Ziggurat di Accoddi ispirato alla Croce del Sud

Studio di Eugenio Muroni: Monte d’Accoddi - La dimenticata nave di una patria perduta

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  1. dedalonur9
     
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    Mi ricollego agli orientamenti studiati da proverbio per Akkoddi:
    Akkoddi

    Articolo tratto da La Nuova
    «L’altare di Monte d’Accoddi? Ispirato dalla Croce del Sud»

    10/10/2008 12.13.37

    di Pier Giorgio Pinna SASSARI.

    Un uomo tenace. La passione, fortissima, per le civiltà scomparse. La storia della Sardegna fatta scorrere a ritroso nell’impero del tempo, tra inediti calendari e finestre affacciate sull’ignoto. L’archeoastronomia a fare da sfondo suggestivo, retroscena mirabile. E, alla fine, un’intuizione sorprendente da verificare: Monte d’Accoddi, nella Nurra, con le sue meravigliose asimmetrie riproduce la Croce del Sud, oggi non più visibile come cinquemila anni fa da quest’area del Mediterraneo. Ancora: il monumento potrebbe essere stato eretto in onore della Dea Madre. Venerata fin da antichità remote, la divinità è stata ritratta in monili e statuine che a volte hanno la stessa forma atipica della costellazione e dello ziqqurat innalzato dai progenitori dei nuragici. Tantissimi, dunque, gli ingredienti di questa vicenda. Una vicenda destinata a far discutere. Con epicentro l’area dove si trova l’unica terrazza megalitica venuta alla luce finora in Sardegna, tra Sassari e Porto Torres, a poche centinaia di metri dalla Carlo Felice. Ma è il protagonista della storia a suscitare altri motivi d’interesse: un vagabondo delle stelle che pare uscito di peso da un romanzo di Jack London. Si chiama Eugenio Muroni. Ha 57 anni. Si definisce «un sardo dell’interno disceso verso il mare». Il suo hobby è studiare le culture del passato. E non solo. Esperto di ricerche borderline. Subacqueo. Speleologo. Lavora per la Soprintendenza all’antiquarium di Porto Torres come custode delle vestigia romane. Nello stesso ente in passato ha fatto parte della squadra di archeologia sottomarina. Pochi anni fa è riuscito a scoprire un nuraghe costiero a Cala del Vino, non lontano da Capo Caccia. Ha poi curato una relazione su temi della navigazione antica per un recente convegno internazionale a Siviglia. In attesa di una possibile validazione scientifica, Muroni ha voluto mettere nero su bianco le proprie impressioni. E così ha scritto un libro, pubblicato dalla editrice «Il Terzo Millennio». Evocativo sin dal titolo: «Monte d’Accoddi - La dimenticata nave di una patria perduta». «Visto nell’ottica che propongo alla riflessione di tutti l’altare pare proprio una croce realizzata in terra - dice - Quasi un gigante di pietra, disteso con le gambe unite e le braccia aperte, la faccia rivolta verso il cielo. Questa forma e queste sensazioni sono percepibili da tutte le direzioni di osservazione, salvo dal lato nord. Il che costituisce un altro indizio a favore della mia tesi». La terrazza megalitica è infatti disposta con un andamento che punta verso il tratto di mare compreso tra Stintino e l’Argentiera. È al di sotto di un firmamento nel quale 2800 anni prima di Cristo, quando lo ziqqurat fu costruito, la Croce del Sud si stagliava nitida nel cielo. Ma perché questa costellazione allora si vedeva e oggi non più? Come spiegano gli studiosi, il mutamento è legato alla cosiddetta processione degli equinozi. Cioè al movimento della Terra che fa cambiare in maniera lenta e costante l’orientamento dell’asse di rotazione del nostro pianeta rispetto alla sfera ideale delle stelle fisse. In una sarabanda d’ipotesi e suggestioni archeoastronomiche, quest’aspetto non è in discussione sotto il profilo scientifico. Chiarisce infatti Gian Nicola Cabizza, docente di fisica e dirigente della Società astronomica turritana: «I programmi informatici consentono di ricostruire al computer la mappa del cielo da parecchi millenni orsono ai nostri giorni. Volendo, si può andare all’indietro nel tempo, decennio dopo decennio, e verificare la situazione in qualsiasi epoca. Così, da questo esclusivo punto di vista, un fatto è assolutamente certo: poco meno di cinquemila anni fa dal nordovest sardo era osservabile senza alcun dubbio la Croce del Sud». Costellazione che, come si ricorda nel libro di Muroni con una citazione dal «Purgatorio» dantesco, è formata da «quattro stelle non viste mai, fuor dalla prima gente». Continua Cabizza: «In questa storia c’è un gioco di coincidenze molto curioso. Che dire, per esempio, dell’asimmetria del monumento, disassato di circa nove gradi, così come la Croce del Sud è disallineata a destra per chi la guarda da Monte d’Accoddi? La costellazione, se fosse stata sovrapponibile, cinque millenni fa sarebbe andata a incastrarsi alla perfezione sullo ziqqurat. Compresa la rampa fuori asse». Il docente ricorda poi come già in epoca neolitica i nostri avi fossero capaci d’individuare la direzione nord/sud con buona precisione. E conclude: «Di sicuro la suggestione è forte, dovranno adesso essere gli archeologi a dirci il resto: ossia a valutare se si possano ottenere rispondenze». Sulle medesime posizioni si muove lo stesso Eugenio Muroni. Che sottolinea: «Quell’altare è un tempio dedicato a un culto. Probabilmente della Dea Madre. I sardi dell’epoca, che a mio avviso pensavano appunto di averne riconosciute le linee nella Croce del Sud, l’hanno poi antropomorfizzata. Per capirlo, basta esaminare le forme sottili dei reperti ritrovati anche a poca distanza da qui: rappresentano donne dalle geometrie sghembe, simili alle rampe disallineate di Monte d’Accoddi». Al ricercatore autodidatta, in definitiva, la sovrapposizione tra la pianta del monumento e la costellazione dà nuovi motivi su cui riflettere: «Gli architetti di cinquemila anni fa hanno replicato sul terreno questa asimmetria con i due assi che non s’incrociano ad angolo retto. Di più: hanno riprodotto le dimensioni relative raddrizzando il braccio corto della croce e tracciando poi il parametro settentrionale dal punto estremo di testa del braccio lungo, aprendolo leggermente verso nord-ovest». Insomma, Eugenio Muroni ci crede. Sino in fondo. Ma sceglie la prudenza: aspetta riscontri da parte degli specialisti. E come sempre in casi del genere, quando il mistero s’infittisce, l’attesa è destinata a far crescere l’interesse.

    da wikipedia
    CITAZIONE
    La costellazione della Croce del Sud è una delle più brillanti e caratteristiche del cielo australe: la sua stella principale, Acrux, è la tredicesima stella più brillante del cielo; la costellazione si osserva per intero a sud del 27° parallelo nord, mentre dall'emisfero sud è circumpolare nelle sue regioni temperate: in queste zone si può affermare che la Croce del Sud fa da controparte australe all'asterismo del Grande Carro, in quanto è visibile in tutte le notti dell'anno e consente di individuare il polo sud celeste.

    Infatti, dato che il Polo Sud celeste manca di una stella brillante che lo marchi, come fa la Stella Polare con il Polo Nord (Sigma Octantis è la più vicina, ma è così debole da essere inutile), due delle stelle della Croce del Sud (α e γ, Acrux e Gacrux rispettivamente) sono normalmente usate per trovarlo. Seguendo la linea definita da queste due stelle per approssimativamente 4,5 volte la distanza tra di loro porta ad un punto molto vicino al Polo Sud celeste.

    Alternativamente, si può costruire una linea tra α Centauri e Achernar (α Eridani), una stella situata alla medesima declinazione, ma opposta rispetto al Polo Sud Celeste: il punto dove questa linea interseca la linea precedente corrisponde col Polo Sud Celeste.

    imageimage




     
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  2. manitowok
     
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    CITAZIONE (dedalonur9 @ 17/10/2008, 12:15)
    Evocativo sin dal titolo: «Monte d’Accoddi - La dimenticata nave di una patria perduta».

    Bravo Dedalone ... è bello poi che sia proprio un sardo a proporre tutto ciò.
     
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    Ho dovuto difendere Eugenio dagli attacchi di alcuni stupidi che scrivono in un forum di amici di vecchia data... forse gli stessi che attaccarono leonardo Melis in un altro forum dello stesso genere (un poco politico...), sempre creduto AMICO...
    Ho dovuto sorbirmi improperi a non finire da qualcuno che si crede un eroe solo per il fatto che si nasconde dietro un NIK NAME.
    Eugenio mi regalò il suo libro appena uscito dalla STAMPANTE... magari non concordo in pieno con la sua teoria, ma la rispetto e la ritengo interessante.
    SHAR :salute:
     
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  4. vivamishapt
     
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    La Croce del Sud da NordOvest? :o:
    mi sbaglio? :P



     
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  5. dedalonur9
     
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    Leo da quale punto di vista non concordi con questa teoria? per me è interessante saperlo. ^_^ .....esprimiti.


    Vorrei sottolineare che il primo a rendersi conto di quanto le Planimetrie di Accoddi rilevate in precedenza dagli archeologi , fossero sbagliate fu Proverbio (l'Astronomo) che ese ne rese conto proprio facendo i primi rilevamenti archeoastronomici.

    è stato il primo ad accorgersi che la rampa non fosse in asse. Adesso grazie ad Eugenio Muroni, la spiegazione di questa discrepanza....che non sarebbe affatto dovuta ad un errore nel calcolo dell'angolo è bensì voluta e consisterebbe appunto nel riprodurre in terra, l'asse tra Acrux e la stella Y sarebbe fantastico... :D

    Grazie Manitù. Se non siamo noi sardi a fare certe scoperte, gli stranieri non s'interesseranno mai alla nostra terra... oppure non vi si interesseranno nella giusta maniera.
    :salute:

    X Viva
    sì da nord....però forse stai fraintendendo. non è nulla di eccezzionale, infatti ancora ai tempi di Romani e Greci, la c.d. croce del Sud era ancora visibile nell'emisfero Nord. ;) .....questo a scanso di equivoci

    :salute: :salute:
     
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  6. Gorgonide
     
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    Nell'Unione Sarda di oggi nella pagina del Medio Campidano ...
    E' stato ritrovato un dipinto nella chiesa di Villacidro.
    L'Assunta ha evidenti nel capo .. 4 stelle ... forse simbolo della CROCE ?

    eh eh ... :o:

    :lol:
     
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  7.  
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    No, DEDALO, non intendevo che non sono d'accordo... con Eugenio ci sentiamo spesso telefonicamente e ci siamo visti di recente a PORTOTORRES... Lui lavora per la SOVRINTENDENZA... è personaggio serio e molto preparato... oltretutto eccede in modestia... la scoperta di CALA DEL VINO è opera sua. Un giorno mi ci portò con Jaku pisu... per chiedermi cosa ne pensavo... io di approdi non ne capisco granchè, am capii subito trattarsi di scoperta interessante. Eugenio conosce benissimo tutto il territorio a Nord Ovest, mare compreso... lui si definisce ARCHEOSUB... e sicuramente lo è...
    Mi parlò a suo tempo della sua nuova scoperta su MONTE D'AKKODI e appena stampato, mi ha inviato il libro... che apprezzo. Chiaro che NON tutto mi è... chiaro! Ecco il perchè della mia affermazione... ma da lì a dire che sit ratta di una C. come asserito dal tizio nel forum che citavo... mi ha fatto perdere la mia non proverbiale traquillità e... ho rurrgitto per dirla alla... DEDALO! Ma lo faccioa cnhe per Frau, anche se lui, interrogato sul fatto che conosca o no MELIS, risponde sempre: "Dovevo leggere PLATONE, ERODOTO... ma non potevo perdere tempo a leggere MELIS"... non importa, io continuo a difenderlo, anche se NON sono d'accordo con la sua teoria. Lo.li difendo da... CHI SAPETE... perchè non hanno proprio niente da ATTACCARE chi oggi si prodiga per scoprire le loro DIMENTICANZE ... come quella di BABAI LILLIU... :rolleyes:
    SHAR :vandal:
    QUE VIVA EUGENIO MURONI QUINDI... :salute:
     
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  8. dedalonur9
     
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    capito....!
    CITAZIONE
    perchè non hanno proprio niente da ATTACCARE chi oggi prodiga per scoprire le loro DIMENTICANZE ... come quella di BABAI LILLIU...

    quale? :D
     
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    CITAZIONE (dedalonur9 @ 19/10/2008, 10:16)
    capito....!
    CITAZIONE
    perchè non hanno proprio niente da ATTACCARE chi oggi prodiga per scoprire le loro DIMENTICANZE ... come quella di BABAI LILLIU...

    quale? :D

    PARLAVO solo dell'Ultima citata... sulle altre... velo pietoso... :rolleyes:
     
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  10. dedalonur9
     
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    ciao a tutti, consiglio a tutti di vedere la ricostruzione 3d di Akkoddi, fatta per le rilevazioni archeoastronomiche

    Akkoddi 3d

    per chi volesse c'è anche il monolite di Monte Baranta

    Monte Baranta

    le ricostruzioni 3d sono liberamente scaricabili
    :salute:
     
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  11. pietrusco
     
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    DEDALO

    CITAZIONE
    Vorrei sottolineare che il primo a rendersi conto di quanto le Planimetrie di Accoddi rilevate in precedenza dagli archeologi , fossero sbagliate fu Proverbio (l'Astronomo) che ese ne rese conto proprio facendo i primi rilevamenti archeoastronomici.

    E' COME SE TU AVESSI GIA' LETTO I LIBRI DI MAXIA/FADDA,PROVERBIO INFATTI HA RAGIONE,DA VERO PROFESSIONISTA HA NOTATO LA DISCREPAZA E HA DATO LA VERA INTERPRETAZIONE DA PROVETTO ASTRONOMO,E GLI ARCHEOBUONI NON SI SONO NEANCHE SOGNATI DI OBIETTARE
     
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  12.  
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    SRDN

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    eccolo qua monte d'accoddi. :D
     
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  13. pietrusco
     
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    mi interessano gli allineamenti della piramide,ho letto qualcosa in rete,c'è qualcuno che ne sa di più?dedalo,angiolo,manitowok,vivamishapt,fatevi avanti,c'è gente in sete di conoscenza! :D :D
     
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  14. iperboreo50
     
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    aggiungo l'articolo uscito oggi sull'Unione Sarda intitolato "Monte d'Accoddi: la croce neolitica del sud" di Giancarlo Ghirra

    http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articol....aspx?id=143749

    :salute:
     
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  15.  
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    sono contento per il mio amico "Archeobuono" Eugenio, che ho avuto modo di difendere in diverse occasioni, sia dagli stessi suoi colleghi, che da NON adetti ai lavori per la sua CORAGGIOSA INTUIZIONE. Eugenio è anche lo scopritore di CALA DEL VINO, studiata anche dal mio amico comandante Jaku Pisu ;)
     
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56 replies since 17/10/2008, 11:15   6196 views
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