-
Dennis seui.
User deleted
Salve Entuestu io non ho usato toni accesi con lei e non ho neanche il paraocchi e potrei fare la stessa accusa a lei, cioè che è lei che ha i paraocchi perchè fà derivare il termine balente dal latino solo per una somiglianza, a prescindere anche che sia vero. Io ho semplicemente detto vh non bisogna mai dare niente per scontato.
comunque da noi verde si dice "irdi" mentre vetro si dice "birdi".
Dato che le piaciono le parole che non derivano dal latino, ne elenco un paio che derivano dal Sanscritto
Sardo Sanscritto Italiano
Abbettiare Abitti Rispondere
senza paura
hii Hi Certamente
Yugende Yoga Unire
Abba Apa Acqua
Abbjstu Abijna Sveglio
Maya Maya Magia
Nudda Nunam Niente
Anika Gostanika Uva
Trudda Druva Mestolo
Marigosa Marigosha Amara
Ebba Vadabba Cavalla
Stula Sthula Spiga di grano
Tandu Tada Allora
Cungiau Cunja Campo chiuso
Acca Gha Mucca
Niada Niara Nevica
gana Gana desiderio intenso
Pibere Piban Bere
Nel dialetto di Sorso(ss) acqua si dice aba-apa quindi si avvicina ancora di più al sansicrito,campo chiuso in campidanese si dice cunjau-cunja quarda la somiglianza,i cagliaritani addiritura trasformano la d in r,quindi per nevica loro direbbero niara cioè praticamente uguale al sanscrito
Comuncas abarreus sanus
Salude e a no si intendere
. -
Eracle.
User deleted
molto interessante
anche marigosa è uguale, l'antica pronuncia sarda (vedi sassaresi e altri) la pronunciano appunto marigosha.. -
entuestu.
User deleted
i cagliaritani addiritura trasformano la d in r
Si tratta di un'eredità catalana. Est'andara, esti illuminara, una mussiara etc . Prova a vedere come parlano gli algheresi. Il linguaggio di Cagliari é fortemente catalanizzato.
comunque da noi verde si dice "irdi" mentre vetro si dice "birdi".
al mio paese, che non é molto lontano dal tuo, si dice birde o irde per dire verde, e cirdu per dire vetro. Si tratta chiaramente di adattamenti locali dal latino virdis-e e vitrus, che non infirmano il concetto espresso in precedenza. Prova ne sia che in logudorese vetro si dice BIDRU, regolarmente derivato da VITRUS e che nulla ha a che vedere con il colore verde.
Ti contesto la parola PIBERE che in sardo vuol dire PEPE. In sardo per dire BERE si dice BIBERE (dal latino BIBERE, da cui bibite e biberon))
La parola ABBETTIARE che da noi vuol dire CONTROBATTERE per il puro gusto di rispondere, mi ha fatto ricordare la parola BETTIA, che vuol dire DISPETTO. effettivamente questa parola andrebbe studiata meglio.
Salude e trigu. -
Dennis seui.
User deleted
[QUOTE=entuestu,7/4/2009, 12:46
Ti contesto la parola PIBERE che in sardo vuol dire PEPE. In sardo per dire BERE si dice BIBERE (dal latino BIBERE, da cui bibite e biberon)
[/QUOTE]
MI dispiace, ma non è cosi in tutti dialetti locali,perchè appunto in altre zone si dice pibere,addiritura so che in siciliano si dice:vivere-bivere
Adesso che mi ricordo in una tua discussione dicevi che il Pittau guardava il sardo con lenti lidie, altri con lenti sumeriche, altri ancora in altri modi; allora io adesso ti potrei dire la stessa cosa perchè tu fai derivare sempre tutto dal latino!!!!. -
bagassedda.
User deleted
[QUOTE=Dennis seui,7/4/2009, 12:58] CITAZIONE (entuestu,7/4/2009 @ 12:46
Ti contesto la parola PIBERE che in sardo vuol dire PEPE. In sardo per dire BERE si dice BIBERE (dal latino BIBERE, da cui bibite e biberon)
[/QUOTE)MI dispiace, ma non è cosi in tutti dialetti locali,perchè appunto in altre zone si dice pibere,addiritura so che in siciliano si dice:vivere-bivere
Adesso che mi ricordo in una tua discussione dicevi che il Pittau guardava il sardo con lenti lidie, altri con lenti sumeriche, altri ancora in altri modi; allora io adesso ti potrei dire la stessa cosa perchè tu fai derivare sempre tutto dal latino!!!!
dennis dai leggi meglio "Anche qui mi attribuisci cose che io non ho mai detto. Io dico che il sardo moderno é prevalentemente neolatino. Questo non vuol dire che tutte le parole del sardo sono di origine latina. Ci mancherebbe.
...non si sta dicendo che il sardo attuale sia completamente derivato dal latino...sopravvivono parole chiaramente non latine...quì il problema è proprio il contrario: per chi non ammette che buona parte del lessico sardo attuale deriva dal latino.... -
.
in sardegna il nome pibera associato alle nostre specie (in particolare le Natrix) secondo me è dovuto al fatto che assomiglino alle vipere...almeno nella forma della testa. . -
entuestu.
User deleted
in sardegna il nome pibera associato alle nostre specie (in particolare le Natrix) secondo me è dovuto al fatto che assomiglino alle vipere...almeno nella forma della testa.
Sono d'accordo sull'origine del nome, però tieni presente che il nome sardo é PIBERA. Qui, invece, si parla di PIBERE (dalle tue parti PIBIRI) che vuol dire PEPE (dal latino Piper-is). BERE si dice BIBERE, esattamente come in latino, in tutto il nuorese e accetto scommesse. Mi pare che anche in sassarese si usi un termine simile (sempre con la B). Quanto alla storia del latino ormai non rispondo più perché non c'é più sordo di chi non vuol sentire. Ringrazio Bagassedda perchè interpreta sempre le cose alla perfezione.
salude e trigu
. -
.
forse si può agevolare la discussione se si tiene presente che in Sardo come in mesopotamico, alcune consonanti sono ITERCAMBIABILI:
F=V
T=D
R=N
C=K (nuoro)
P=B
C=G (campidano)
M=N
T=S
T(Z)=Z
così si possono spiegare alcune diverse pronunce... l'ammorbidimento della consonante (Pibara, sa bibara - Frore su vrore...) è spesso usato dopo l'articolo SU, SA... così la PRIVAZIONE della consonante iniziale (BINU, SU INU - DIDU, SU IDU...)
shar
. -
stramaioni.
User deleted
Ma dico la parola Baal Antes e' cosi' difficile da affiancare a balentes ? Guardate che ultimamente leggere i manoscritti di qualche linguista fa cadere le palpebre sul suolo...
Entuestu a 10 km dal tuo paese si dice inu non binu. e parlo di gadoni cosi' come kasu e tanto altro ma mi domando e' l accadico-sumerico che ha posto le basi per la lingua sarda o e' il latino ? dopo di che ognuno e' libero di latinizzare come meglio crede.
. -
entuestu.
User deleted
Il titolo è, come sapete, la iscrizione del nuraghe Aidu Entos di Bortigali, di cui ancora si discute per la sua corretta interpretazione e datazione.
Ed è anche il titolo dato da Dedalonur ad una discussione da lui aperta in altro forum, e la cui lettura mi ha fatto sorgere una curiosità sul termine ‘Sessar’ . Su suo invito ve la espongo.
Sapevo che il termine 'Sessare' esiste in nuorese con significato di cessare o sinonimo, dopo una breve ricerca in rete ho scoperto che la parola ‘Sessar’ è presente sia in spagnolo che in provenzale con lo stesso significato di cessare o sinonimo.
Leggendo sul blog di Pintore ho notato che la discussione sulla interpretazione della iscrizione è accesa, ma non si fa cenno al termine nuorese: Sessare.
Sessar=Toponimo o come dice Sanna , Sessar=Rosso
Non vorrei essere frainteso, non sono un esperto, né ho potuto approfondire la ricerca, non ho la competenza per fare ipotesi sull’origine di questa parola, la mia è solo una curiosità da lettore, che si chiede se sia stata presa in considerazione la interpretazione Sessar=Cessare o sinonimi. O perché non sia stata presa in considerazione.
Sapete qualcosa in merito e/o cosa ne pensate?
Una volta mi pare di aver letto una interpretazione tutta latina della scritta, forse di Attilio Mastino o su un suo libro, che più o meno suonava così: I diritti degli Ilienses sul nuraghe di Sessar. Se fosse corretta la traduzione, in pratica un'affermazione di proprietà lungo la LACANA, Sessar sarebbe un toponimo. La cosa mi lascia perplesso. I toponimi, infatti, sono gli unici termini che resistono ai millenni, e non mi pare che questo toponimo esista in zona. D'altra parte, se realmente fosse un'iscrizione romana non capisco perché su un nuraghe. Quei frafomani avrebbero messo un cippo apposito, come hanno fatto in altre occasioni. Confesso che é un mistero. Ma forse no. Anche la stele di Nora possiede tante traduzioni quanti sono quelli che si sono cimentati a tradurla. Sono convinto che appena tradotta con certezza un'iscrizione ne vedremmo delle belle. Probabilmente si tratta di parole sarde antiche scritte da un sardo.
Salude e trigu. -
Eracle.
User deleted
da me vetro si dice imbidriu, e non vedo somiglianza con vitrus...
bere di dice buffai. -
Dennis seui.
User deleted
CITAZIONE (entuestu @ 7/4/2009, 15:30)in sardegna il nome pibera associato alle nostre specie (in particolare le Natrix) secondo me è dovuto al fatto che assomiglino alle vipere...almeno nella forma della testa.
Sono d'accordo sull'origine del nome, però tieni presente che il nome sardo é PIBERA. Qui, invece, si parla di PIBERE (dalle tue parti PIBIRI) che vuol dire PEPE (dal latino Piper-is). BERE si dice BIBERE, esattamente come in latino, in tutto il nuorese e accetto scommesse. Mi pare che anche in sassarese si usi un termine simile (sempre con la B). Quanto alla storia del latino ormai non rispondo più perché non c'é più sordo di chi non vuol sentire. Ringrazio Bagassedda perchè interpreta sempre le cose alla perfezione.
salude e trigu
Il Nuorese non comprende tutta la Sardegna, però non controbatto perchè non mi ricordo il paese in cui si dice in queso modo (bistu candu non soe seguru non abbettiu).
Mi sembra che ti ha dato un pò fstidio, visto la frase che hai usato, il fatto delle lenti che ho scrito, fino a prova contraria è lei che l'ha detto per la prima volta per il Pittau che aveva le lenti lidie; allora la lingua appartiene ad un determinato popolo a seconda della nostra interpretazione???
Io rimango dell'idea che il sardo si è formato da una vastità di lingue di diversi popoli, attualmente come struttura grammaticale è latina ma in tutte le parlate locali si possono trovare termini non solo sumeri, lidi, francesismi, ma di un sacco di popoli, ma la forma attuale è quella e questa deriva dal fatto che i sardi la adattarono alla loro lingua vista la somiglianza. Tuttavia io dico questo non fermiamoci a fermare che il sardo derivi solo dal latino, ma sforziamoci a trovare anche nei termini che sono simili al latino la vera origine.. -
.
date un'occhiata qui: http://shardanapopolidelmare.forumcommunit...11217636&st=150
Da: "Shardana i Calcolatori del Tempo"
--------------------------------------------------------------------
SARDO SUMERO AKKADIKO ITALIANO-------------------------------------------------------------------------------
Abbai (babai) A.ba(+i) padre
Aburgadorzu A.bur.ga nascondiglio
Agasone Ag.Anshu domatore di cavalli
Aggius agiu (corso d’acqua) Paese, ricco di fonti
Aglientu (della città sacerdotessa) A.li.entu paese
Agughedha agu.kesh.da disco lunare
Aitzu a.izu a stento
Ajaku ajakku ajaccio, ginepro
Ajacciu vedi ajaku città corsa
Akenza a.ke.en.sa forza
Akkodi Akkad ziggurat presso sassari
Aku, Baku aku (apertura nell’argine) valle con torrente
Akorru A.Kur (pienezza) recinto bestiame
Alà a.la (grido di guerra) Alà dei sardi (paese)
Alabe alap+e (toro, dio sole) porto Alabe
Ammai (mamai) ama madre
Anneu anehu (essere stanco) noia
Araku araku essere alto
Aramu Aram cognome
Ardu wardu servo
Armidha (pianta) arme.idu timo selvatico
Arrogu ru.gu (fare a pezzi) pezzo
Arroppu ru.pu (colpo basso) botta
Arzedu-i ar.shedu (appariz. del diavolo) cognome sardo
Atitu Ti.Ti (petto, battersi il…) lamento funebre
Atzara, Azara, Asara A.sar.a (Marduk) cognome
Asara OSiRiDe (Dio egizio) cognome
Atzikidu, azikiru zikiru (Ingiunzione) spavento
Babaloti ba.ba.lu.ti (uomo della vita) insetto, confratello
Babalukku Balukku ferula
Bara bara (santuario) (toponimo connesso) Barraka barag (abitazione) Barakku capanna di frasche
Berkidha er.gidda (lamento lungo) gridare
Batili Bet.El (casa di Dio) ridotto a dispregiat. cencio
Biazzu (B)iazzu (medico) sano
Burtu burtu pozzo, sorgente
Burchi bur.ke, bur.ki (servo.del luogo) paese
Cidraxu kira.dushu (giardino) legnaia
Ciccara dikkaru tazzina
Cirina Cirina Re di Cipro citato da Iliade cognome
Danu Dannu forte, potente, capo
Dillu Tillu (ornamento) ballo sardo in costume
Dotzo duzu (luglio) cognome
Ea E.a (dio dell’acqua) acqua in sassarese
Eka E.ka (del tempio la porta) atrio
Eni En (ginepro) tasso (albero)
Fiskida pish.ki.du (la figlia del buon luogo) la delicata
Fulghesu (bruciatore) bul.gesh (combustione dell’albero) cognome
Ghianu-i (morello) Gi.An (molto scuro) colore del cavallo
Giara (Jara) (stagno laghetto) Jarhu, Jarha altipiano con paludi
Gonario Gunnare Gu.nar (la voce del cantore) nome
Harbia, karva Kar.bi (ramo lungo) ramo, pertica
Idanu Ida.nu (canale) acquitrino
Idas(mes’e idas) Itu (idu) dicembre
Iskiglia Ishkila (ciottolo di fiume) sonaglio, pietre sonore
Istentales Ish.ten.zal (stella splendente) Orione
Istrekare Ish.tir.ku (ramo battere) pestare, battere
Esterzili Ish.tir.sil (del bosco sacro la protezione) paese
Ghirìsi Girish (farfalla) pettirosso
Ithokor (Itzokor) Izu.kur (Il fuoco si eleva) Judike sardo
Kadhozzu Semitico: Qadesh, Qadesh (santuario) sporco, lurido
Karraxu (carrasciu) (catastrofe) Karashu chiasso, confusione
Kadossène Qadesh.enu antico nome d. Sardinia
Kaitza Ka.izi (carne arrosto) macello
Kalagolu (tutto guscio) Kalà.gullu lumaca
Kalledhu Kaleb cagnolino
Kancedha Kan.kesh.da (Porta composta di più parti) cancello
Kannaka (oggetto di pietre) Kanaku collana
Kappai Kappa palmo della mano
Kargèghe Kar.ge.e.ege (muraglia) paese
Karramatzina Kara.mash (la camera della divinazione) cose di poco valore
Karraxu (karrasciu) Karashu (catastrofe) confusione, chiasso
Karroppu (gorroppu) Gur.pu (la breccia della sorgente) gola scavata dall’acqua
Kavanu-a Kak.ban (dardo) roncola
Kea,Cea, Xea, Zhea Ge.A (che trattiene l’acqua) Terreno,coltivab. (umido)
Kedha, xedha, cedha Kesh.da (legare insieme) moltitudine
Kessa Gesh (pianta, legna) lentischio
Kia Ki.a (riva) paese sul mare
Kianu (ghiano) Ki.a.na (nero, notte) morello
Kidhori (gadoni) Ki.dur (sede, dimora) paese
Kinu Ginù (bambino) piccolo, poveretto
Kirra Kirru ciocca
Koga (Kuga) Ku.ga (puro, essere puro, santo) strega
Kokkoi (kokòne, kogòni) Ku.Ku (focaccia cotta al forno) pane della festa
Kongia, Kungia.re Kun.ga (ramo d’albero) chiudere
Koronju Gurun (oggetto rotondo) masso tondeggiante
Kungia Kunga (ramo d’albero) chiusura (con rami)
Korratzu (Insenatura, taglio di mare) Karatè angolo, insenatura
Koskovèri Kus.ku.eri (Tasca di pelle, soldi.servo) avaro
Kràstulu Kar.ash.tul (senza famiglia.unico.figlio) discolo
Kugurra Gur-Gur (dalle corna massicce) forfecchia (insetto)
Kumbessa (kumbessìa) Accadico: Kumm.i.eshsh.i (cella d. tempio) celle di novenari camper
Kulurjones Accad: kurullu.june (festa raccolto) ravioli di pasta di grano
Kunnu Kunnu (tubo di luce) utero
Kukkuru Kur.Kur (monte) cima, Monte
Kuskusone Kush.kush (pelle, buccia, scorza) involucro del grano
Lapòla La.pu.la (Pieno.sorgente.pura) quartiere basso di Cagliari
Lakana Lu.Ka.Na (L’uomo della porta) confine, porta d’accesso
Lippu Lipu (grasso) strato melmoso dell’acqua
Litala (de.litala) Li.tala (Ginepro vasto) cognome (sost. Ginepro)
Loi Lu.i (mago) cognome
Lollòi Lu.lu (Turbato, anormale) sempliciotto
Madau Ma.Da-hu (Terra, regione) appezzamento di terra
Mara Ammar (palude) zona paludosa
Maragaddai Mara.Gada (il servo bagnato) mostro dei pozzi (sacri)
Masèdu Mash.Du (giovane animale mansueto) mansueto
Martzu Martsu (malato, andato a male) formaggio con i vermi
Maskula Mashku (tasca di pelle di toro) tasca interna del costume
Mattukku Mu.Tukku (avere un nome) Cresciuto,farsi un nome
Mazzigare Maziu (spremere pressare) masticare
Mere(il Dio Eshmun, il greco Asclepio) Padrone, Signore signore, padrone
Mereu idem cognome sardo
Momoti Mu.Mu.Ti (Esorcista della vita) l’uomo nero, spauracchio
Mullanu (nero stell., grigio) Mul.An (Stella, splendido) Il manto del bovino
Murdegu Mur.Te.Ku (erba per ingrassare il bestiam) macchia mediterranea
Murku, Murgu Mur.Gu (erba da ingrasso bestiame) sterpo, frasca
Murru Mur (dio del grigio invernale) grigio chiaro
Mustajone Mushda (glorioso, il Dio Enki) spaventapasseri
Mùvara Mu.Bar.Ra (corna aperte, distese) muflone
Matùku Mu.Tuku (avere un nome) fanciullo cresciuto
Nabùi Nabu (Dio) città shardana (Neapolis)
Nauzzu ( paese di Assolo) Na.Uzu (Uomo aruspice delle offerte ) offerta di grano a bambini
Nènniri (offerta al Santo) Nanna-Nannar(dio Sin) germoglio di grano offert.
Nonnoi, Nannai Nun.Na (principe, signore, capo) Nonno, antenato
Nùgoro Nu.Gur (l’immagine della Tholos) Nuoro
Nuradha (lo splend. di Adad) Nur.Adad Nurallao
Nurajodda (La luce degli Odda) Nur.Odda Nurallao antica
Nure Nur.E (sum. e acc. La luce del tempio) Minorca
Nurkara Nur.Karun (La luce del Porto) zona del Sassarese
Nusku Nusku (uccello mangia serpenti) odio, avversione
Oggiano Ugu.Anu (padre.Anu) cognome
Olbia Hal.Bi (una.sorgente) Olbia
Orgìa Ur.Gi.A (La serva che gestisce l’acqua) Dea dell’acqua
Orgiana Ur.Gi.Anu (la serva che… figlia di Anu) maga, fattucchiera
Orrolake Uru.Hul.Ake (Canto di lutto della civetta) canti funebri
Orzoko-rre (Othokor) Ur.Su.Kur (servo di Zu-Sin splendente) nome di Judex sardi
Osana Us.Anu (fondamenta di Anu-Cielo) cognome
Pana, panana (spiriti) Panu (antico) donne morte di parto
Pilikke Pilaku (fuso) libellula
Pisedhu Pish.Ed (Il figlio cresce) bambino
Pittiku (fatto a pezzi, ridotto) Pit.Ku piccolo
Piccioku Pish.Uku (il figlio del popolo) giovanotto
Samatzai Shem.atzai (il capo degli Angeli Caduti) paese
Scema Semitico: Shemà (ascolta! Invocazione) cognome
Sebàda She.Pad (grano,orzo) focaccia
Sebèru, seberare (rompere spezzare) Shebe.Ru scegliere staccare
Sibiola Sibi.Ul (Le sette splendenti=Pleiadi) paese
Simaxis Samash (Utu, il Dio Sole) paese
Senis, Sini, Siniskola Sin (il Dio Luna) paesi
Sindia, Ninnai, Sinora “ “
Serbarìu Sher-Bar (Splendenti-Tempio) “
Serka Serku, serka (Offerta da versare) sputo
Sidhenore Sid.En.Uru (il Dio Sid) Signore
Siddi Sid (il Signore) paese
Simbirizzi Zimbir (la città di Sippar) fiume
Sinnara Sin.a.ar (il Dio Sin Giovane) ovile a Laconi
Sirai (essere alto, grande) Siru monte fortificato
Siris Siris (Dio inventore della birra) paese
Siriana Sher.Ka.Na (La porta del signore, re) cognome
Skanu Ish.Kan.U (pianta afrodisiaca) cognome
Stara Ishtar (Dea) “
Sterili (Esterzili) Ishtar.Til (Bosco, tempio di Ishtar) paese
Istrumpa Ishtar.Pu (colpo di Ishtar… colpo basso) lotta sarda
Stunnu Ish.Tun (albero basso) (O Stone=pietra?) luogo dei Menir di Laconi
Suspu Susbu (prete delle divinazioni) parlare a parabole
Sussa Shu.Us.A (colpire) gragnola di colpi
Tallu Tall (essere vasto, numeroso) gregge
Telepinu Telepinu (Ititta corrisp. a Dumuzi) personaggio delle favole
Turgalu Sur.Gal (canale d’acqua) acquazzone
Tiana Ti.An (abitazione alta, di Anu dio d. Cielo) paese
Tianu Accadico: Te’Anu (macinare, farina) recip. in terrac. impastare
Tolu Tu.Lu (parte opposta la lama del coltello) spalla del coltello
Tonnara, Tonnori Tun.An (Sorgente alta, in Alto) paesi, luoghi
Torpè Tur.Be (Sede, casa, abit. del Signore) paese
Traballa Tar.Dalla (Decisione grande) luogo di Laconi, Lanusei
Tramali Tar.Mah.Li (Decisione grande e gloriosa) buono a niente
Truvedda Tsur.Bu.Ed (Il mormorio della canna sale) flauto di canna
Tula Tul (granaio) semenzaio, terra seminata
Tune, Tuni Tun.E (la sorgente sgorga) sorgente
Urannu Ur.An (la volta di An, del cielo) villaggio
Uras Urash (Dea della Terra) paese
Ussana Ush.An (il fondamento, di An, del cielo) paese
Zandara Zanzara (nome di Marduk) ludibrio, vergogna
Zèpara Ze(Zi).Para (alto,elevato campo) collina sassosa
Zerakku zaraqu (servo d. tempio) servitore
Zèrriu Shiru (grido, lamento) grido
Zidhikka Shidhu.Igà (all’orlo dell’occhio) cispa
Zira, Zironia Zeru - Acc. Zera (seme, germoglio) pene
Ziringòne (cannuccia di legno) Zi.ri.kum lombrico
Zippiri Azupiru (zafferano) rosmarino
Ziu (Tziu) zikru (anziano) persona anziana
Zudha Sud.da (esser lungo) setola
Zurra Mash.Zu.Ra.Ah (animale da maccello) pecora vecchia
Zurru (Tzurru) Tzur (sorgente) cognome
Parte del vocabolario riportato nel libro di leonardo Melis che si ispira a quyello del "Maestro" prof. Sardella
. -
dedalonur9.
User deleted
grandissimo Leo.... in questo elenco.......... hai confermato una mia ipotesi... quanto costa il dizionario di sardella?
hai trovato per caso qualche radice accadica per la parola Antas? In Sardegna è un termine molto importante e frequente...
ed anche della radice delle città sarde? Tar, tat, trs?. -
.
caro stimatissimo Dedalo! Il tuo entusiasmo mi sorprende! A cosa è dovuto?... Al mio dizionario? Si trova nel penultimo libro e arricchisce e completa quello del sardella, ormai introvabile.
- Su ANTAS ti rispondo subito. la parola manca dell'iniziale S (SANTAS) come usa alle volte la Lingua Sarda
ANTAS=SANTAS, SARDAN... come ABBASANTA sta per ABAI.SANTAS (Babai Sardan)
- TAR, TAT, TRS, TSUR, TZUR(RU), TIRO, TARTESSO, TARSO, TARROS, TIRIA, TIRSO..
.