FILITOSA

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  1. dedalonur9
     
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    scoperto allineamento equinoziale a Fiitosa

    Enrico Calzolari presenta in anteprima per Artepreistorica.it un suggestivo allineamento astronomico al tramonto equinoziale, formato da due megaliti di Filitosa in Corsica. Le belle immagini parlano chiaro e rivelano un sostrato cultuale corso ancora tutto da scoprire. Filitosa è anche sede di ritrovamento intenso di statue-menhir e statue-stele, rese note dagli studi del Grosjean, datate tra 2600 e 1000 a.C., quindi parzialmente contemporanee della cosiddetta civiltà Torreana, 1600-1000.

    I paesaggi furono importanti, ma la natura degli stessi ancora di più. La topografia, il movimento degli astri, i profumi, la selvaggina, il magnetismo geologico: tutto concorreva alla nascita di un luogo sacro. I monumenti preistorici, certo, non servivano a svolgere le consuete attività quotidiane, ma ad agire ed interagire con le forze della natura presenti fra cielo, terra e sottosuolo.

    I luoghi sacri - cerimoniali - erano concepiti come un tutt’uno col territorio e gli esseri viventi che vi partecipavano erano fruitori-attori. Gli sciamani lo sapevano ed operavano negli ambienti più speciali: boschi, caverne, fratture, alture, picchi, zone impervie, aree desertiche, ma non solo.

    Molti di questi ambienti sono scomparsi, del tutto modificati. Quelli che restano spesso passano inosservati, altri sono per noi solo magnifici paesaggi. Ma non è così semplice. I luoghi hanno energie fisiche profonde ancora poco note, colpiscono appena l’uomo occidentale, ma ben sappiamo quanto le calamità naturali interferiscano sull’umore degli animali (forse non a caso si dice “calamità”).

    Ecco che i megaliti, le statue-stele, le pietre speciali, per esempio quelle coppellate, non possono essere avulse dal “luogo” che le ospita. Rischiano di diventare manufatti ancora più oscuri di quanto già non lo siano. Spesso la collocazione di un megalite o di una roccia incisa ci appare incomprensibile, ma i rapporti fra essa e quanto la circonda (o la circondava un tempo) sono essenziali per la lettura integrale di quell’impianto e per comprendere cosa l’uomo abbia voluto fare.

    Le motivazioni furono molteplici ed interattive: buona osservazione degli astri, particolare ricchezza faunistica, maggiore incidenza meteorica, espansione della coscienza sensibile. (Laura Leone)

    Ancorché molti considerino Filitosa un sito spento e deteriorato - invero è avvenuta una ricollocazione di statue-menhir con criteri di tipo urbanistico - è emerso un bellissimo allineamento al tramonto equinoziale, formato con due specifici elementi megalitici.

    Dopo una prima osservazione effettuata in Luglio, in occasione del congresso internazionale “Environnement et Identité en Méditerranée” (Corte – 3/5 luglio 2002) e la convinzione maturata (ipotesi di lavoro) di trovarsi di fronte ad un caso di paleo-astronomia (cioè di astronomia antica, da collocarsi prima della conoscenza della scrittura e quindi del numero) sono state fatte due osservazioni nei giorni 22 e 23
    Settembre, le quali hanno confermato l’avverarsi di una perfetta collimazione al tramonto equinoziale fra i seguenti elementi:

    1) la sky-line del sito, formata dal crinale del monte che appare sullo sfondo, dietro il quale il sole tramonta;

    2) un grande megalite, che appare modellato nella sommità con un angolo appuntito, definito nelle pubblicazioni “monumento cultuale occidentale” (S XIX ed S XX) ; (Foto 1)

    3) un megalite modellato a forma di vulva, ponendosi dietro al quale si può osservare l’esatta
    collimazione, al momento del tramonto. (Foto 2-3-4)
    L’allineamento è godibile dalla parte centrale e preminente del sito di Filitosa, accanto a quello viene presentato nelle pubblicazioni come “monumento centrale”(SIX) (Foto 5) e che può ora definirsi un “osservatorio”.

    L’orientazione si verifica anche nelle più tarde costruzioni murarie chiamate “le casette” (Foto 6), che presentano corridoi e diverticoli, orientati secondo il “templum”, cioè lo spazio suddiviso dalle direzioni dei punti cardinali.
    Ulteriori ipotesi di lavoro sulla presenza di paleoastronomia in Filitosa sono in attesa di verifica.

    Si deve considerare che l’allineamento scoperto è da considerarsi immutato fin dalla preistoria, perché i punti equinoziali dell’orizzonte non sono assolutamente mutati. Ben diversa è la realtà dei punti sostiziali, per i quali occorre introdurre una correzione, dovuta al fatto che attualmente l’arco diurno è leggermente più chiuso (il sole sorge dopo e tramonta prima, rispetto a momenti della preistoria). Dalla differenza rilevata è quindi possibile datare - con la paleo-astronomia - un monumento megalitico che risulti orientato ad uno dei solstizi.

    http://www.artepreistorica.it/articoli/art...o=24&p=3&fine=1


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    Carta dei Castellieri della Corsica meridionale. Dalla disposizione dei castellari della Corsica Meridionale appare la sovrapposizione fra i siti di collocazione di questi monumenti e la linea delle grandi faglie presenti nel territorio.
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    6- Le casette, Filitosa (Corsica). Dietro il grande 'megalite occidentale' si notano le costruzioni con camere, corridoi, diverticoli e cavità, chiamate in gergo 'le casette'. I camminamenti sono orientati secondo le direzioni dei punti cardinali (concetto del 'templum').

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    5- Megalite occidentale Filitosa (Corsica). Il 'megalite occidentale', così come appare dal sito ove è posto il 'megalite vulviforme'. Si noti in alto, a sinistra, il piccolo corno ove il sole viene a combaciare al momento del tramonto equinoziale. Si noti come anche il profilo del monte combaci con esso.
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    4- La cuna del vulviforme, Filitosa (Corsica). La bussola, inserita nella 'cuna ' del megalite vulviforme, indica 267° e ciò ha fornito lo spunto per una ipotesi di lavoro di possibile allineamento equinoziale. Si noti come la carta magnetica indichi che in questa parte del territorio le anomalie magnetiche siano debolissime (da 0 Nano-Tesla a 50 Nano-Tesla, positive). Si noti l'utilizzo di 'cuna', termine di derivazione sanscrita, dal verbo ''çva-yami''.
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    - Tramonto equinoziale, Filitosa (Corsica). Immagine delle perfetta collimazione fra il sole, il crinale del monte e la punta del grande megalite, visibile in secondo piano. Si noti la grande pregnanza simbolica fra il seggio vulviforme - immagine di nascita di vita - e il sole che scende per toccare la punta del grande megalite, sacralizzandone la portata semantica fallica.
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    2- Megalite vulviforme, Filitosa (Corsica). Ponendosi al di là del megalite vulviforme, abbassandosi al livello più basso del costrutto, si può osservare il calare del sole, che va a collimare con la punta del grande megalite occidentale e con il crinale del monte. La fotografia è stata ripresa da occidente ed i crinali sullo sfondo sono il luogo dal quale sorge il sole equinoziale.
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    1- Il monumento centrale, Filitosa (Corsica). Il 'monumento centrale', a fianco del quale è posto il megalite vulviforme, che ha rivelato quindi una posizione tipica da osservatorio. Da notare che statue-menhir intere e frammentate, recuperate durante gli scav,i sono state collocate all'esterno del monumento senza alcun legame astronomico.

    Edited by dedalonur9 - 6/7/2008, 09:15
     
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