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SaCraba.
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CITAZIONE (manitowok @ 26/10/2010, 14:48)CITAZIONE (shardanaleo @ 24/1/2008, 09:39)... mi son ricordato che il grande Zecharia Sitchin chiama ZU anche con questo nome: AN-ZU... la parola se non ricordo male quel poco di sumero che conosco, dovrebbe significare CIELO-SOTTO... una sorta di ANGELO CADUTO... iolLucifero dei Cristiani, che poi era SMZ... tradotto da Pincherle in SEMIAZZA... ma in effetti era: ... SAMATZAI!...
SHAR
E' MORTO IL 9 OTTOBRE SCORSO ...
(IMG:http://img233.imageshack.us/img233/7020/sitchin.jpg)
http://ufos.myblog.it/archive/2010/10/26/morte-sitchin.html
http://sitchin.com/
We regret to inform you that Zecharia Sitchin passed away on the morning of October 9th. A small, private family funeral was held the next day.
The family asks that you respect its privacy during this difficult time and refrain from contacting family members directly.
We appreciate the support that you have given over the years. Please continue to monitor this website for further updates.
Zecharia Sitchin (born July 11, 1920 - died October 9, 2010)
è passata inosservata anche la morte del grande antropologo Claude Lévi-StraussCITAZIONEClaude Lévi-Strauss (Bruxelles, 28 novembre 1908 – Parigi, 30 ottobre 2009)
Claude Lévi-Strauss nasce a Bruxelles il 28 novembre 1908. Compie i suoi studi a Parigi dove completa la sua formazione laureandosi in filosofia nel 1931. Non soddisfatto dell'ambiente filosofico che lo circonda, dirige il suo interesse verso le scienze umane, in particolare l'antropologia e la sociologia. Nel 1935 si trasferisce a San Paolo per insegnare sociologia all'università. Il soggiorno in Brasile gli offre la possibilità di partecipare a due importanti spedizioni etnografiche, nel Mato Grosso e in Amazzonia e di compiere così le sue prime ricerche sulle popolazioni indigene. Dopo un breve ritorno in Francia, nei primi anni quaranta si reca a New York dove il contatto con l'antropologia culturale statunitense e, soprattutto, l'incontro con il linguista russo Roman Jakobson ispirano quella rielaborazione teorica dell'antropologia culturale che finirà col caratterizzare Lévi-Strauss come uno dei principali esponenti dello strutturalismo. Nel 1947 torna definitivamente a Parigi dove svolge il suo insegnamento al Musée de l'homme, di cui diviene vicedirettore, all'École des hautes études, dove insegna, a partire dal 1950, «religioni comparate dei popoli senza scrittura» e infine al Collège de France, dove dal 1959 ricopre la cattedra di antropologia sociale. Nel 1973 viene eletto accademico di Francia.
Tra le principali opere di Lévi-Strauss ricordiamo: Le strutture elementari della parentela (1949), Razza e storia e altri studi di antropologia (1952), Tristi tropici (1955), Antropologia strutturale (1958), Il totemismo oggi (1962), Il pensiero selvaggio (1962), i quattro volumi raccolti sotto il titolo di Mitologica (1964-1971), Antropologia strutturale due (1973), La via delle maschere (1979) e Lo sguardo da lontano (1983).
www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp?d=31
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GESICO.
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Cess, ma tutti ad Ottobre muoiono? Ci fosse micca qualcuno che portasse un tantino jella? Scherzo ovviamente!!!!
Ciao Sacrà e ciao a tutti! E' un piacere leggervi, reduce da una faticosa campagna ormai passata alla storia come "guerra delle lumache". Non sembra ma quella delle lumache, somiglia molto alle più note guerre puniche! Appena mi libero da qualche impegno vi pubblico alcune interessanti novità!
A si biri mellus!. -
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nel mio spazio facebuku trovate commenti e foto sul grande ZECH.
Maledizione... ci saremmo incontrati fra due settimane...
www.facebook.com/leonardo.melis. -
shardar.
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non e un demone sumero? .