Scioglilingua misterioso!

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  1. Ithokor
     
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    Caspita è vero, nn ci avevo mai pensato prima!! :o:
    Potrebbe essere davvero!
     
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  2. nepode
     
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    ecco perchè i nonni ci sono molto utili, come ho letto prima nel forum. Loro ci tramandano cose molto più antiche dei nostri genitori della loro epoca che per quanto riguarda me erano due generazioni e mezzo.
     
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  3. bagassedda
     
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    è interessante perchè mi ricorda una serie di numeri che mi "recitava" un compagno di liceo...(ho frequentato il liceo scientifico a ghilarza...ma lui non era originario di lì...acc non ricordo di dove)...era più o meno così : unu, duru, tera, cuntera, cunticu, unupiccu, picanu...etc...molto molto simile a quello che hai scritto tu! :D

    e ora che ricordo...lui recitava il tutto non come filastrocca...ma proprio come modo di contare... :woot:
     
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  4. nepode
     
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    e stessa cosa faceva mia nonna, lei era di oristano spostatasi nel loguroro
     
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  5. bagassedda
     
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    si dai...dev'essere un modo di contare...sto cercando di ricordare di dov'era il mio compagno di scuola che sapeva contare così...forse villacidro... :huh:
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    CITAZIONE (nepode @ 17/6/2008, 15:27)
    il primo proverbio che ho letto lo diceva mia nonna quando contava le dita delle mani, ad ogni dito dava un nome (1 uri, 2 ndduri, 3 nderi, 4 canderi, 5 candiccu, 6 supiccu, 7 piccanu, 8 maranu, 9 mareke, 10 sundeke), non so lei lo faceva per gioco, ma possono essere i primi dieci numeri di un'altra lingua?

    no, sono parole del logudorese (e nurorese...) dette a caso: SU PICCU... e conclude con: SONO DIECI! (SUNDEKE). ;)
    SHAR :vandal:


    LE FILASTROCCHE servivano per aiutare la memoria... come le rime per i CANTADORES... noi in marmilla si contava le dita con la filastrocca.
    QUSTU EST SU PROKU
    QUSTU D'AT MORTU
    QUSTU L'AT ABRUSKIADU
    QUSTU SI L'AT PAPPADU
    QUSTU FAIT KIU-KIU KA NON NE L'ANT LASSADU

    praticmante si com,inciava dal POLLICE fino al mignolo...
    per i NOn sardofoni
    QUESTO è IL PORCO
    QUESTO L'HA "MORTO"
    QUESTO L'HA BRUCCIACCHIATO
    QUESTO SE LO E' "PAPPATO"
    QUESTO HA FATTO "KIU KIU" (PIANTO) PERCHE NON GLIENE HANNO LASCIATO
    poi si continuava con l'altra amno... :rolleyes:
    ps NEPODE: guarda che l'invito che ti ho pfatto per postare le tue domende le puoi fare anche qui... ITHOKOR è un ESPERTO ;) ... ti risponderà volentieri...
    leo :vandal:
     
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  7. nepode
     
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    Questo è vero, forse la imparò quando il mio bisnonno si trasferì da Oristano in logudoro e per specificare meglio nel mejlogu. comunque quella filastrocca che hai citato ora la conosco anche io in logudorese, sono quasi uguali.
    Me ne ricordo uno che sentivo sempre da mia nonna quando ero piccolo nel momento in cui pioveva. Chiedo scusa per come scrivo in sardo, come i dogon io so solo parlarlo e non scriverlo:
    PIOE PIOE BAKKAS A BOE, BAKKAS A BENTU, PIOE SU ENTU, SAR BAKKAS SUN BENINDE, DAE SU CAMPIDANU, CUN SA SAKKETTA IN MANU, CUN SA SAKKETTA IN BUCCA COMARE ZIA ALLUKKA.
    Sicuramente penso non abbia a che vedere con qualke linguaggio pre-latino ma scrivendola mi ha fatto tornare indeietro nel tempo con i miei ricordi da bambino nel periodo in cui io conoscevo la nostra lingua madre ( il sardo).
    domani se ci riesco me ne faccio dire qualcuna da mia madre per telefono.
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    visto che siamo sulle LITANIE e INVOCAZIONI e ... nE voglio citare una che mi è servita per dimostrare che gli attuali Santi festeggiati in Sardinia avevano precedenti significati MOLTO più importanti e antichi. Uno fra questi è il famigerato JHW-JAKW-JAKU-BAKU... mi perdonerà Nicola se tocco l'Antica religione di Mose... Oggi in sardinia e altrove (SANT'JAGU) il nome è diventato S. Giacomo.... ma vediamo che in antico aveva POTERI ben al di là di quelli di un Santo.
    Quando tuonava, i vecchi solevano recitare:
    SANTA BRA.BARA ET SANTU JAKU
    OSU PORTADES SAS KRAES DE LAMPU
    OSU PORTADES SAS KRAES DE KELU
    NO TAKKEIS A FILLU ALLENU
    NE' IN DOMO NE' IN SU SATTU
    SANTA BRA.BARA ET SANTU JAKU!
    cioè
    SANTA BARBARA E SAN GICOMO
    VOPI AVETE LE CHIAVI DEL LAMPO
    VOI AVETE LE CHIAVI DEL CIELO
    NON TOCCATE IL FILGIO DELGI ALTRI
    NE' IN CASA NE' IN CAMPAGNA
    SANTA BARBARA E SAN GIACOMO.

    Come si vede, si tratta di "santi" molto più importanti, se detengono le chiavi del fulmine e addirittura del Cielo!
    Inoltre, se San Jaku è derivato da JAHW-JHW... :o:
    e santa Bar.Bara contiene la parola SARDIANA (sumero-akkadika) BARA (Santo dei Santi)... BAR-BARA= FIGLIO del SANTO...
    ---- :rolleyes:
    Leo :vandal:
     
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    comandante shardana

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    Vorrei sapere se qualcuno di voi ha mai sentito questo detto: "s'epoca de su pilu de nannai".
    Io l'ho sentito dire varie volte in tono scherzoso e di risposta in riferimento a qualcosa di molto antico.
    Esempio: uno dice:" E' becciu perdali!!" e l'altro risponde "E' de s'epoca 'e su pil'e nannai!"
    E' un invenzione moderna o può essere un dialogo esistito anche in un passato remoto?
    Certo che "nannai" la dice lunga . . .
     
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  10. bagassedda
     
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    eh si... :)
     
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    STUDIOSO DEI POPOLI DEL MARE

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    NANNAI=NANNA=SIN=DIOLUNA...
    L'antico padre ai tempi di UR... più che BABAI stesso. :o:
    Mai sentito de SU CARRU 'E NANNAI? Per indicare il TUONO... :o:
    NANNAI è L'ANTICO DEGLI ANTICHI. ;)
    Quindi "Su Pilu 'e nannai" (il pelo0 di nannai) sta a indicare un tempo remoto... (i tempi in cui si viveva a... UR?) :o: )
    SHAR :vandal:
     
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  12. nepode
     
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    leo quella invocazione sui santi la conosco anche io, però mia mamma e mia nonna invocavano solo santa Barbara dicendo
    SANT'ALVARA E SU CAMPU
    SALVADENOS
    DAE SOSO TRONOS E DAE SOS LAMPOS
    invocavano santa Barbara perche dicevano sia la santa prottetrice del fuoco, ed ora che ho letto il tuo post, mi viene da credere che sia qualcosa precedente alla santa in questione, come se fosse un dio, in questo caso dato che santa barbara ha a che vedere col fuoco, penso ad una dea del fuoco.
     
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  13. DAVY-91
     
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    non parlatemi male se intervengo da puro amante della lingua ma non linguista. tuttavia brabara in campidanese deriva dall'inversione delle lettere in barbara come porceddu viene letto proceddu , e altre parole
    come merda viene pronunciato come medra
    quindi ipotizzo che in effetti il nome fosse barbara e non bra-bara
     
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  14. Sharru.kin
     
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    Urin (uno) durin (due) deri (tre) canderi (quattro) candiccus (cinque) upiccu (sei) piccanu (sette) maranu (otto) mareke (nove) sundeke ( sun+ deghe?) (dieci)
    questa è la mia ipotesi
    Comunque cose simili abbondano in sardegna, come filastrocche o preghiere in una famigerata lingua nuragica parlata fino al 1200 in sardegna che presenterebbe solo pochi prestiti latini, andata poi estinguendosi del tutto nel 1400:
    i numeri in lingua ''nuragica'':
    uni, 'yn (dyn), teri, canteri, pasha, ind'unu zassu, ind'un’ishtatu, meme eke, nande, deke
    quelli segnati in grassetto hanno corrispondenza con lo scioglilingua

    Il padre nostro in lingua Proto-Sarda:

    Babai janu kjie sher (i)nd i kelu/
    Ai shiadh shantau a i lumen tu/
    Ai shiadh vinni i mereu tu/
    Ai shiadh vajdha a i urdha ta/
    Hemmo (i)nd i tjilli hemmo (i)nd i troka/
    Tui thommir a na gjitianu a i beka jana/
    A na tui (i)ndergje a ià detorà janà/
    Si na (i)ndergjima (i)nka ià detorià janà/
    Tui a na mohmos tommir a ià makadhà/
    Ama tui lirar a nà pej kekinà/
    Amen Zesu Thu Zus(u)


     
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  15. rosa de monte
     
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    " urunu-durunu-tenere-bannere-missi-cundissi-urani-picani-moreki.sondeki-......me la cantava sempre mia nonna quando ero piccola.....sono i numeri nella nostra antica lingua?!!!! ricordo sempre questa filastrocca e spesso mi capita di ripeterla....che strano..sarà un ricordo atavico.....
     
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29 replies since 26/1/2008, 11:23   10403 views
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