orientamento astronomico dei Nuraghi

ma anche delle tombe dei giganti, dei pozzi, dolmen domus de Janas

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  1. dedalonur9
     
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    ciao Etrusca, se l'argomento pozzo sacro t'interessa, dovrebbe uscire a breve il libro di Lebeuf sugli orientamenti del santa cristina paulilatino. Ho conosciuto l'autore ad una sua conferenza e mi ha colpito positivamente....credo che sarà un bel libro su cui studiare e magari anche un apripista per futuri studi

    ciao
    :salute:
     
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  2. etrusca
     
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    L'argomento m'interessa tantissimo!grazie per il consiglio, sicuramente occorre fare ancora tanti studi e ricerche....
     
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  3. pietrusco
     
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    Non può considerarsi concluso un discorso sull'orientamento astronomico delle costruzioni preistoriche sarde, senza prendere in esame l'orientamento dei templi a pozzo, di cui, a tutt'oggi se ne conoscono 35 esempi. In particolare, nel caso del pozzo sacro di Santa Cristina di Paulilatino/OR (databile circa al 1000 a.C.), è stato accertato che la sua apertura permette il riflesso della luna alla sua massima declinazione, (lunistizio estremo), che avviene solo ogni 18,6 anni (c.d. numero d'oro lunare). La scalinata di accesso permette invece il riflesso del sole agli equinozi autunnali e di primavera.
    Altri due pozzi sacri, il Fontana Coperta di Ballao e Su Puzzu di Orroli, posseggono anch'essi la caratteristica del riflesso della luna alla massima declinazione, ma la loro scalinata di accesso permette il riflesso del sole al solstizio estivo; circostanza, quest'ultima, riscontrata anche per il Santa Vittoria di Serri.
    Anche tali corrispondenze astronomiche sembrano collegati al culto della fecondazione. I templi a pozzo, d'altronde, non sono altro che nuraghi sotterranei, con una piccola apertura in alto e una scalinata d'accesso; la presenza dell'acqua - il liquido amniotico terrestre - rende la loro assimilazione con l'utero della madre terra, ancor più convincente di quella delle torri nuragiche. E allora perché un'orientamento verso i raggi lunari, cioè in direzione di un astro comunemente ritenuto anch'esso femminile?
    Forse già allora l'uomo preistorico si era reso conto che l'unione dei due elementi, quello maschile e quello femminile era condizione necessaria ma non sufficiente perché avvenga la fecondazione. E l'astro lunare, il cui ciclo era così simile al ciclo mestruale femminile, sembrava predisporre particolarmente alla fertilità ogni essere vivente di sesso femminile. Forse nei templi a pozzo venivano celebrate periodicamente (ogni 18 anni e mezzo) riti collegati alla fertilità della Dea madre terrestre, esaltata particolarmente per intercessione della Luna, Dea madre celeste.

    Maxia, Carlo e Fadda, Lello, "Nuove scoperte sulla civiltà nuragica con l'astroarcheologia", in Frontiera I, Cagliari 1973
     
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  4. shardar
     
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    bisognerebbe fare una ricerca seria e'approfondita

    della materia inquestione.
     
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    Oggi perigeo lunare. Bellissima luna piena al tramonto (intorno alle sei e mezza).
    Buon equinozio a tutti.
     
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