-
pora reitia.
User deleted
Gentile stramaioni,
forse in queste pagine si trova qualche risposta ai suoi interrogativi:
http://www.raixevenete.com/forum_raixe/top...hpage=1&ARCHIVE
1) Limiti della teoria della romanizzazione
2) Il quadro genetico e classificatorio delle lingue europee.
3) « Albero» e «onda» o evoluzione genetica e diffusione geografica nel mutamento linguistico.
4) Datazione linguistica.. -
pietrusco.
User deleted
CITAZIONEPenso che per capirci tutti dobbiamo mettere dei punti fissi su alcune cose . Cosa si intende per lingua latina, ovvero origini periodo di diffusione nel territorio ecc ecc.
Stramaioni,la lingua latina si è evoluta,come tutte le altre scritture,nel tempo,il latino arcaico è simile al greco,se vuoi ti passo i files,il greco arcaico è simile al fenicio,il fenicio arcaico è simile al paleocananeo,il paleocananeo è contenuto nel paleosardo,insieme all'ugaritico e al gublita,il sardo antico,e con questo voglio dire...il più antico,non ha niente a che vedere col fenicio,il fenicio è una esemplificazione dei vecchi alfabeti più complessi e completi,loro hanno solo voluto semplificare ed accorciare di numero i simboli per scopi pratici di tipo commerciale,ma sicuramente i fenici dotti,(questo è un mio pensiero),non avevano dimenticato le lettere dei loro padri,cioè i POPOLI DEL MARE!. -
stramaioni.
User deleted
potresti caro pietrusco darmi delle date piu' che altro, cosi' mi rendi tutto puo' agevole.
grazie
. -
pora reitia.
User deleted
Stiamo attenti a non confondere l'alfabeto con la lingua e le lingue orali con quelle scritte.
Le lingue scritte derivano sempre da quelle orali.
Gli alfabeti non sono le lingue ma una loro rappresentazione, sono le lingue fatte per gli occhi più che per le orecchie.. -
pietrusco.
User deleted
pienamente d'accordo,la lettura dei testi antichi privi di vocali,è stata fatta approssimativamente oggi, ascoltando le parlate con le vocali berbere,e non è detto che rispecchiono quelle antiche,nel geroglifico egizio,per leggerlo,è stato fatto così,citazione del libro"come leggere i geroglifici" . -
stramaioni.
User deleted
Gli alfabeti sono nati pe l esigenza di comunicare con persone lontane e far capire al popolo da parte dei sovrani il loro volere.
Le date sono importanti per capire l evoluzione in questo caso della lingua sarda nel tempo e riuscendo a comparare le lingue dell antichita' con l attuale parlata sarda , e capire se vi sono congruenze con alcune e risalire al periodo di contaminazione. Per me' e l unica via per non litigare sempre per il solito latino si, latino no, o latino forse.
Per esempio l influenza del sumero accadico nel sardo e' databile ? e in che misura oggi ne riscontriamo nella parlata ?
Grazie pietro per il materiale e se non ti crea problemi mandami un mp con le spiegazioni filosofiche, e' la mia passione da un po' di tempo e vanto un amico ben colto in lingue antiche mediorientali , "lo stresso" e lui mi asseconda .
grazie in anticipo
. -
pietrusco.
User deleted
fatto . -
stramaioni.
User deleted
caspita che fonte di sapere grazie per il materiale mi servira' di sicuro .
Ora al lavoro " lettura" si intende .
. -
Dennis seui.
User deleted
A quanto ho letto credo che molti dibattiti siano nati da un equivoco e questo è che si vuol far derivare il latino dal sardo nuragico o comunque il sardo che si parlava in Sardegna e in Etruria prima della fondazione di Roma e non dal sardo attuale. questo è giusto ma far derivare il latino dal sardo odierno è un grosso errore, nonostante ciò voglio dire che il sardo odierno non è assolutamente latino al 100 % anzi si discosta moltissimo da quest'ultimoper parecchie termini e verbi, però la struttura grammaticale si può dire che sia la stessa. Non credo di conoscere come fosse la struttura grammaticale ai tempi dei nuragici per poter dire il contrario.
Il sardo odierno si potrebbe dire che è l'insieme delle lingue dei popoli che si sono stanziati in Sardegna e con i popoli con cui i Sardi commerciavano, oltre che l'influenza del Catalano, Genovese, Toscano bisogna introdurre termini che ci sono nelle varietà dialettali che hanno portato i nostri sardi dalla Francia, dall'Inghilterra..insomma dalle terre in cui sono emigrati.
Quanto a baqasseda è inutile che neghi le teorie degli altri affermando quanto dice entuestu..impara a ragionare con la tua testa ed esponi fatti a sostegno di ciò che per te è giusto..lui non mi sembra che si affidi a ciò che pensano gli altri per esporre le sue teorie. Senza rancore!!!!
Edited by Dennis seui - 6/3/2009, 18:14. -
Eracle.
User deleted
Mi pare che nessuno abbia detto che il latino romano deriva dal sardo moderno, anche perchè nel sardo moderno ci sono parole latine, certo lo ceppo è lo stesso ma una lingua cambia e si evolve e anche se cambiano poche vocali o consonanti è sempre di un'altra lingua. Certo che pure definire il sardo neolatino è una forzatura . -
Dennis seui.
User deleted
se si parla di sardo senza specificare di che sardo si tratta è sottinteso che si sta parlando del sardo attuale . -
shardar.
User deleted
Dici bene, il SARDO non è neolatino come il FRANCESE come Lo SPAGNOLO ecc.Voglio dire che la lingua perfetta non esiste. Si sono contaminate con altre lingue, con altri popoli. . -
pietrusco.
User deleted
Ho letto che i glottologi odierni classificano il sardo,anzichè un "dialetto",al pari degli altri dialetti italiani,una vera e propria "lingua a se stante",una lingua neolatina al pari dell'italiano,francese,spagnolo,portoghese e rumeno,poi naturalmente vi sono numerose parole non-latine,addirittura non indoeuropee,in questo forum ho appreso da leo che vi sono termini accadici,molte radici e suffisi,come ad esempio "nur",non è indoeuropeo
ciao da pet. -
.
Da: "Shardana i Calcolatori del Tempo"
--------------------------------------------------------------------
SARDO SUMERO AKKADIKO ITALIANO
-------------------------------------------------------------------------------
Abbai (babai) A.ba(+i) padre
Aburgadorzu A.bur.ga nascondiglio
Agasone Ag.Anshu domatore di cavalli
Aggius agiu (corso d’acqua) Paese, ricco di fonti
Aglientu (della città sacerdotessa) A.li.entu paese
Agughedha agu.kesh.da disco lunare
Aitzu a.izu a stento
Ajaku ajakku ajaccio, ginepro
Ajacciu vedi ajaku città corsa
Akenza a.ke.en.sa forza
Akkodi Akkad ziggurat presso sassari
Aku, Baku aku (apertura nell’argine) valle con torrente
Akorru A.Kur (pienezza) recinto bestiame
Alà a.la (grido di guerra) Alà dei sardi (paese)
Alabe alap+e (toro, dio sole) porto Alabe
Ammai (mamai) ama madre
Anneu anehu (essere stanco) noia
Araku araku essere alto
Aramu Aram cognome
Ardu wardu servo
Armidha (pianta) arme.idu timo selvatico
Arrogu ru.gu (fare a pezzi) pezzo
Arroppu ru.pu (colpo basso) botta
Arzedu-i ar.shedu (appariz. del diavolo) cognome sardo
Atitu Ti.Ti (petto, battersi il…) lamento funebre
Atzara, Azara, Asara A.sar.a (Marduk) cognome
Asara OSiRiDe (Dio egizio) cognome
Atzikidu, azikiru zikiru (Ingiunzione) spavento
Babaloti ba.ba.lu.ti (uomo della vita) insetto, confratello
Babalukku Balukku ferula
Bara bara (santuario) (toponimo connesso) Barraka barag (abitazione) Barakku capanna di frasche
Berkidha er.gidda (lamento lungo) gridare
Batili Bet.El (casa di Dio) ridotto a dispregiat. cencio
Biazzu (B)iazzu (medico) sano
Burtu burtu pozzo, sorgente
Burchi bur.ke, bur.ki (servo.del luogo) paese
Cidraxu kira.dushu (giardino) legnaia
Ciccara dikkaru tazzina
Cirina Cirina Re di Cipro citato da Iliade cognome
Danu Dannu forte, potente, capo
Dillu Tillu (ornamento) ballo sardo in costume
Dotzo duzu (luglio) cognome
Ea E.a (dio dell’acqua) acqua in sassarese
Eka E.ka (del tempio la porta) atrio
Eni En (ginepro) tasso (albero)
Fiskida pish.ki.du (la figlia del buon luogo) la delicata
Fulghesu (bruciatore) bul.gesh (combustione dell’albero) cognome
Ghianu-i (morello) Gi.An (molto scuro) colore del cavallo
Giara (Jara) (stagno laghetto) Jarhu, Jarha altipiano con paludi
Gonario Gunnare Gu.nar (la voce del cantore) nome
Harbia, karva Kar.bi (ramo lungo) ramo, pertica
Idanu Ida.nu (canale) acquitrino
Idas(mes’e idas) Itu (idu) dicembre
Iskiglia Ishkila (ciottolo di fiume) sonaglio, pietre sonore
Istentales Ish.ten.zal (stella splendente) Orione
Istrekare Ish.tir.ku (ramo battere) pestare, battere
Esterzili Ish.tir.sil (del bosco sacro la protezione) paese
Ghirìsi Girish (farfalla) pettirosso
Ithokor (Itzokor) Izu.kur (Il fuoco si eleva) Judike sardo
Kadhozzu Semitico: Qadesh, Qadesh (santuario) sporco, lurido
Karraxu (carrasciu) (catastrofe) Karashu chiasso, confusione
Kadossène Qadesh.enu antico nome d. Sardinia
Kaitza Ka.izi (carne arrosto) macello
Kalagolu (tutto guscio) Kalà.gullu lumaca
Kalledhu Kaleb cagnolino
Kancedha Kan.kesh.da (Porta composta di più parti) cancello
Kannaka (oggetto di pietre) Kanaku collana
Kappai Kappa palmo della mano
Kargèghe Kar.ge.e.ege (muraglia) paese
Karramatzina Kara.mash (la camera della divinazione) cose di poco valore
Karraxu (karrasciu) Karashu (catastrofe) confusione, chiasso
Karroppu (gorroppu) Gur.pu (la breccia della sorgente) gola scavata dall’acqua
Kavanu-a Kak.ban (dardo) roncola
Kea,Cea, Xea, Zhea Ge.A (che trattiene l’acqua) Terreno,coltivab. (umido)
Kedha, xedha, cedha Kesh.da (legare insieme) moltitudine
Kessa Gesh (pianta, legna) lentischio
Kia Ki.a (riva) paese sul mare
Kianu (ghiano) Ki.a.na (nero, notte) morello
Kidhori (gadoni) Ki.dur (sede, dimora) paese
Kinu Ginù (bambino) piccolo, poveretto
Kirra Kirru ciocca
Koga (Kuga) Ku.ga (puro, essere puro, santo) strega
Kokkoi (kokòne, kogòni) Ku.Ku (focaccia cotta al forno) pane della festa
Kongia, Kungia.re Kun.ga (ramo d’albero) chiudere
Koronju Gurun (oggetto rotondo) masso tondeggiante
Kungia Kunga (ramo d’albero) chiusura (con rami)
Korratzu (Insenatura, taglio di mare) Karatè angolo, insenatura
Koskovèri Kus.ku.eri (Tasca di pelle, soldi.servo) avaro
Kràstulu Kar.ash.tul (senza famiglia.unico.figlio) discolo
Kugurra Gur-Gur (dalle corna massicce) forfecchia (insetto)
Kumbessa (kumbessìa) Accadico: Kumm.i.eshsh.i (cella d. tempio) celle di novenari camper
Kulurjones Accad: kurullu.june (festa raccolto) ravioli di pasta di grano
Kunnu Kunnu (tubo di luce) utero
Kukkuru Kur.Kur (monte) cima, Monte
Kuskusone Kush.kush (pelle, buccia, scorza) involucro del grano
Lapòla La.pu.la (Pieno.sorgente.pura) quartiere basso di Cagliari
Lakana Lu.Ka.Na (L’uomo della porta) confine, porta d’accesso
Lippu Lipu (grasso) strato melmoso dell’acqua
Litala (de.litala) Li.tala (Ginepro vasto) cognome (sost. Ginepro)
Loi Lu.i (mago) cognome
Lollòi Lu.lu (Turbato, anormale) sempliciotto
Madau Ma.Da-hu (Terra, regione) appezzamento di terra
Mara Ammar (palude) zona paludosa
Maragaddai Mara.Gada (il servo bagnato) mostro dei pozzi (sacri)
Masèdu Mash.Du (giovane animale mansueto) mansueto
Martzu Martsu (malato, andato a male) formaggio con i vermi
Maskula Mashku (tasca di pelle di toro) tasca interna del costume
Mattukku Mu.Tukku (avere un nome) Cresciuto,farsi un nome
Mazzigare Maziu (spremere pressare) masticare
Mere(il Dio Eshmun, il greco Asclepio) Padrone, Signore signore, padrone
Mereu idem cognome sardo
Momoti Mu.Mu.Ti (Esorcista della vita) l’uomo nero, spauracchio
Mullanu (nero stell., grigio) Mul.An (Stella, splendido) Il manto del bovino
Murdegu Mur.Te.Ku (erba per ingrassare il bestiam) macchia mediterranea
Murku, Murgu Mur.Gu (erba da ingrasso bestiame) sterpo, frasca
Murru Mur (dio del grigio invernale) grigio chiaro
Mustajone Mushda (glorioso, il Dio Enki) spaventapasseri
Mùvara Mu.Bar.Ra (corna aperte, distese) muflone
Matùku Mu.Tuku (avere un nome) fanciullo cresciuto
Nabùi Nabu (Dio) città shardana (Neapolis)
Nauzzu ( paese di Assolo) Na.Uzu (Uomo aruspice delle offerte ) offerta di grano a bambini
Nènniri (offerta al Santo) Nanna-Nannar(dio Sin) germoglio di grano offert.
Nonnoi, Nannai Nun.Na (principe, signore, capo) Nonno, antenato
Nùgoro Nu.Gur (l’immagine della Tholos) Nuoro
Nuradha (lo splend. di Adad) Nur.Adad Nurallao
Nurajodda (La luce degli Odda) Nur.Odda Nurallao antica
Nure Nur.E (sum. e acc. La luce del tempio) Minorca
Nurkara Nur.Karun (La luce del Porto) zona del Sassarese
Nusku Nusku (uccello mangia serpenti) odio, avversione
Oggiano Ugu.Anu (padre.Anu) cognome
Olbia Hal.Bi (una.sorgente) Olbia
Orgìa Ur.Gi.A (La serva che gestisce l’acqua) Dea dell’acqua
Orgiana Ur.Gi.Anu (la serva che… figlia di Anu) maga, fattucchiera
Orrolake Uru.Hul.Ake (Canto di lutto della civetta) canti funebri
Orzoko-rre (Othokor) Ur.Su.Kur (servo di Zu-Sin splendente) nome di Judex sardi
Osana Us.Anu (fondamenta di Anu-Cielo) cognome
Pana, panana (spiriti) Panu (antico) donne morte di parto
Pilikke Pilaku (fuso) libellula
Pisedhu Pish.Ed (Il figlio cresce) bambino
Pittiku (fatto a pezzi, ridotto) Pit.Ku piccolo
Piccioku Pish.Uku (il figlio del popolo) giovanotto
Samatzai Shem.atzai (il capo degli Angeli Caduti) paese
Scema Semitico: Shemà (ascolta! Invocazione) cognome
Sebàda She.Pad (grano,orzo) focaccia
Sebèru, seberare (rompere spezzare) Shebe.Ru scegliere staccare
Sibiola Sibi.Ul (Le sette splendenti=Pleiadi) paese
Simaxis Samash (Utu, il Dio Sole) paese
Senis, Sini, Siniskola Sin (il Dio Luna) paesi
Sindia, Ninnai, Sinora “ “
Serbarìu Sher-Bar (Splendenti-Tempio) “
Serka Serku, serka (Offerta da versare) sputo
Sidhenore Sid.En.Uru (il Dio Sid) Signore
Siddi Sid (il Signore) paese
Simbirizzi Zimbir (la città di Sippar) fiume
Sinnara Sin.a.ar (il Dio Sin Giovane) ovile a Laconi
Sirai (essere alto, grande) Siru monte fortificato
Siris Siris (Dio inventore della birra) paese
Siriana Sher.Ka.Na (La porta del signore, re) cognome
Skanu Ish.Kan.U (pianta afrodisiaca) cognome
Stara Ishtar (Dea) “
Sterili (Esterzili) Ishtar.Til (Bosco, tempio di Ishtar) paese
Istrumpa Ishtar.Pu (colpo di Ishtar… colpo basso) lotta sarda
Stunnu Ish.Tun (albero basso) (O Stone=pietra?) luogo dei Menir di Laconi
Suspu Susbu (prete delle divinazioni) parlare a parabole
Sussa Shu.Us.A (colpire) gragnola di colpi
Tallu Tall (essere vasto, numeroso) gregge
Telepinu Telepinu (Ititta corrisp. a Dumuzi) personaggio delle favole
Turgalu Sur.Gal (canale d’acqua) acquazzone
Tiana Ti.An (abitazione alta, di Anu dio d. Cielo) paese
Tianu Accadico: Te’Anu (macinare, farina) recip. in terrac. impastare
Tolu Tu.Lu (parte opposta la lama del coltello) spalla del coltello
Tonnara, Tonnori Tun.An (Sorgente alta, in Alto) paesi, luoghi
Torpè Tur.Be (Sede, casa, abit. del Signore) paese
Traballa Tar.Dalla (Decisione grande) luogo di Laconi, Lanusei
Tramali Tar.Mah.Li (Decisione grande e gloriosa) buono a niente
Truvedda Tsur.Bu.Ed (Il mormorio della canna sale) flauto di canna
Tula Tul (granaio) semenzaio, terra seminata
Tune, Tuni Tun.E (la sorgente sgorga) sorgente
Urannu Ur.An (la volta di An, del cielo) villaggio
Uras Urash (Dea della Terra) paese
Ussana Ush.An (il fondamento, di An, del cielo) paese
Zandara Zanzara (nome di Marduk) ludibrio, vergogna
Zèpara Ze(Zi).Para (alto,elevato campo) collina sassosa
Zerakku zaraqu (servo d. tempio) servitore
Zèrriu Shiru (grido, lamento) grido
Zidhikka Shidhu.Igà (all’orlo dell’occhio) cispa
Zira, Zironia Zeru - Acc. Zera (seme, germoglio) pene
Ziringòne (cannuccia di legno) Zi.ri.kum lombrico
Zippiri Azupiru (zafferano) rosmarino
Ziu (Tziu) zikru (anziano) persona anziana
Zudha Sud.da (esser lungo) setola
Zurra Mash.Zu.Ra.Ah (animale da maccello) pecora vecchia
Zurru (Tzurru) Tzur (sorgente) cognome
Parte del vocabolario riportato nel libro di leonardo Melis che si ispira a quyello del "Maestro" prof. Sardella
.