Sardo lingua neolatina o latino lingua neosarda???

l'ipotesi di Giovanni Semerano...

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  1. pora reitia
     
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    Gentile stramaioni,
    forse in queste pagine si trova qualche risposta ai suoi interrogativi:

    http://www.raixevenete.com/forum_raixe/top...hpage=1&ARCHIVE


    1) Limiti della teoria della romanizzazione
    2) Il quadro genetico e classificatorio delle lingue europee.
    3) « Albero» e «onda» o evoluzione genetica e diffusione geografica nel mutamento linguistico.
    4) Datazione linguistica.
     
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  2. pietrusco
     
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    CITAZIONE
    Penso che per capirci tutti dobbiamo mettere dei punti fissi su alcune cose . Cosa si intende per lingua latina, ovvero origini periodo di diffusione nel territorio ecc ecc.

    Stramaioni,la lingua latina si è evoluta,come tutte le altre scritture,nel tempo,il latino arcaico è simile al greco,se vuoi ti passo i files,il greco arcaico è simile al fenicio,il fenicio arcaico è simile al paleocananeo,il paleocananeo è contenuto nel paleosardo,insieme all'ugaritico e al gublita,il sardo antico,e con questo voglio dire...il più antico,non ha niente a che vedere col fenicio,il fenicio è una esemplificazione dei vecchi alfabeti più complessi e completi,loro hanno solo voluto semplificare ed accorciare di numero i simboli per scopi pratici di tipo commerciale,ma sicuramente i fenici dotti,(questo è un mio pensiero),non avevano dimenticato le lettere dei loro padri,cioè i POPOLI DEL MARE!
     
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  3. stramaioni
     
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    potresti caro pietrusco darmi delle date piu' che altro, cosi' mi rendi tutto puo' agevole.
    grazie

     
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  4. pietrusco
     
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    CITAZIONE
    potresti caro pietrusco darmi delle date piu' che altro, cosi' mi rendi tutto puo' agevole.
    grazie

    Riguardo alle date,penso tu non abbia problemi per il latino,il greco o il fenicio,gli alfabeti precedenti vanno dal II millennio in su,paleocananeo,ugaritico,ecc.,per finire con l’egizio e il sumero al III millennio,per alcuni il sumero al IV.Dai più antichi al latino c’è una comunanza evoluzionistica attraverso i vari passaggi,che di seguito ti riporto,se vuoi ti mando in MP un file con le spiegazioni filosofiche dei 22 segni più antichi,se ti diletta la paleoscittura
    Saluti,pet



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  5. pora reitia
     
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    Stiamo attenti a non confondere l'alfabeto con la lingua e le lingue orali con quelle scritte.
    Le lingue scritte derivano sempre da quelle orali.
    Gli alfabeti non sono le lingue ma una loro rappresentazione, sono le lingue fatte per gli occhi più che per le orecchie.
     
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  6. pietrusco
     
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    pienamente d'accordo,la lettura dei testi antichi privi di vocali,è stata fatta approssimativamente oggi, ascoltando le parlate con le vocali berbere,e non è detto che rispecchiono quelle antiche,nel geroglifico egizio,per leggerlo,è stato fatto così,citazione del libro"come leggere i geroglifici"
     
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  7. stramaioni
     
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    Gli alfabeti sono nati pe l esigenza di comunicare con persone lontane e far capire al popolo da parte dei sovrani il loro volere.
    Le date sono importanti per capire l evoluzione in questo caso della lingua sarda nel tempo e riuscendo a comparare le lingue dell antichita' con l attuale parlata sarda , e capire se vi sono congruenze con alcune e risalire al periodo di contaminazione. Per me' e l unica via per non litigare sempre per il solito latino si, latino no, o latino forse.
    Per esempio l influenza del sumero accadico nel sardo e' databile ? e in che misura oggi ne riscontriamo nella parlata ?
    Grazie pietro per il materiale e se non ti crea problemi mandami un mp con le spiegazioni filosofiche, e' la mia passione da un po' di tempo e vanto un amico ben colto in lingue antiche mediorientali , "lo stresso" e lui mi asseconda .
    grazie in anticipo

     
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  8. pietrusco
     
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    fatto
     
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  9. stramaioni
     
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    caspita che fonte di sapere grazie per il materiale mi servira' di sicuro .
    Ora al lavoro " lettura" si intende .
    :D :D
     
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  10. Dennis seui
     
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    A quanto ho letto credo che molti dibattiti siano nati da un equivoco e questo è che si vuol far derivare il latino dal sardo nuragico o comunque il sardo che si parlava in Sardegna e in Etruria prima della fondazione di Roma e non dal sardo attuale. questo è giusto ma far derivare il latino dal sardo odierno è un grosso errore, nonostante ciò voglio dire che il sardo odierno non è assolutamente latino al 100 % anzi si discosta moltissimo da quest'ultimoper parecchie termini e verbi, però la struttura grammaticale si può dire che sia la stessa. Non credo di conoscere come fosse la struttura grammaticale ai tempi dei nuragici per poter dire il contrario.
    Il sardo odierno si potrebbe dire che è l'insieme delle lingue dei popoli che si sono stanziati in Sardegna e con i popoli con cui i Sardi commerciavano, oltre che l'influenza del Catalano, Genovese, Toscano bisogna introdurre termini che ci sono nelle varietà dialettali che hanno portato i nostri sardi dalla Francia, dall'Inghilterra..insomma dalle terre in cui sono emigrati.
    Quanto a baqasseda è inutile che neghi le teorie degli altri affermando quanto dice entuestu..impara a ragionare con la tua testa ed esponi fatti a sostegno di ciò che per te è giusto..lui non mi sembra che si affidi a ciò che pensano gli altri per esporre le sue teorie. Senza rancore!!!! :salute:

    Edited by Dennis seui - 6/3/2009, 18:14
     
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  11. Eracle
     
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    Mi pare che nessuno abbia detto che il latino romano deriva dal sardo moderno, anche perchè nel sardo moderno ci sono parole latine, certo lo ceppo è lo stesso ma una lingua cambia e si evolve e anche se cambiano poche vocali o consonanti è sempre di un'altra lingua. Certo che pure definire il sardo neolatino è una forzatura
     
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  12. Dennis seui
     
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    se si parla di sardo senza specificare di che sardo si tratta è sottinteso che si sta parlando del sardo attuale
     
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  13. shardar
     
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    Dici bene, il SARDO non è neolatino come il FRANCESE come Lo SPAGNOLO ecc.Voglio dire che la lingua perfetta non esiste. Si sono contaminate con altre lingue, con altri popoli.
     
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  14. pietrusco
     
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    Ho letto che i glottologi odierni classificano il sardo,anzichè un "dialetto",al pari degli altri dialetti italiani,una vera e propria "lingua a se stante",una lingua neolatina al pari dell'italiano,francese,spagnolo,portoghese e rumeno,poi naturalmente vi sono numerose parole non-latine,addirittura non indoeuropee,in questo forum ho appreso da leo che vi sono termini accadici,molte radici e suffisi,come ad esempio "nur",non è indoeuropeo
    ciao da pet
     
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    Pisedhu Pish.Ed (Il figlio cresce) bambino
    Pittiku (fatto a pezzi, ridotto) Pit.Ku piccolo
    Piccioku Pish.Uku (il figlio del popolo) giovanotto
    Samatzai Shem.atzai (il capo degli Angeli Caduti) paese
    Scema Semitico: Shemà (ascolta! Invocazione) cognome
    Sebàda She.Pad (grano,orzo) focaccia
    Sebèru, seberare (rompere spezzare) Shebe.Ru scegliere staccare
    Sibiola Sibi.Ul (Le sette splendenti=Pleiadi) paese
    Simaxis Samash (Utu, il Dio Sole) paese
    Senis, Sini, Siniskola Sin (il Dio Luna) paesi
    Sindia, Ninnai, Sinora “ “
    Serbarìu Sher-Bar (Splendenti-Tempio) “
    Serka Serku, serka (Offerta da versare) sputo
    Sidhenore Sid.En.Uru (il Dio Sid) Signore
    Siddi Sid (il Signore) paese
    Simbirizzi Zimbir (la città di Sippar) fiume
    Sinnara Sin.a.ar (il Dio Sin Giovane) ovile a Laconi
    Sirai (essere alto, grande) Siru monte fortificato
    Siris Siris (Dio inventore della birra) paese
    Siriana Sher.Ka.Na (La porta del signore, re) cognome
    Skanu Ish.Kan.U (pianta afrodisiaca) cognome
    Stara Ishtar (Dea) “
    Sterili (Esterzili) Ishtar.Til (Bosco, tempio di Ishtar) paese
    Istrumpa Ishtar.Pu (colpo di Ishtar… colpo basso) lotta sarda
    Stunnu Ish.Tun (albero basso) (O Stone=pietra?) luogo dei Menir di Laconi
    Suspu Susbu (prete delle divinazioni) parlare a parabole
    Sussa Shu.Us.A (colpire) gragnola di colpi
    Tallu Tall (essere vasto, numeroso) gregge
    Telepinu Telepinu (Ititta corrisp. a Dumuzi) personaggio delle favole
    Turgalu Sur.Gal (canale d’acqua) acquazzone
    Tiana Ti.An (abitazione alta, di Anu dio d. Cielo) paese
    Tianu Accadico: Te’Anu (macinare, farina) recip. in terrac. impastare
    Tolu Tu.Lu (parte opposta la lama del coltello) spalla del coltello
    Tonnara, Tonnori Tun.An (Sorgente alta, in Alto) paesi, luoghi
    Torpè Tur.Be (Sede, casa, abit. del Signore) paese
    Traballa Tar.Dalla (Decisione grande) luogo di Laconi, Lanusei
    Tramali Tar.Mah.Li (Decisione grande e gloriosa) buono a niente
    Truvedda Tsur.Bu.Ed (Il mormorio della canna sale) flauto di canna
    Tula Tul (granaio) semenzaio, terra seminata
    Tune, Tuni Tun.E (la sorgente sgorga) sorgente
    Urannu Ur.An (la volta di An, del cielo) villaggio
    Uras Urash (Dea della Terra) paese
    Ussana Ush.An (il fondamento, di An, del cielo) paese
    Zandara Zanzara (nome di Marduk) ludibrio, vergogna
    Zèpara Ze(Zi).Para (alto,elevato campo) collina sassosa
    Zerakku zaraqu (servo d. tempio) servitore
    Zèrriu Shiru (grido, lamento) grido
    Zidhikka Shidhu.Igà (all’orlo dell’occhio) cispa
    Zira, Zironia Zeru - Acc. Zera (seme, germoglio) pene
    Ziringòne (cannuccia di legno) Zi.ri.kum lombrico
    Zippiri Azupiru (zafferano) rosmarino
    Ziu (Tziu) zikru (anziano) persona anziana
    Zudha Sud.da (esser lungo) setola
    Zurra Mash.Zu.Ra.Ah (animale da maccello) pecora vecchia
    Zurru (Tzurru) Tzur (sorgente) cognome

    Parte del vocabolario riportato nel libro di leonardo Melis che si ispira a quyello del "Maestro" prof. Sardella

     
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