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vivamishapt.
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Questo SCRITTO sembra essere la prova inequivocabile.... come sempre ci tieni sulle spine, eh??? 
PS:Dedalo, non si vede più il tuo avatar... -
stramaioni.
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CITAZIONE (shardanaleo @ 29/1/2010, 17:12)mi spiace per loro ma sarà faticza sprecata, perchè i FENICIOMANI e i Fenici così detti hanno le ore contate... forse i giorni ... al massimo MESI (Tre, non di più). perchè ieri, nonostante il tempo infame e il territorio fangoso e pericoloso, abbiamo finalmente verificato che quanto fotografato con il nostro ULTRALEGGERO (di un maico che mi fece conoscere il MONUMENTO)... è in effetti QUANTO SOPETTAVAMO CHE FOSSE: l'ultimo tassello per pubblicare gli atti, anzi L'ATTO FINALE entro questa primavera... il tutto collegato a un'iscrizione che il nostro Gigi Sanna ci ha gentilenete tradotto (Un capitolo del libro sarà a firma sua).
LE TRE scoperte, unite a una non meno importante in territorio KURDO metteranno la parola FINE alle falsità e agli equivoci raccontati fin'ora da FENICIOMANI E ARCHEOBUONI. E darà la conferma definititva dell'appartenenza del popolo sardo al glorioso popolo SHARDANA....
Potremmo pretendere che venga ristabilito il giusto merito nei libri scolastici o ci fermeremmo ad accontentarci di un " ma si avevate ragione".
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ARRUIASA DE GHENTIANA.
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https://www.blogger.com/comment.g?blogID=1...518381311328106
Dal prof. Massimo Pittau
IN RISPOSTA A PHOENIX
io ho fiducia nell’archeologia come scienza umanistica e faccio di tutto per tenermi aggiornato su quanto scrivono gli archeologi sulla Sardegna antica. Soltanto mi lamento che essi non facciano altrettanto, ossia non leggano quanto noi linguisti scriviamo sulla lingua dei Proto/Paleosardi.
Un solo rimprovero faccio non a tutti gli archeologi della Sardegna antica, ma almeno ad alcuni: con grande stupore – ed anche scandalo – io constato che alcuni di loro confondono i Fenici coi Punici o Cartaginesi. I Punici o Cartaginesi – pur essendo di lontana origine e lingua fenicia - abitavano nell’Africa settentrionale, proprio di fronte e a due passi dalla Sardegna e la loro presenza soprattutto nel Meridione dell’Isola è inconfutabile: i numerosi e chiarissimi reperti di Cagliari, Nora, Sulcis, Monte Sirai, Tharros ecc. caverebbe gli occhi perfino ai ciechi che elevassero dubbi in proposito.
Invece i veri od originari Fenici abitavano nel lontanissimo Libano, a circa 4.000 chilometri dalla Sardegna; ragione per cui la loro presenza nell’Isola va grandemente ridimensionata e soprattuto va dimostrata con reperti archeologici e possibilmente linguistici veramente certi. Il trovare in un sito sardo un vaso sicuramente “fenicio” dimostra molto poco, perché quel vaso può essere stato importato nell’Isola dagli stessi Nuragici. Questi infatti navigavano anche nel bacino orientale del Mediterraneo, seguendo appunto quella «Rotta Transmediterranea» che ho su citato.
Ed allora concludo, egregio Phoenix: io non ho alcun dubbio circa la massiccia e lunga presenza dei Punici/Cartaginesi a Cagliari, mentre attendo che mi si dimostri in maniera certa anche la presenza dei loro antici progenitori, i Fenici del Libano.
Però, quand’anche si dimostrasse la sicura presenza dei Fenici nel sito di Cagliari, insisto nel dire che è inverosimile ritenere che prima di loro non vi avessero impiantato un importante stanziamento i padroni di casa, cioè i Protosardi, i Nuragici e perfino i Prenuragici. I più antichi reperti archeologici rinvenuti a Cagliari, a Sant’Elia, a San Bartolomeo a San Michele, parlano chiaramente a favore di questa tesi.. -
SaCraba.
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Parco archeologico dei Fenici: il progetto ha avuto il finanziamento
Venerdì 12 marzo 2010
on decreto interministeriale del 30 dicembre 2009 il Parco archeologico del golfo dei fenici Phoinix è stato inserito nell'ambito dei progetti ammessi a finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività culturali attraverso la società per azioni Arcus. Si tratta di un avvenimento che apre importanti scenari nel settore della cultura non soltanto per la città ma per un vasto territorio che si estende ben oltre i confini provinciali.
La società Arcus ritiene inoltre che, data la particolare natura del progetto, lo stesso potrebbe rientrare in un programma sperimentale di gestione e valorizzazione dei Parchi Archeologici. Un fatto di importanza certamente non secondaria se si considera che per questo tipo di programma è stata istituita (con decreto ministeriale del 20 gennaio 2010) una apposita e qualificatissima commissione la cui presidenza è stata affidata alla professoressa Francesca Ghedini dell'università degli studi di Padova. La stessa commissione risulta inoltre composta dal direttore generale per i Beni archeologici De Caro, dal direttore generale per la Valorizzazione Resca e dal direttore generale di Arcus Pietrabissa.
Si tratta di una scommessa che non riguarda soltanto gli aspetti culturali che hanno indotto alla costituzione del parco, ma investe interessi più ampi da cui si auspica una ricaduta per la valorizzazione del territorio anche sotto l'aspetto turistico, ambientale e occupazionale da cui si attende concreto sviluppo economico.
L'istituendo Parco Archeologico del Golfo dei Fenici sarà illustrato mercoledì alle 11 nella sede del Consiglio Provinciale in via Enrico Carboni. Ai lavori interverranno i presidenti delle Province di Oristano e del Medio Campidano, con i Sindaci dei Comuni rivieraschi del Golfo dei Fenici, il soprintendente per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano e il rettore dell'Università di Sassari. ( e. f. )
http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24...rticolo=2439875. -
.CITAZIONE (SaCraba @ 12/3/2010, 18:37)Parco archeologico dei Fenici: il progetto ha avuto il finanziamento
Venerdì 12 marzo 2010
on decreto interministeriale del 30 dicembre 2009 il Parco archeologico del golfo dei fenici Phoinix è stato inserito nell'ambito dei progetti ammessi a finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività culturali attraverso la società per azioni Arcus. Si tratta di un avvenimento che apre importanti scenari nel settore della cultura non soltanto per la città ma per un vasto territorio che si estende ben oltre i confini provinciali.
La società Arcus ritiene inoltre che, data la particolare natura del progetto, lo stesso potrebbe rientrare in un programma sperimentale di gestione e valorizzazione dei Parchi Archeologici. Un fatto di importanza certamente non secondaria se si considera che per questo tipo di programma è stata istituita (con decreto ministeriale del 20 gennaio 2010) una apposita e qualificatissima commissione la cui presidenza è stata affidata alla professoressa Francesca Ghedini dell'università degli studi di Padova. La stessa commissione risulta inoltre composta dal direttore generale per i Beni archeologici De Caro, dal direttore generale per la Valorizzazione Resca e dal direttore generale di Arcus Pietrabissa.
Si tratta di una scommessa che non riguarda soltanto gli aspetti culturali che hanno indotto alla costituzione del parco, ma investe interessi più ampi da cui si auspica una ricaduta per la valorizzazione del territorio anche sotto l'aspetto turistico, ambientale e occupazionale da cui si attende concreto sviluppo economico.
L'istituendo Parco Archeologico del Golfo dei Fenici sarà illustrato mercoledì alle 11 nella sede del Consiglio Provinciale in via Enrico Carboni. Ai lavori interverranno i presidenti delle Province di Oristano e del Medio Campidano, con i Sindaci dei Comuni rivieraschi del Golfo dei Fenici, il soprintendente per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano e il rettore dell'Università di Sassari. ( e. f. )
http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24...rticolo=2439875
ma questi nomi????
...
IL GOLFO DEI FENICI????
ANCORA???? 
Bene! Il 10/aprile vorrà dire che Leonardo si INFERVORERA' durante la conferenza e sparerà bordate con tro questi signori che volgiono CANCELLARE Un nome di un GOLFO che si chiama così (di ORISTANO) DA SECOLI!
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ARRUIASA DE GHENTIANA.
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FRITTURA DI MUSEI 
Mario Resca, ex general manager della più celebre e discussa catena mondiale di Fast Food, è stato nominato dal ministro Bondi direttore della rete museale statale. In Sardegna Resca avrà potere non sui musei civici, a competenza regionale, ma su quelli nazionali: l’Archeologico di Cagliari, il Museo Sanna di Sassari, l’Antiquarium Turritano di Porto Torres e il Compendio Garibaldino di Caprera. Cari colleghi archeologi e storici dell’arte che dirigete questi musei, tanti auguri: sarete comandati da un esperto in discutibili grigliate e fritture nonché direttore del Casino’ di Campione d’Italia. Siccome avrà la possibilità di prestare il nostro patrimonio museale quando, come e a chi vuole, e il suo modello è mercantile, attenzione ai bronzetti nuragici, agli ori fenici, domani alle statue di Monti Prama, o alle mutande di Garibaldi: per fare cassa saranno irresistibili all’occhio di un esperto in fiches e croupiers.
Vi è una subordinazione nazionale della tutela a supposti criteri di efficienza e mercato che non vorremmo percepire in una Regione Sardegna che pure ha, finalmente, cercato di fare sistema nella serie composita dei nostri musei civici. I gruppi di gestione delle aree archeologiche e dei musei hanno colto questo pericolo in alcune subalternità a logiche estetizzanti, efficientistiche e di mercato nell’azione regionale e nello stesso Piano triennale per i beni culturali. Un conto è curare la professionalità degli addetti migliorandole con aggiornamenti di tipo manageriale, aperti al mondo, un conto è inserire corpi esterni che rispondono a esigenze lontane dalla tutela e da una corretta valorizzazione, svuotando competenze e lavoro di chi opera nel settore. Certo non si respira molta soddisfazione per i corsi ‘Parnaso’ promossi dalla Regione Autonoma, e comunque non sarei lieto di Resca neppure come docente di un corso di formazione per addetti museali.
Un supermanager esperto di hamburger a capo della rete museale italiana ci sta come i cavoli a merenda. Ma non vorremmo neppure, per quelli sardi, un manager di panadine o un azzimato dirigente di qualche potente fondazione continentale.
www.manifestosardo.org/?p=1040. -
ARRUIASA DE GHENTIANA.
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http://www.provincia.or.it/index.php?optio...2909&Itemid=548
Al via il Parco Archeologico del Golfo dei Fenici Phoinix
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PhoinixCon Decreto Interministeriale del 30 dicembre 2009 il PARCO ARCHEOLOGICO DEL GOLFO DEI FENICI PHOINIX è stato inserito nell'ambito dei progetti ammessi a finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività culturali attraverso l'ARCUS SpA. La Società ARCUS ritiene, inoltre, che data la natura del progetto in epigrafe, lo stesso potrebbe rientrare in un programma sperimentale di gestione e valorizzazione dei Parchi Archeologici per il quale è stata istituita con Decreto Ministeriale del 20 gennaio 2010 una Commissione composta dalla Professoressa Francesca Ghedini dell'Università di Padova (presidente), dal Direttore Generale per i Beni Archeologici De Caro, dal Direttore Generale per la Valorizzazione Resca e dal Direttore Generale di Arcus Pietrabissa.
I Presidenti della Province di Oristano e del Medio Campidano, con i Sindaci dei Comuni rivieraschi del Golfo dei Fenici, il Soprintendente per I Beni Archeologici di Cagliari e Oristano e il Rettore dell' Università di Sassari illustreranno alla Stampa l'istituendo Parco Archeologico del Golfo dei Fenici in Oristano, nella sede del Consiglio Provinciale in via Enrico Carboni, il giorno mercoledì 17 Marzo 2010, alle ore 11
http://www.provincia.or.it/index.php?optio...2944&Itemid=548
Il Progetto Phoinix per la istituzione del Parco Archeologico dei Fenici trova una sostanziale unità, sulla quale convergono i presidenti delle Province di Oristano, Pasquale Onida, che ha ospitato l'incontro, Fulvio Tocco del Medio Campidano e, con loro, i sindacì di Guspini, Arbus, Arcidano, Santa Giusta, Cabras e Oristano. lI sistema degli Enti locali, come ha ricordato Raimondo Zucca, dovrà costituire un comitato tecnico-operativo mentre le Università di Cagliari e Sassari e la Soprintendenza Archeologica dovranno, a loro volta, procedere alla istituzione di un comitato scientifico per rimodulare il progetto originario sino a definirne anche gli aspetti della gestione.
Fondamentale che anche la Giunta Regionale adotti un atto di riconoscimento del Parco Archeologico dei Fenici ai sensi della legge regionale 14 del 2006. Phoinix ha ottenuto un primo finanziamento di 800 mila euro attraverso la ARCUS spa attribuito dal Ministero per i Beni Culturali in attuazione degli interventi per la tutela dei beni culturali da spalmare nel triennio 2010-2012. All'incontro hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni, delle due Università sarde e della Soprintendenza Archeologica.
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dedalonur9.
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siamo irrimediabilmente degli sconfitti? . -
stramaioni.
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Ma allora vogliono la guerra QUESTI !!!
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shardar.
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ma che avete sentito a vidiolina che hanno detto riguardo al golfo dei fenici??? hanno detto di tutto forche' dei SHARDANA!!!! E' una vergogna!!! di leo non lo hanno nemmeno parlato!! arroganti e pieni di se'. . -
ARRUIASA DE GHENTIANA.
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CITAZIONE (dedalonur9 @ 24/3/2010, 13:42)siamo irrimediabilmente degli sconfitti?
quando potere politico e interessi personali si coalizzano è dura.
come scardinare concetti ormai acquisiti come certezze storiche?
non vengono nemmeno scalfite dai nuovi dati e da nuove interpretazioni....E DAI NUMERI!!!
E' UNA SCONFITTA PER TUTTI NOI SARDI
ANCHE PER QUELLI CHE QUESTO PROGETTO DIFENDONO
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stramaioni.
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sara' persa la battaglia ma non la guerra mai mollare !!!!
Dov'e' lo spirito shardana.
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mah... ho i miei bei dubbi.... . -
BalvaNur.
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Golfo dei Fenici: L’intervento di iRS
Oristano, 24 Marzo 2010
iRS Aristanis reputa disastrose le politiche storico-culturali portate avanti da questa giunta provinciale nonostante essa spenda i soldi dei contribuenti per autopromuoversi a pieni voti su giornali e TV.
L’ultima iniziativa degna della peggior propaganda elettorale all’italiana l’abbiamo potuta apprezzare nel progetto “Golfo dei Fenici” presentato presso la sede della Provincia di Oristano lo scorso 17 marzo.
Il progetto in questione sarà gestito dalla Arcus S.p.A. braccio operativo del Ministero dei beni Culturali, società per azioni fondata dal governo Berlusconi nel 2004 e diventata un vero e proprio carrozzone politico per creare clientele, grazie alla distribuzione a pioggia di milioni di euro, che non troveranno alcuna concretezza in quanto slegati da una strategia di crescita socio-economica.
Già in passato iRS Aristanis si era espressa in modo negativo nei confronti di questa operazione, e la bufera di polemiche che nel silenzio oristanese ha investito la Arcus S.p.A. a seguito di un articolo di Carmelo Lopapa apparso qualche giorno fa sul quotidiano italiano La Repubblica non fa che confermare le nostre preoccupazioni. Insomma lo scenario è chiaro, una società creata ad uso e consumo dei partiti di governo per accrescerne il consenso.
Ora la giunta Onida potrà fregiarsi del grande merito di avere avuto da tale istituto, esempio di trasparenza e lungimiranza, un acconto irrisorio per un progetto inutile per la nostra società, già morto prima ancora di nascere, ma l’importante era annunciarlo!
Con tutto rispetto per l’approfondimento della presenza fenicia in Sardegna, non riusciamo a capire il motivo per cui non si dedichino altrettanti sforzi per la valorizzazione delle fasi storiche che ebbero la loro genesi direttamente nella nostra isola.
Infatti, un colpevole immobilismo pervade la valorizzazione dell’archeologia nuragica, totalmente abbandonata a se stessa, lo stesso vale per lo studio e divulgazione della gloriosa Storia Giudicale.
E’ giusto che i nostri figli crescano in un territorio che sentiranno chiamare il golfo dei Fenici? Perché non lo si potrebbe intitolare ai Giganti di Monti Prama? Perché non a Ugone III?
iRS Aristanis ritiene che questo atteggiamento nei confronti della nostra storia sia un mezzo per soffocare qualsiasi velleità di coscienza del popolo sardo e alienarne le menti, ricordiamoci che un popolo senza storia non ha la capacità di scegliere il proprio futuro e diventa facilmente influenzabile da una classe dirigente dedita solo all’auto-perpetuazione.
Ufìtziu de Imprenta iRS Aristanis
Ufficio stampa iRS Aristanis
http://www.irsonline.net/2010/03/golfo-dei...ervento-di-irs/. -
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ho piacere che anche i Partiti indipendentisti si occupino di questa faccenda... 
Il 10/aprile prossimo a Oristano questo proggetto di cambio del nome del golfo subirà un colpo di quelli che toglieranno ogni giustificazione e strumentazione storica del proggetto stesso. Già una volta ci occuppammo in questo forum del fattaccio raccogliendo 200 firme in una sola notte. Firme che sarebbero diventate MIGLIAIA in poco tempo se qualcuno non avesse strumentalizzato l'iniziativa accusando Leonardo Melis di NON volere IL PARCO. La cosa finì con una dichiarazione di Melis a RADIO CUORE di Oristano e una conferenza in cui erano presenti diversi amministratori comunali, provinciali e regionali. Melis si rivolse a loro dicendo che si stavano addossando una grave responsabilità storica accettando questo cambiamento di NOME DEL GOLFO.
Adesso ci risiamo. Allora ben vengano iniziative anche politiche su questo. Anche se noi non facciamo più politica da tempo e tantomeno nel forum.
M IL GOLFO DEI FENICI non passerà. Che facciano il PARCO DEI FENICI non importa. MA IL GLFO NO! IL GOLFO rimane con il suo nome che ha un SIGNIFICATO.
I FENICI non sono ami esistiti come POPOLO ESTRANEO E INVASORE. A Oristano sarà dimostrato DEFINITIVAMENTE.
KUM SALUDE
SHAR
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Golfo dei fenici...GOLFO DEI FENICI?????Ma come si permettono? |
