
    Uras Urash (Dea della Terra) paese
    Ussana Ush.An (il fondamento, di An, del cielo) paese
    Zandara Zanzara (nome di Marduk) ludibrio, vergogna
    Zèpara Ze(Zi).Para (alto,elevato campo) collina sassosa
    Zerakku zaraqu (servo d. tempio) servitore
    Zèrriu Shiru (grido, lamento) grido
    Zidhikka Shidhu.Igà (all’orlo dell’occhio) cispa
    Zira, Zironia Zeru - Acc. Zera (seme, germoglio) pene
    Ziringòne (cannuccia di legno) Zi.ri.kum lombrico
    Zippiri Azupiru (zafferano) rosmarino
    Ziu (Tziu) zikru (anziano) persona anziana
    Zudha Sud.da (esser lungo) setola
    Zurra Mash.Zu.Ra.Ah (animale da maccello) pecora vecchia
    Zurru (Tzurru) Tzur (sorgente) cognome

    Parte del vocabolario riportato nel libro di leonardo Melis che si ispira a quyello del "Maestro" prof. Sardella
     
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  14. dedalonur9
     
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    grandissimo Leo.... in questo elenco.......... hai confermato una mia ipotesi... ;) quanto costa il dizionario di sardella?

    hai trovato per caso qualche radice accadica per la parola Antas? In Sardegna è un termine molto importante e frequente...

    ed anche della radice delle città sarde? Tar, tat, trs?
     
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  15.  
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    caro stimatissimo Dedalo! :P Il tuo entusiasmo mi sorprende! A cosa è dovuto?... Al mio dizionario? Si trova nel penultimo libro e arricchisce e completa quello del sardella, ormai introvabile.
    - Su ANTAS ti rispondo subito. la parola manca dell'iniziale S (SANTAS) come usa alle volte la Lingua Sarda
    ANTAS=SANTAS, SARDAN... come ABBASANTA sta per ABAI.SANTAS (Babai Sardan)
    - TAR, TAT, TRS, TSUR, TZUR(RU), TIRO, TARTESSO, TARSO, TARROS, TIRIA, TIRSO..
    :vandal:
     
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68 replies since 4/4/2009, 18:09   3505 views
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