ILI IUR IN NURAC SESSAR

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  1. bagassedda
     
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    CITAZIONE (Dennis seui @ 8/4/2009, 20:34)
    Per Entuestu per far capire che non faccio confusione, ma che le cose che io riporto non me le sono inventate:
    lo storico Strabone cita come abitanti dell'isola i Sassinati, i BAlari, i Parati e gli Acconiti. Quest'ultimo nome mi ricorda il toponimo del luogo dove si trova lo ziqqurat "monte d'Accodi" (correggettemi se sbaglio). Esiste anche un nuraghe completamente distrutto, dove si può leggere su una pietra ILI IUR IN NURAC SESSAR. Il nome di questo nuraghe è Aidu Entos, nella zona di Bortigali. LA traduzione di quest afrase potrebbe essere "la legge degli Iliensi inizia dal nuraghe Sessar". Gli autori del libro sono sell'idea che da quel punto verso Sassari era abitata dal popolo dei Sesseri e sempre da quel nuraghe verso Nuoro era abitata dagli Iliesi. Mentre nella Gallura hanno vissuto i Balari, il nome Bala è di derivazione Ariana e significa "gente forte". Il significato originario di balente era lo stesso, aluni dicono che provenivano dalla Corsica. Probabilmente anche un gruppo di Celti o Galli arrivò a nord dell'isola, per questo persino ai tempi di Dante Alighieri era chiamata Gallura. Questa razza guerriera, orgogliosa e forte, è sempre stata alleata degli Iliesi e dei Barbaricini.

    Naturalmente queste parole non sono frutto della mia immaginazione ma sono tratte dal libro di Giovanni Fadda "Nomi di Paesi e nuraghi della Sardegna in onore di divinità egiziane".
    Salude e trigu e tappu e ortigu!!!!!

    ...fammi capire, quindi la scritta sul nuraghe sarebbe comunque latina...nel senso oltre l'alfabeto latino anche le parole sarebbero latine? Mi spiego meglio: quel IUR lo fai derivare da IUS-IURIS con significato di diritto-legge?

    CITAZIONE (Dennis seui @ 9/4/2009, 00:50)
    Ecco un'altro termine non che non deriva dal latino,ma dall'egiziano " Ancu".
    Nei geroglifici egiziani troviamo spesso il simbolo Ankh,quest'ultimo è chiaramente un simbolo sacro.
    Gli Egiziani lo mettevano o all'inizio o alla fine di una frase,per dare più potere a quello che dicevano,o scrivevano.
    In alcuni geroglifici la dea Iside porge al faraone il simbolo Ankh all'altezza del sovrano,il suo significatoè,che gli sta dando istruzioni su un particolare tipo di respirazione per portarlo ad un elevato stato di coscenza.
    Anche in Sardinia ancora oggi in varie zone dell'isola ,quando si lancia una maledizione o una benidizione per dare più solenità alla frase si dice:Ancu che molte volte quando si è arrabiati esce proprio il parola Anch mezzo mangiata "Ancu ti calet un'arraiu-arragliu e tronu" che ti scenda un fulmine di tuono

    ...vedi che non litighiamo sempre...questa considerazione mi sembra molto interessante... :-)
     
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68 replies since 4/4/2009, 18:09   3508 views
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