LA THARROS SOMMERSA

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  1. antonio crasto
     
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    Shar parlava della Torre relativamente moderna della spiaggia del poetto, verso il margine rosso.
    Comunque il discorso non cambia. Tutto il litorale ha subito l'erosione del mare a causa delle trasformazioni al fondale apportate dall'uomo dopo la guerra. La villa a S. Andrea era molto probabilmente più lontana dalla costa e l'acqua dei pozzi era potabile.
    Da notizie su internet sembra che il livello del mare si sia alzato nell'ultimo secolo solamente di circa 10 cm.
     
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    CITAZIONE (antonio crasto @ 27/1/2009, 14:59)
    Shar parlava della Torre relativamente moderna della spiaggia del poetto, verso il margine rosso.
    Comunque il discorso non cambia. Tutto il litorale ha subito l'erosione del mare a causa delle trasformazioni al fondale apportate dall'uomo dopo la guerra. La villa a S. Andrea era molto probabilmente più lontana dalla costa e l'acqua dei pozzi era potabile.
    Da notizie su internet sembra che il livello del mare si sia alzato nell'ultimo secolo solamente di circa 10 cm.

    Appunto. in epoca romana DOVEVA per forza essere molto lontana dal mare. Altrimenti i pozzi sarebbero stati inservibili. ^_^
     
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  3. Eracle
     
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    Non vedo come il fatto che negli ultimi cento anni si sia alzato di 10 cm possa smentire quello detto da Leo, assolutamente non c'è nessun nesso, si sta parlando di più di 3 mila anni fa, e a parte quello anche se si trattasse di sprofondamento, se si verificò in quella data non è comunque la prova che la città già esisteva?
     
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  4. antonio crasto
     
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    CITAZIONE (antonio crasto @ 27/1/2009, 10:12)
    La parte sommersa è del tipo ciclopico?
    Se sott’acqua ci sono reperti fenici, punici o romani (come a Nora) l’innalzamento del mare o l’abbassamento della costa deve essere posteriore all’VIII secolo a.C.

    I reperti ciclopici sono stati datati? Se no si possono fare solo ipotesi.
    Se possono essere nuragici potrebbero essere posteriori al 1180 a.C. e se si trovano sotto uno strato punico possiamo solamente dire che sono precedenti all’invasione cartaginese.
    Qualcuno può inserire le argomentazioni di Carta Raspi?
    La deglaciazione è avallata da studi scientifici o è ipotizzata? Di quanti metri si sarebbe sollevato il mare?
    ...

    In merito al sito di Tharros riporto da “Sardegna” del Touring Club, pag. 260

    «[…] La città di Thattos (nome di incerta etimologia trascrizione greca di un nome fenicio e protosardo) fu fondata dai Fenici, presso un preesistente abitato nuragico., dopo il sec. X a.C. […]. Dopo il periodo bizantino e durante l’epoca giudicale, nel 1070, secondo una notizia non controllabile, sarebbe stata abbandonata dal Giudice Onroco, più probabilmente, dalla Giudicessa Nibata, insieme con il clero e con il popolo, forse per l’impossibilità di resistere alle incursioni dei pirati saraceni o forse per qualche fenomeno tellurico che aveva fatto inabissare le opere portuali. […].»

    L’esistenza di un sito pre fenicio è appurata e non nascosta. Io vorrei sapere se i reperti di questo periodo sono solamente su terra o anche in mare e se i reperti di questo periodo pre fenicio sono stati datati.
    Senza queste risposte scientifiche si possono solamente fare delle ipotesi e fanta-archeologia.

    Ammesso e non concesso che nel 1300 a.C. ci sia stato un innalzamento del livello del mare, se il sito pre fenicio si trova su terra, non abbiamo dimostrato la sua esistenza prima dell’eventuale innalzamento del mare.
     
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    CITAZIONE (dedalonur9 @ 27/1/2009, 11:58)
    CITAZIONE
    Qualcuno può inserire le argomentazioni di Carta Raspi?

    avevo gia fatto la medesima richiesta tempo fa...ma purtroppo....non è stata esaudita <_<

    Ricordo più o meno questo del Carta Raspi, nel caso posso fare qualche rierca a casa.... nei prossimi giorni.

    ll Carta Raspi, criticava la superficialità con cui molti archeologi e storici, sostenevano che i porti delle città Sarde(per lui Shardana.... Nora,Tarros , Solki ecc.) fossero stati sommersi dall' acqua come altre città dalla sabbia e terra, in seguito a grandi movimenti tellurici, senza peraltro indicare quando sarebbero avvenuti.
    Era sua opinione, che soltanto un maremoto/terremoto che avesse colpito tutta la Sardegna da un capo all' altro avrebbe potuto causare questa situazione, cataclisma che riteneva inverosimile allora. Sosteneva invece, che i porti delle città sarde avessero subito la sorte toccata a quasi tutti gli altri costruiti quando il mare era all' incirca a 2,5 metri sotto l' attuale livello. Secondo rilevamenti eseguiti in vari punti del Mediterraneo(Creta,Egitto,Tunisia) ,si evincerebbe che il livello era cresciuto in precedenza molto lentamente, per poi aumentare repentinamente verso la fine dell ' età del bronzo, sommergendo quidi quasi tutti i porti.
    Dopo questa brusca elevazione(in epoca storica ) il Mediterraneo non avrebbe più avuto aumenti significativi.
    Conseguenze di questa "ingressione" marina sarebbero che questi porti, costruiti attorno alla metà del secondo millennio a.C. ,erano già sommersi attorno all ' anno 1000 a.C.
    Il Carta raspi,sottolinea comunque che questa sciagura , non poteva aver avuto immediate ripercussioni sull' attività marinaresca, essendo possibile supplire con altri approdi anche se provvisori. Stupisce però che non si fosse proveduto a nuove gettate e al ripristino delle banchine che non doveva costituire un problema particolare: non si capiscono quindi le ragioni della "non-ricostruzione" mentre è evidente che in quegl' anni inizia il lento e progressivo declino della marineria Sarda.....

    Salute
    :salute:
     
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  6. antonio crasto
     
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    Grazie Elsa!

    Così incominciamo a ragionare.
    I Carta Raspi parte da rilevamento nel Mediterraneo, che testimonierebbero un innalzamento repentino di circa 2,5 metri.
    Sulla base di questi dati, egli ipotizza che alcuni porti, oggi sommersi, della costa sud-orientale fossero stati costruiti da una civiltà pre fenicia vissuta prima degli ultimi secoli del secondo millennio a.C. e siano stati quindi sommersi dal brusco innalzamento dei mari.
    E’ sicuro però che le città ebbero una vita florida anche con i Fenici, i Punici e i Romani. Il fatto che i porti non siano stati ristrutturati con un’elevazione delle banchine mette fortemente in dubbio l’ipotesi di Carta Raspi.

    A parte ciò il brusco innalzamento di circa 2,5 non può essere causato dallo scioglimento dei ghiacci polari per semplice cambiamento climatico. Esso deve essere frutto di una catastrofe e un massiccio e rapido travaso di ghiacci negli oceani. Questo evento non può essere dunque limitato al Mediterraneo.
    Ebbene i rilevamenti effettuati in tutti i mari forniscono un andamento diametralmente opposto. I mari sarebbero stati più alti di qualche metro fino agli inizi del 2° millennio a.C. e quindi si sarebbero portati lentamente al livello attuale.

    A conforto di ciò inserisco un grafico dell’archeologo americano Zarins, relativo al livello medio del mare nel Golfo Persico.

    image
     
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  7. stramaioni
     
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    scusate ma se il mare si e' innalzato di cm 10 in un secolo , in trenta di secoli e' possibile che costantemente si sia alzato di 10 cm al secolo ? e quindi attendibilissima la versione catastrofista shardanica o sbaglio.
    Su tharros naturalmente.

     
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  8. Eracle
     
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    Non credo che l'innalzamento dei mari sia una cosa lenta e costante.
    Comunque sia se arrivarono i fenici e trovarono i porti già sommersi che ci facevano la?
     
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    LA TUA è una battuta vero? :rolleyes:

    CITAZIONE (dedalonur9 @ 27/1/2009, 10:09)
    CITAZIONE
    Per tornare momentaneamente a Tharros. Qui si ha una sovrapposizione di reperti fenici, punici e romani, tutti databili al 1° millennio a.C. Tutto ciò che è sommerso è dunque posteriore all'VIII secolo a.C.
    Quale sarebbero le prove archeologiche di reperti precedenti il 1300 a.C.?

    non è insolito, che nel luogo nel qualesorgevanoi giganti di monte Prama, e che forse va considerato uno dei fulcri della civiltà sarda, nel mare non si sia ancora trovato un solo coccio di matrice sarda?

    come spiegarsi questo fatto?

     
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    riprendo la discussione pregando ANTONIO di cambiare atteggiamento e di evitare di riportare SEMPRE espressioni del tipo FANTARCHEOLOGIA E di NEGARE CONTINUAMENTE le teorie di veri e propri capolavori di emineti studiosi come il CARTA RASPI e MARIO PINCHERLE . Per chiarire meglio: ognuno ha il diritto di contestare le opinioni altrui, ma questo atteggiamento di NEGAZIONE continua anche davanti a prove e documenti comincia a irrittarmi... :huh: ..per carità tu puoi anche continuare così... ma anch'io allora cambio atteggiamento e metodo... prendendo atto che il tuo non è un dialogare ma solo un NEGARE ... atteggiamento che conosco bene in altri forum ben identificati.
    negare che la tesi del CARTA RASPI abbia fondamento di scientificità, solo perchè egli osò proporre la tesi SHARDANA=SARDI è cosa che non accetto. parlare poi di FANTARCHEOLOGIA mi fa addirittura imbestialire... ricordo ad ANTONIO che la tesi dell sollevamento del mare e della SOMMERSIONE DELLE CITTA SARDE è sostenuta anche da eminenti ARCHEOBUONI CONTINENTALI, quali il SABATINO MOSCATI, il quale riporta addirittura una mappa di Nora sommersa per circa i tre quarti della superficie... Allora il MOSCATI magari a te va bene?
    scusate questo sfogo, ma l'attenggiamento alla SPARANJA mi fa tornare alla mente guai che il forum ha passato di recente. Quindi, se uno ha un'idea da difendere contraria alle teorie correnti in questo forum, le porti tranquillamente... ma NEGARE apriori ogni documentazione e citazione portata, oltre che irritare NON PORTA CHE ALLA CHIUSURA DEL TOPIC... :wacko:
    Quindi: se si portano citazioni e documenti... per cortesia, contare fno a ... cento prima di dire è FANTARCHEOLOGIA... parola purtroppo usata e abusata da una categoria che non mi è troppoo simpatica...
    KUM SALUDE! :vandal:
     
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  11. dedalonur9
     
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    CITAZIONE
    Il fatto che i porti non siano stati ristrutturati con un’elevazione delle banchine mette fortemente in dubbio l’ipotesi di Carta Raspi.

    Tharros come è stato detto, era in origine un villaggio sardo. Lo testimonia il villaggio citato. L'archeologia afferma che poi ad un certo punto il villaggio venne abbandonato. Ho chiesto quale fosse la data di questo abbandono a Sparanja e mi rispose 1200 a.C.;

    Quindi se ci fi un innalzamento o un bradisismo capace di distruggere le opere opertuali del villaggio, allora è chiaro il motivo per cui non venne ricostruito. In quel periodo Tharros pare fosse disabitata.
    Verrà ripopolata pare, solo nel 900 a.C. questo dice la scienza ufficiale. A me pare un po assurda, visto che in alcune tombe "fenice" son stati trovati corredi sardi, e che l'archeologia talvolta ammetta che i sardi presero parte alla fondazione di Tharros.

    Lo stesso nome della città indica la presenza sarda. Se fosse stato un sito esclusivamente fenicio avrebbe avuto un nome fenicio. Ricordo che molti sardi si facevan seppellire senza corredo quindi l'archeologia non può stabilire quanti sardi in origine abitassero a Tharros.
    La presenza del Tofet viene presentata come la prova principale che Tharros come città fenicia esistesse gia dall'VIII sec. a.C. ;

    Vorrei sapere se il tophet per le città fenice è davvero da considerarsi un "monumento" urbano, o semplicemente indice di una presenza fenicia. Ad Ugarit ad un certo comparvero i fenici che edificarono dei templi a dagon e ad Astarte. Ma Ugarit non mi pare che sia considerata una città fenicia. ma una città nella quale fu profonda l'influenza fenicia (così ho letto).

    Riguardo poi al "porto nuragico-shardana" sommerso, mi limiterei ad osservare 2 cose:
    1) Mi pare che secondo Pisu, i porti ante-1200 a.C. consistessero in baie, segnalati da delle torri. Queste erano le opere portuali sarde. Per bitte usavano delle rocce modellate appositamente. Anche il porto naturale di Cala del Vino è sommerso.
    2) Riguardo al fattoc he non si siano trovati repersti sardi in fondo al mare non volevo fare affatto una battuta. Io sono più che convinto che i sardi navigassero, quindi mi suona strano che non ci siano. Se notate neppure una volta l'archeologia sarda ha citato di questi rinvenimenti.

    X Antonio,
    faccio osservare che occorrerebbe cercare anche l'opinione di altri studiosi, non sempre i geologhi son concordi, anche la geologia è una scienza umana.
     
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    una foto degli scavi di Tharros negli anni -50... prima che fossero ricoperti e nascosti da tettoie e altro si vedono affiorare i MURI che di fenicio hanno niente e tantomeno di cartaginese o romano... a voi le deduzioni...
    Spero non salti fuori un spiegazione dle tipo "scaraboide egittizante dis tile hyksos" :D
    Da: "Shardan i Popoli del Mare"

    [IMG]image[/IMG]
     
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  13. antonio crasto
     
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    In ambiente scientifico non esistono dogmi né studiosi intoccabili.
    Questo fatto mi sembra accettatato anche dalla maggior parte degli utenti del forum. Si contestano gli archeologi sardi e molte delle ipotesi fatte sulla storia della Sardegna.
    Non vedo perché dunque ti devi alterare si viene negata la validità di qualche ipotesi di Carta Raspi o di Pincherle.
    Per quanto riguarda l’eventuale innalzamento dei mari intorno al 1300 a.C. non mi sembra sufficiente affermare che esistono a Tharros reperti pre fenici e che l’affermazione è di Carta Raspi o di Moscati.
    Per evitare confusione sarebbe sempre meglio riportare il testo degli studiosi citati e riferire le loro motivazioni.
    Moscati riporta la mappa della parte sommersa di Nora, ma queste rovine sono chiaramente romane per cui molto posteriori alla fine del 2° millennio a.C.

    Ho ripensato a quanto asserisce Carta Raspi, ai rilevamenti nel Mediterraneo (Creta, Egitto e Tunisia) che attesterebbero un sollevamento di circa 2,5 m. nella seconda metà del 2° millennio a.C.
    Carta Raspi ipotizza in sostanza una deglaciazione improvvisa dovuta quasi sicuramente a una catastrofe.
    Gli studi recenti ci parlano invece di diminuzione del livello medio del mare in quel periodo a dimostrazione di un recupero della glaciazione e un aumento dei ghiacci polari.

    C’è evidentemente qualcosa che non torna.
    I ricercatori, cui Carta Raspi fa riferimento, non avevano forse considerato che il sollevamento dei mari aveva portato le acque a un livello più alto dell’attuale, per cui la testimonianza di acqua a 2,5 m. sul livello del mare non era una prova di una nuova deglaceazione, ma la traccia del livello raggiunto dopo la fine dell’era glaciale.
    C’è ancora da considerare che grosso modo nello stesso periodo (seconda metà del 2° millennio a.C.) si verificarono nel Mediterranea due catastrofi immani. Gli scienziati ci parlano della caduta in mare di una parte dell’Etna e conseguenti tsunami verso sud e sud-est, ma anche dell’esplosione del vulcano dell’isola di Thera, nelle Cicladi, con altrettanti violenti tsunami nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale.
    Non c’è quindi da stupirsi se a Creta e sulla costa meridionale del Mediterraneo sono state trovate tracce di mare a quote superiori al livello attuale.
     
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  14. dedalonur9
     
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    CITAZIONE
    Gli scienziati ci parlano della caduta in mare di una parte dell’Etna e conseguenti tsunami verso sud e sud-est, ma anche dell’esplosione del vulcano dell’isola di Thera, nelle Cicladi, con altrettanti violenti tsunami nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale.

    questi eventi avrebbero potuto avere un qualche effetto in Sardegna?
     
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    Non vedo perché dunque ti devi alterare si viene negata la validità di qualche ipotesi di Carta Raspi o di Pincherle.
    la risposta è proprio nel tuo post e nelle tue affermazioni nonostante la foto postata prprio ora... chiudere gli occhi davanti alle prove visive è lo stesso che ignorare le prove adotte da Raspi e Moscati... infatti continui iperterrito: <<per quanto riguarda l’eventuale innalzamento dei mari intorno al 1300 a.C. non mi sembra sufficiente affermare che esistono a Tharros reperti pre fenici e che l’affermazione è di Carta Raspi o di Moscati.>>...
    Tipico... :huh:
     
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55 replies since 26/1/2009, 19:21   2846 views
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